SUL PROFILO DELLA MELONI SUL CANALE RUSSO VK CROSETTO LA BUTTA IN CACIARA
IL CANALE SOCIAL E’ NOTO PER ESSERE LA PATRIA DEI NEONAZISTI, LIBERI DI SCRIVERE SENZA CENSURA… CHE BISOGNO C’ERA DI ANDARE A CERCARE AUDIENCE IN QUELLA FOGNA?
Era novembre del 2019 quando, sugli altri profili social di Giorgia Meloni, era comparso il riferimento all’apertura di un canale su TikTok e di un canale su VK, che sta per VKontakte, il maggior social network russo.
Ora il suo profilo risulta inattivo e l’ultimo post risale al febbraio del 2020, quando si mostra una foto di Mattia Santori (fondatore del movimento delle Sardine) insieme alla famiglia Benetton.
Da quel momento, non c’è stata alcuna pubblicazione su VK da parte dello staff di Giorgia Meloni.
Il tema è stato ripreso nella serata del 7 ottobre, durante la trasmissione Piazzapulita che ha mostrato la seconda parte dell’inchiesta di Fanpage intitolata Lobby Nera. L’oggetto di questo secondo video, in realtà, non era Fratelli d’Italia (come nel primo caso), ma la Lega.
In ogni caso, prima della seconda parte dell’inchiesta, c’è stato modo per tornare sulle reazioni in Fratelli d’Italia dopo la scorsa puntata. Come ospite in studio c’era l’ex deputato di Fratelli d’Italia Guido Crosetto che si è molto alterato quando è stato mostrato il servizio di Alessio Lasta sull’utilizzo dei social network da parte di persone protagoniste dell’inchiesta giornalistica e della stessa Giorgia Meloni.
Nel servizio di Piazzapulita si è parlato dell’account VK di Roberto Jonghi Lavarini (l’uomo che era stato mostrato nella prima parte dell’inchiesta di Fanpage, come dialogatore con diversi esponenti politici di Fratelli d’Italia) e della sua attività sui social network.
Alex Orlowski – che da qualche tempo si sta concentrando sull’utilizzo dei social da parte dell’area sovranista – ha citato anche il profilo VK di Giorgia Meloni e i followers che seguivano questo profilo.
Bisogna spiegare che VK, spesso, è stato considerato una sorta di zona franca. Diversi contenuti di estrema destra – che altrove non sarebbero potuti essere pubblicati – trovano cittadinanza proprio sul social network russo.
La domanda che ci si pone è: perché la leader di Fratelli d’Italia (o, nel caso, il suo staff di comunicazione) avevano deciso di aprire un account su VK?
La costruzione del servizio, tuttavia, non è piaciuta a Crosetto che lo ha definito «schifoso», alzando la voce e discutendo animatamente con Alessio Lasta, che aveva firmato il pezzo.
«È uno sputtanamento vergognoso e falso: : la Meloni di quel profilo non sa nulla, non sa nemmeno cosa sia VK».
Sicuramente la comunicazione social di Giorgia Meloni è gestita da uno staff ad hoc ed è possibile che lei si fidi del tipo di messaggio che la gestione dei suoi canali va a veicolare.
La domanda che, però, Piazzapulita si è posta – e che anche noi ci siamo posti spesso – è: che bisogno c’è di andare a cercare audience anche su VK quando è noto e risaputo che su VK ci sono molti contenuti che parlano in maniera esplicita di destra neonazista?
(da NextQuotidiano)
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