TRA SORBONA ED EMERGENCY: LA VITA D’IMPEGNO CIVILE DI VALERIA
GLI STUDI DI SOCIOLOGIA, LE INDAGINI SULLE MAMME LAVORATRICI, ANNI DI VOLONTARIATO CON L’ASSOCIAZIONE DI GINO STRADA: “UNA RAGAZZA STUPENDA”
“Valeria è morta”. Sono queste le tre parole che chiudono ogni speranza di ritrovare viva, magari in qualche ospedale o nascosta chissà dove, la studentessa veneta di 28 anni che abitava a Parigi assieme al suo fidanzato.
Un’esistenza votata all’impegno la sua, sia negli studi sia nel volontariato.
Valeria era una sociologa di valore. Da Venezia era arrivata nella capitale francese circa sei anni fa dove si era laureata alla Sorbona con una tesi sulle madri lavoratrici. Mentre ora stava svolgendo un dottorato in demografia all’Idem (l’istituto di Demografia dell’Università della Sorbona Parigi 1). La ragazza era inoltre volontaria di Emergency.
A ricordare sui social network la vittima ci sono anche il fondatore di Emergency, Gino Strada, e la figlia Cecilia
Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, esprime il suo cordoglio su Twitter: “A nome mio personale e di tutta la Città di Venezia esprimo il cordoglio più profondo per la morte di Valeria Solesin”.
La ragazza era andata al concerto degli Eagles of Death Metal al Bataclan assieme al fidanzato, Andrea Ravagnani, la sorella di lui, Chiara, entrambi trentini, e il fidanzato di lei, il veronese Stefano Peretti.
Al momento del blitz dei terroristi nella sala da ballo, la vittima si trovava all’ingresso del Bataclan col fidanzato e i due amici. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media.
Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria. Nessuno l’ha più vista.
“Già nella notte – racconta l’amica – abbiamo tentato di contattarla ma non c’è stato nulla da fare nel caos che è seguito all’assalto”.
“Sappiamo che era con un gruppo di conoscenti – prosegue – e stava entrando nel teatro quando deve esserci stato l’assalto. Proprio in questa fase sarebbe stata separata dal gruppo, perdendo la borsa con cellulare e documenti che è stata raccolta da una sua amica; poi il nulla”.
Sabato era stato lanciato un appello sui social network dagli amici della ragazza. “Valeria Solesin, borsista a Parigi. 28 anni, veneziana. Era al concerto. Non abbiamo notizie. Fate girare”.
In tanti avevano rilanciato l’appello su Twitter e Facebook, pubblicando la foto della ragazza.
Oggi la triste notizia .
(da “Huffingtonpost“)
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