TUTTI CANTANO VITTORIA, A MILANO LA SFIDA CHIAVE
RENZI PUO’ ANCORA TRASFORMARE LE ELEZIONI IN UN SUCCESSO SE VINCE SALA… BERLUSCONI E SALVINI SPERANO CHE PARISI NASCONDA IL DISASTRO DEL CENTRODESTRA… CHIAROSCURO PER IL M5S: BENE A ROMA E TORINO, MALE NELLE ALTRE CITTA‘
Come sempre accade dopo le elezioni, anche oggi faticheremo a trovare uno sconfitto. Dal Pd alla destra, tutti faranno a gara nel dichiararsi molto soddisfatti.
Nessuno può permettersi il lusso della sincerità in quanto tra 12 giorni si rivoterà ovunque (eccezion fatta per Cagliari), e dunque chi è andato male ieri spera nella rivincita il 19 giugno. In qualche caso, a ragione.
QUI CENTROSINISTRA
Renzi, per esempio, è ancora in tempo per trasformare queste elezioni, politicamente, in oro.
Napoli il Pd l’aveva persa già nel 2011, e dopo quanto è capitato tra Marino e Mafia Capitale nessuno può stupirsi se a Roma è largamente in testa la Raggi.
Giachetti doveva restare nella sua scia e, pur con qualche patema, c’è riuscito: missione compiuta.
Difficilmente verranno battuti due sindaci uscenti come Fassino e Merola, tra l’altro parecchio avanti dopo questo primo turno.
Tutto dipende da Milano: se Renzi riuscirà a imporre Sala è un conto; se invece vincerà Parisi, il bottino elettorale del premier sarà piuttosto modesto, ben al di sotto delle attese.
QUI CINQUE STELLE
I Cinquestelle hanno ottime ragioni per festeggiare: la Raggi potrà perdere il ballottaggio solo commettendo gaffe spaventose, e forse non basterebbero nemmeno quelle.
Il significato anche simbolico della presa di Roma è a tutti evidente. E in fondo pure a Torino i grillini registrano un exploit perchè il 30 per cento della Appendino non è poco considerato l’avversario, un sindaco preparato come Fassino.
Però qui finisce.
M5S non convince a Milano, nè a Napoli, nè a Bologna. Rimane una presenza a macchia di leopardo, che va meglio nelle città dove la destra non sa proporsi in modo unito e convincente.
Guarda caso, Lega e Forza Italia erano in lite tra loro tanto a Roma quanto a Torino.
QUI CENTRODESTRA
Berlusconi e Salvini adesso diranno che è stato ugualmente bellissimo perchè a Milano il loro candidato è testa a testa con Sala.
Un trionfo di Parisi metterebbe tra parentesi quello che entrambi sono stati capaci di combinare nella Capitale. Dove il Cav è riuscito nell’impresa di fare perdere voti a Marchini, ma Salvini e Meloni senza Forza Italia sono rimasti al palo.
Insomma, adesso i riflettori si concentreranno tutti su Milano. Perchè è lì che c’è maggiore incertezza, ed è sempre lì che Renzi, Berlusoni e Salvini si giocheranno le ultime carte.
Ugo Magri
(da “La Stampa“)
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