VELTRONI: “C’E’ UN CLIMA DA ANNI 30, DIVIDERSI E’ DA IRRESPONSABILIâ€
APPELLO DEL FONDATORE DEL PD: “SERVE UMILTA’: RENZI APRA SU IUS SOLI E BIOTESTAMENTO E GLI ALTRI LA SMETTANO CON L’ACRIMONIA VERSO DI LUI”
“Non fate una cosa che la storia ricorderà : perchè della divisione della sinistra la storia se ne ricorderà “.
A lanciare un appello accorato al centrosinistra a “Mezz’ora in più” è Walter Veltroni, fondatore del Partito democratico, alla vigilia di una delicatissima Direzione Pd e nel pieno dello scontro fra le diverse anime.
“La prima cosa che mi piacerebbe che Renzi facesse domani è dire: concludiamo la legislatura con Ius Soli e Biotestamento. Questo sarebbe un gesto di apertura” sottolinea Veltroni, “e poi inventiamo politiche sociali nuove per dare risposte alla precarietà ” aprendo un tavolo di confronto con tutti.
Ed ancora: Renzi “deve includere, accogliere e saper accettare le critiche”, mentre gli altri “dovrebbero smetterla con l’acrimonia esagerata e sbagliata” nei confronti di Renzi.
Serve “umiltà responsabile” dice Veltroni, “sono persone che sono state insieme per tanti anni, hanno fatto scelte comuni. Il rischio è di tornare a Ds e Margherita in versione bonsai, mentre avevamo fatto il Pd non attraverso una scissione, ma attraverso una fusione. Il rischio è che nei prossimi mesi apra una guerra all’interno della sinistra il cui risultato sarà la vittoria della destra”.
Il rischio, però, secondo Walter Veltroni, è molto più grande. Ha valenza storica.
“La Sinistra europea non capisce la responsabilità che ha in questo momento storico, ho l’impressione che la Sinistra in Europa non veda l’effetto Anni 30 che si respira. Non ho paura a usare questa espressione. Il vero tema oggi è la messa in discussione degli architravi della democrazia come forma di governo. La cosa che più mi ha colpito in questi giorni è il corteo della destra in Polonia. Tre chilometri di manifestazione, pieno di gente, all’insegna di slogan come “via gli ebrei”, “cacciamo gli immigrati”.
Ma non è solo la Polonia” spiega Veltroni, che si dice “angosciato del rischio che, a un certo punto, e la storia lo dimostra, quando si saldano crisi sociale e crisi della democrazia, i rischi sono elevatissimi”.
Problemi che Veltroni vede anche in Italia. “Questi movimenti li abbiamo visti a Ostia. Oppure il caso di cronaca di Torino, che il tipo che dice alla ragazza di colore che è inutile che studi perchè finirà a lavorare per strada, è il segno che ormai si sta facendo strada una semplificazione di tipo populistico-demagogico di destra, intollerante, base attorno a cui si sta ricostruendo la destra europea”.
Quella destra che “è un fenomeno gigantesco” e ha dalla sua anche il presidente americano Donald Trump che “cavalca molte di queste posizioni. Basta vedere il tweet su Kim, ma dove siamo arrivati…”.
Secondo Veltroni, “il vero tema di oggi è cosa sarà della democrazia, che è una parentesi nella storia umana. Se appare un ferrovecchio, un peso, un inutile orpello, faremo i conti con questo. Arrivano nuove forme di autoritarismo che forse non impediscono di votare, ma semplificano tutti i processi decisionali”.
In questo quadro europeo, “la Sinistra corre il rischio di fare esattamente quello che ha fatto in altri momenti. dividersi, spaccare il capello, odiarsi gli uni con gli altri. Se c’è un momento in cui la Sinistra avrebbe invece il dovere di comporre le sue divergenze, ripeto il dovere, è questo. Altrimenti si aprono autostrade alla destra, con tutte le ambiguità che abbiamo detto. Sarebbe una divisione irresponsabile in un momento storico delicatissimo”.
(da “Huffingtonpost“)
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