VI RIVOGLIAMO “ON THE ROAD”
IL GOVERNO SOVRANISTA NON GARANTISCE LA SICUREZZA DEGLI ITALIANI
L’ordine pubblico è una cosa complicata, punto d’arrivo di tanti e tali problemi che
solo a pensarci cadono le braccia. Dunque quasi ci si vergogna a dire che in attesa di straordinarie riforme, benemerite campagne educative, geniali innovazioni legislative, terapie vigorose contro le tossicodipendenze, ci sarebbe una piccola grande cosa che si potrebbe fare subito, non dico da domattina ma quasi: ed è la presenza quotidiana di polizia, carabinieri e vigili urbani nelle strade e nei quartieri.
Nel vivace (molto vivace) quartiere milanese dove ho casa, con lo spaccio che fa spicco tra altre fiorenti attività economiche e ricreative, vedere in mezzo alla gente una divisa è una circostanza rarissima. Peccato, perché quello è un ruolo insostituibile di protezione, deterrenza, soccorso; è la presenza concreta e manifesta dello Stato e della Città; e la sua rarefazione non aiuta a vivere più sereni.
Ignoro i costi che avrebbe raddoppiare (almeno) la presenza delle forze dell’ordine per le strade; e immagino quanto faticoso sarebbe sburocratizzare benemeriti corpi militari e civili costretti a disporre davanti ai computer interi eserciti, così che poi, per forza, non restano tempo e persone per il lavoro “vero”, quello in mezzo alla gente. (Parentesi: chiedete a un medico di base quante ore passa a fare il burocrate e quante a fare il dottore, che sarebbe poi il suo mestiere).
Mi domando: quanto manca al magico giorno in cui algoritmi e intelligenze artificiali potranno provvedere alle scartoffie, così che polizia e vigili possano tornare in mezzo a noi, per la strada, on the road again?
(da repubblica.it)
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