VIAGGIO NELLE FESTE DELLA “POLITICA GIOVANE”
INCONTRI, DIBATTITI, FESTE: DAL PD AL PDL… I RAGAZZI SI INCONTRANO PER PORTARE AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE I PROBLEMI DI UNA GENERAZIONE, QUELLI SCOMPARSI DALLE AGENDE DEI PARTITI
L’Europa politica che non c’è ancora. Il lavoro che manca, schiacciato tra precarietà endemica e disoccupazione alle stelle.
La crisi che colpisce, senza tregua, oscurando il futuro, sospendendolo in continuo punto interrogativo. E molto, troppo, ricade su di loro, le giovani generazioni.
Che non si arrendono, cercando risposte nella politica.
Nonostante la sfiducia nei partiti e nelle istituzioni.
Nonostante l’Italia sembri sempre di meno un “paese per giovani”.
Loro sono Giovani Democratici, Tilt, la Giovane Italia. Ma anche i giovani di Libera, l’associazione di Don Ciotti.
Da sinistra a destra, organizzazioni che cercano di disegnare in proprio la rotta per il futuro. Ne parleranno in tutto il Paese, per tutta l’estate. Nelle loro feste, per inserire nel dibattito pubblico questioni e priorità che li riguardano.
Giovani Democratici.
Il viaggio è iniziato il 25 luglio – con la Festa nazionale dei Giovani del Partito Democratico. Il luogo scelto è il comune di Pollica, Salerno.
Una scelta “non casuale” dice il segretario nazionale dei Gd, Fausto Raciti. “Vogliamo rendere omaggio ad Angelo Vassallo, il sindaco della città ucciso due anni fa, ed evidenziare come una città del Mezzogiorno, tema rimosso dalle agende politiche degli ultimi anni, possa essere esempio di buona amministrazione”.
Lo slogan della manifestazione è “L’Europa che vorrei”. Tanti dibattiti e numerosi ospiti, da D’Alema a Vendola, dalla Camusso a Enrico Letta e Matteo Orfini.
E durante la manifestazione sarà presentato un manifesto realizzato con tutte le altre forze progressiste europee contro le politiche di austerità e il fiscal compact.
Per Michele Grimaldi, coordinatore segreteria nazionale Gd, questa festa è anche “un grande segnale per la Campania, un simbolo del ricambio generazionale che vogliamo mettere in campo”.
Libera.
Sempre il 25 luglio ha preso il via il terzo raduno dei ragazzi Libera, l’associazione di Don Luigi Ciotti.
Partiranno da tutto il Paese per raggiungere Borgo Sabotino, bene confiscato in Provincia di Latina, oggetto, negli ultimi anni, di atti vandalici e intimidatori. L’incontro sarà dedicato ai vent’anni dalle stragi del 1992.
Per mettere in rete “un’energia esplosiva”, quella di centinaia di ragazzi che ogni giorno danno il loro contributo alla lotta contro tutte le mafie.
Trecento giovani che dialogheranno con Don Luigi Ciotti, Gian Carlo Caselli, Antonio Ingroia, Alfonso Sabella, con i giornalisti Attilio Bolzoni e Nando Dalla Chiesa.
Tanti i temi: le stragi del 92-93, tangentopoli e mani pulite, il crollo del muro di Berlino. Tre eventi che in modo diverso hanno influenzato la loro vita.
Giovani Comunisti.
Incontri con Ingroia, Diliberto, Luca Telese. Poi proiezioni di film e documentari.
E’ il Red Village dei giovani di Rifondazione Comunista e dei Comunisti italiani 3. Una settimana, a Frassinito, nel cuore del Salento. Si chiude il 29 luglio. Tante le parole d’ordine per altrettanti dibattiti.
Da Genova 2001 alle politiche su reddito e lavoro, dalla repressione alla necessità di un nuovo pensiero forte.
Poi l’Europa, le trasformazioni della democrazia e la questione giovanile.
Tilt!
Lo slogan parla da solo: “Siete pronti all’invasione dei desideri?”. Il 29 agosto parte il Tilt Camp 4, campeggio del gruppo che raccoglie numerose associazioni dei giovani di sinistra.
Il luogo scelto è Marina di Grosseto. Sono alla loro seconda edizione e l’ambizione è alta: “lanciare la sfida finale alla politica, a chi la conduce nelle istituzioni ma anche a noi, alle nostre pratiche quotidiane e al rischio che corriamo ogni giorno: quello di arrivare alla radice nell’analisi dei problemi ma non nelle pratiche”.
Per Mapi Pizzolante, portavoce di Tilt, “vogliamo dire della nostra idea di alternativa e di come nasca dalla partecipazione alla costruzione da parte di quei soggetti normalmente esclusi: pensiamo alle donne, a un’idea stessa di politica come servizio per gli altri e le altre, ai loro (e nostri) desideri”.
I ragazzi dell’Udc.
All’inizio di settembre è la volta dei giovani Udc e del loro movimento studentesco, “StudiCentro”.
Le iniziative si svolgeranno durante la festa del partito di Casini, dal 7 al 9 settembre a Chianciano Terme.
I temi in agenda sono tanti: lavoro, l’università e la ricerca, l’Europa e lo sport. E i lavori saranno diretti dal coordinatore nazionale dei giovani dell’Unione di Centro, Gianpiero Zinzi.
Giovane Italia.
Poi Atreju, la festa nazionale della Giovane Italia 6, associazione legata al Pdl.
Si svolgerà a Roma nel parco del Celio, dal 12 al 16 settembre.
“La delicata situazione che abbiamo vissuto in questo anno e le prossime elezioni, riportano Atreju al centro della scena politica”, dice Marco Perissa, il presidente dell’associazione.
Nelle intenzioni, “sarà un’edizione importante e decisiva, perchè oggi più che mai vogliamo gridare che non ci stiamo, che non saremo noi a uccidere i nostri sogni e non saremo noi a lasciare il futuro nella mani di chi ha abusato del passato compromettendo il presente”.
E l’obiettivo è risvegliare un sano protagonismo generazionale,
La speranza è che “possa essere uno stimolo ed un esempio per la politica, che deve rimettere al centro il cittadino e restituire al popolo la sua sovranità ”.
L’Italia dei Valori.
Infine i giovani dell’Idv, che apriranno la festa nazionale nazionale del partito di Di Pietro.
L’appuntamento è a Vasto dal 21 al 23 settembre. E presenteranno le “esperienze raccolte sul territorio e le storie di chi sta già lavorando per cambiare il panorama politico italiano”.
Per farsi portatori “di quella fase di rinnovamento di cui ha bisogno l’intera politica nazionale”.
(da “La Repubblica”)
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