ZELENSKY E IL GIORNO DEL RITIRO: “CESSATE IL FUOCO CON MOSCA, POI NUOVE ELEZIONI DOVE NON MI RICANDIDERO”
“IL MIO OBIETTIVO E’ PORRE FINE ALLA GUERRA E RAPPRESENTARE CON ONORE IL MIO PAESE, NON FARE POLITICA A VITA”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che non intende guidare il Paese in tempo di pace, sottolineando che il suo principale obiettivo è porre fine alla guerra in corso.
In un’intervista a Barak Ravid per il programma The Axios Show, Zelensky ha spiegato che, se verrà raggiunto un cessate il fuoco, chiederà al parlamento ucraino di indire nuove elezioni. Già ad agosto scorso aveva spiegato come, durante la guerra, non fosse intenzionato a indire nuove votazioni, perché «devono essere organizzate in un contesto sicuro».
L’ipotesi del ritiro dopo la guerra
Alla domanda se considererebbe concluso il suo mandato una volta terminato il conflitto, il presidente ha risposto di essere
pronto a dimettersi. «Il mio obiettivo è porre fine alla guerra», ha affermato, «non continuare a candidarmi». A marzo scorso aveva posto una condizione per le sue dimissioni: l’entrata dell’ucraina nella Nato. «Ho già detto che sono disponibile a dimettermi per l’adesione dell’Ucraina nella Nato, allora significa che ho adempiuto alla mia missione», aveva detto. All’epoca però aveva anche ammesso l’intenzione di ripresentarsi alle nuove elezioni. Adesso, il premier sembrerebbe aver cambiato idea.
Volodymyr Zelensky è entrato in politica nel 2018 fondando il partito Servitore del Popolo. È stato eletto presidente dell’Ucraina nel 2019, ottenendo una vittoria schiacciante con oltre il 70% dei voti al ballottaggio
(da agenzie)
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