1400 BIGLIETTI PER 469 POSTI, AL CONCERTO C’ERANO IL TRIPLO DELLE PERSONE CONSENTITE
TROPPO COMODO PER SALVINI DIRE “CHI SBAGLIA PAGA”, NE RISPONDA CHI FA PERDERE TEMPO ALLE FORZE DELL’ORDINE IN CAZZATE A SCAPITO DEI CONTROLLI SUI PERICOLI REALI
L’unica certezza è che in quella discoteca di Corinaldo, paesino in provincia di Ancona, c’era
troppa gente. Tre volte più del consentito.
Erano arrivati almeno in 1.400 per assistere al dj set di Sfera Ebbasta, ma nella sala c’era posto solo per 469.
Ma ancora prima dell’esibizione del rapper un odore acre – probabilmente spray al peperoncino – ha mandato in tilt la situazione. Il panico diventa ingestibile, scatta una fuga dal locale, si crea una ressa ingovernabile.
Molti provano a scappare per una delle tre uscite di sicurezza, che dà su un ponticello sopra un fossato. Ma una delle balaustre cede e a decine precipitano. Gli uni sopra gli altri. La calca li schiaccia e li uccide. Sei di loro non sopravvivono: sono cinque ragazzi tra i 14 e i 16 anni – e una giovane donna. Ma come loro tanti altri finiscono schiacciati, feriti e 7 di loro sono in coma farmacologico, in gravi condizioni.
Ha avuto la peggio che è scivolato per primo, schiacciato dal peso degli altri. Eleonora aveva 39 anni e quattro figli. Era nella discoteca la Lanterna Azzurra di Corinaldo perchè aveva accompagnato sua figlia di 11 anni al dj set. Asia, Benedetta, Daniele, Emma e Mattia invece erano tutti giovanissimi.
Una tragedia per Corinaldo, una tragedia nazionale, vissuta come tale anche dalle istituzioni.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è detto “impietrito” e chiede di “fare piena luce” perchè, afferma, “non si può morire così”.
Dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si è recato subito, in mattinata, per un sopralluogo e un vertice in Prefettura, e dal ministro dell’Interno Matteo Salvini che è arrivato nel pomeriggio sono arrivate parole già troppo spesso sentite: “Chi sbaglia paga”. Salvono che non sia il ministro degli Interni a sbagliare.
Gli inquirenti sono a lavoro per accertare le cause e ancora non è stato identificata la persona che avrebbe utilizzato lo spray al peperoncino.
Dalle prime ricostruzioni emerge, però, una certezza: in quella discoteca c’erano molte più persone rispetto a quante avrebbe potuto contenerne.
“Da un primo accertamento a caldo risultano venduti 1.400 biglietti. Ma anche che era aperta una sola sala sulle tre della discoteca, con una capienza di 469 persone. Con i numeri non ci siamo” dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il padre di uno dei ragazzini presenti nella discoteca conferma all’Ansa: “Uno dei miei figli aveva il biglietto numero 1350. E lo aveva acquistato in prevendita…”.
Salvini dice: “È incredibile nel 2018 morire per un mix di incoscienza, di stupidità e avidità “. Perchè non spiega se erano presenti le forze dell’ordine come per tutti gli eventi del genere, in che numero erano e perchè non hanno verificato se le entrate erano solo quelle permesse?
(da agenzie)
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