Gennaio 30th, 2009 Riccardo Fucile
BERLUSCONI E VELTRONI RAGGIUNGONO L’INTESA SULLA LEGGE ELETTORALE PER LE EUROPEE CON SBARRAMENTO AL 4%.…I PARTITI MINORI SARANNO TAGLIATI FUORI… ENTRAMBI I DUE MAGGIORI PARTITI RISCHIAVANO DI PERDERE UN 5% DI VOTI, ALLORA SI CAMBIA LA LEGGE… MA IL BIPARTITISMO LO DEVONO SCEGLIERE GLI ITALIANI NON I CAPIBASTONE… SI STA EMERGINANDO IL 30% DEGLI ELETTORI
Esistono vari concetti di democrazia, in teoria quello più celebrato parla sempre di tutela
delle minoranze, vuoi etniche che religiose o politiche.
Esiste poi la prassi diffusa, nei regimi autoritari in modo sfacciato e palese, in quelli democratici in modo soft e con giustificazioni “liberali” ed efficientiste, da parte di chi detiene il potere, di “ridurre gli spazi politici” delle potenziali opposizioni.
Così, a seconda del momento, sentirete sperticate lodi al sistema proporzionale puro o al bipolarismo, alla politica delle alleanze o al bipartitismo, ovviamente a convenienza di chi serve il menù a tavola.
In Italia l’esistenza di due partiti maggiori o coalizioni che siano, ha portato alle ultime elezioni al sistema maggioritario con sbarramento, per cui molte forze politiche sono state escluse, sia a destra che a sinistra, dal parlamento italiano.
Ora si avvicina la scadenza delle elezioni europee per le quali vige il sistema proporzionale puro e tutte le forze politiche con un minimo di consensi avrebbero potuto essere rappresentate a Bruxelles. Continua »
argomento: Berlusconi, elezioni, Politica, Veltroni | Commenta »
Gennaio 30th, 2009 Riccardo Fucile
AVEVA GARANTITO CHE I 1.000 TUNISINI SBARCATI A LAMPEDUSA SAREBBERO STATI RIMPATRIATI IMMEDIATAMENTE… “MARTEDI’ VADO A TUNISI E SISTEMO TUTTO IO”… ALLA FINE LA TUNISIA ACCETTERA’ IL RIENTRO DI SOLI 500 CONNAZIONALI E PURE SCAGLIONATI IN DUE MESI…PER GLI ALTRI NON SE NE PARLA… IN CAMBIO L’ITALIA CACCIA ALTRI SOLDI AL GOVERNO TUNISINO… NEL FRATTEMPO CHE NE RIMPATRIAMO 500 SU 1.000 NE ARRIVERANNO MAGARI ALTRI 2.000 A LAMPEDUSA
Mentre a Lampedusa la popolazione continua la protesta contro la politica governativa di voler fare dell’isola la sede non solo del Centro di prima accoglienza, ma anche del Centro di identificazione ed espulsione, facendo così diventare il centro turistico una piccola Guantanamo, mentre il sindaco dell’isola chiede a gran voce le dimissioni per incompetenza del ministro leghista Maroni, restano sull’isola, dopo gli inevitabili trasferimenti a Bari dei minori e dei richiedenti asilo politico, circa 1.200 clandestini sbarcati nelle ultime settimane.
Di questi, circa 1.000 sono tunisini e su di loro si è concentrata l’attività del ministro Maroni che, prima di partire martedì per Tunisi, aveva proclamato: “Vado a Tunisi per far firmare l’accordo al governo tunisino per l’immediato rimpatrio dei 1.000 clandestini di Lampedusa”, facendo intendere che la questione si sarebbe risolta entro fine settimana anche per i lampedusani.
Addirittura Bossi aveva garantito che “era già pronta la nave” per imbarcare i mille tunisini… dove l’avesse vista non si sa, scherzi degli eccessi di coca cola forse.
Passa martedì e di Maroni non si sa nulla, lui, sempre così sollecito a informarci dei suoi “successi”, da Tunisi tace, passa quasi l’intera giornata di mercoledì … silenzio, cominciamo a preoccuparci, poi finalmente sul far della sera uno stringato dispaccio di agenzia, con una dichiarazione solo di parte italiana, nel silenzio di quella tunisina.
Dei mille tunisini bloccati a Lampedusa e che avrebbero dovuto ripartire entro 24 ore dalla firma dell’accordo, solo 500 verranno rimpatriati e pure gradualmente nell’arco di ben due mesi. Continua »
argomento: Immigrazione, LegaNord, Sicurezza | Commenta »