VELTRUSCONI ATTO PRIMO… LA PAURA FA LA SOGLIA DEL 4%
BERLUSCONI E VELTRONI RAGGIUNGONO L’INTESA SULLA LEGGE ELETTORALE PER LE EUROPEE CON SBARRAMENTO AL 4%.…I PARTITI MINORI SARANNO TAGLIATI FUORI… ENTRAMBI I DUE MAGGIORI PARTITI RISCHIAVANO DI PERDERE UN 5% DI VOTI, ALLORA SI CAMBIA LA LEGGE… MA IL BIPARTITISMO LO DEVONO SCEGLIERE GLI ITALIANI NON I CAPIBASTONE… SI STA EMERGINANDO IL 30% DEGLI ELETTORI
Esistono vari concetti di democrazia, in teoria quello più celebrato parla sempre di tutela delle minoranze, vuoi etniche che religiose o politiche.
Esiste poi la prassi diffusa, nei regimi autoritari in modo sfacciato e palese, in quelli democratici in modo soft e con giustificazioni “liberali” ed efficientiste, da parte di chi detiene il potere, di “ridurre gli spazi politici” delle potenziali opposizioni.
Così, a seconda del momento, sentirete sperticate lodi al sistema proporzionale puro o al bipolarismo, alla politica delle alleanze o al bipartitismo, ovviamente a convenienza di chi serve il menù a tavola.
In Italia l’esistenza di due partiti maggiori o coalizioni che siano, ha portato alle ultime elezioni al sistema maggioritario con sbarramento, per cui molte forze politiche sono state escluse, sia a destra che a sinistra, dal parlamento italiano.
Ora si avvicina la scadenza delle elezioni europee per le quali vige il sistema proporzionale puro e tutte le forze politiche con un minimo di consensi avrebbero potuto essere rappresentate a Bruxelles. Un fatto positivo che a livello europeo il nostro Paese sia rappresentato da un “ventaglio di idee e posizioni” che possano interpretare le varie sfaccettature del nostro elettorato.
Ci sembrava un principio base della democrazia, ma evidentemente sbagliavamo. Berlusconi e Veltroni, infatti, si sono accordati per fissare anche per le elezioni europee uno sbarramento del 4%, sotto il quale nessun partito che non raggiunga tale obiettivo minimo ( stabilito da loro due) potrà essere rappresentato al Parlamento europeo.
Ovviamente ciò viene fatto passare per un “segnale forte per il bipartitismo”, ma fino a prova contraria non dovrebbero essere due personaggi politici a stabilire cosa sia più conveniente per gli italiani, ma l’elettore italiano a stabilirlo nell’urna.
Non si è mai visto che in un negozio di frutta vengano fatti spariti tutti gli altri prodotti per poi dire al cliente che sono buoni solo gli aranci e le mele e quindi puoi comprare solo questi.
Diciamo piuttosto che sia a Veltroni che a Berlusconi conviene bloccare col 4% i partiti minori per nascondere le proprie magagne.
Il Pd in particolare viene dato intorno ormai al 25%, in calo notevole rispetto alle ultime politiche e se esistesse un ventaglio di offerte credibili alla sua sinistra rischierebbe davvero un tonfo gigantesco.
Certo che uno può continuare a votare le Rifondazioni varie, i Verdi o Diliberto lo stesso, ma altra cosa è farlo sapendo di mandare qualcuno al Parlamento europeo, altra cosa sapendo di dare solo un voto di bandiera.
A quel punto il voto utile consiglia di indicare il Pd, altrimenti di starsene a casa.
Stessa cosa per il Pdl che ha paura di perdere consensi, come ormai è nell’aria, a causa degli errori compiuti dal governo.
Lasciamo parlare lo stesso Berlusconi che ha sostenuto ” Cinque o sei formazioni minori possono toglierci anche 4 punti. Non possiamo rischiare che anche una lieve flessione sia definita una sconfitta”. Logico no?
Invece che chiedersi le ragioni della flessione dei voti, meglio impedire agli altri partiti di ottenere consensi, magari con la frustra teoria del “voto utile” di democristiana memoria.
Mai una maggioranza che interpreti la democrazia come la tutela di tutti e la rappresentatività di ogni idea, solo interessati a mantenersi al potere… Una singolare posizione “liberale”, vero Silvio? Una strana concezione progressista, vero Walter?
Con che credibilità si parla poi di “tutela delle minoranze” a livello planetario quando, appena potete, fate solo leggi per aumentare il potere di chi già lo detiene?
E non parlate di esigenza di bipartismo: se l’elettore volesse premiarvi per le Europee voterebbe voi anche col proporzionale e sancirebbe la vostra teoria.
Se vota altri vuol dire che il bipartitismo non esiste nella volontà dell’elettore, ma solo nella vostra arroganza.
Poi non dimentichiamo che i due poli sono in realtà la somma di almeno due partiti ciascuno, tanto per chiarire e che già attualmente un 30% di italiani non ha votato nè per l’uno, nè per l’altro.
Noi pensiamo che una democrazia debba rappresentare anche questo 30% di italiani e fornire loro la possibilità di mezzi e casse di risonanza per far ascoltare anche altre voci di opposizione e fuori dal coro.
Non ci piacciono i pensieri unici, o le convenienze duplici…
Una maggioranza è forte quando non ha paura dell’opposizione, non quando trova espedienti per emarginarla.
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