Luglio 4th, 2009 Riccardo Fucile
A POCHI GIORNI DAL G8, BEN CINQUE STATI SU OTTO RISULTANO INDIETRO NEL TAGLIO ALLE EMISSIONI DI C02… SOLO GERMANIA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA PROMOSSI
Saranno anche “gli otto grandi della Terra”, ma pare che quando si tratta di tagliare le emissioni di CO2 e attuare politiche di contrasto del riscaldamento globale, tanto grandi non dimostrino poi di esserlo.
A una settimana dal G8 in programma a L’Aquila e a circa sei mesi dalla scadenza della conferenza Onu sul clima, in programma a dicembre a Copenaghen, Il Wwf internazionale in collaborazione con Allianz ha distribuito gli “scorecards”, le pagelle sulle politiche nazionali di contrasto ai cambiamenti climatici, ed il quadro che emerge non è molto rassicurante.
A essere promosse, in riferimento al rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica fissati nel Protocollo di Kyoto (soluzione peraltro già di compromesso), sono solo Germania, Regno Unito e Francia.
Bocciate, per ragioni diverse, Italia, Stati Uniti, Giappone. Russia e Canada. Continua »
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Luglio 4th, 2009 Riccardo Fucile
LA CASTA TIENE DURO, NONOSTANTE LE DIRETTIVE DI FINI CHE DAL 1° LUGLIO HA VIETATO L’INGRESSO ALLA CAMERA A CHI NON E’ IN REGOLA… TANTE GIUSTIFICAZIONI, MA SONO 405 I DEPUTATI LATITANTI E SOLO 225 QUELLI CHE HANNO ASSUNTO IN REGOLA
Sono 225 su 630 i deputati che hanno depositato presso gli uffici della Camera
il regolare contratto stipulato con il proprio assistente parlamentare.
Che potrà pertanto continuare ad avere acceso alla segreteria del datore di lavoro senza restrizioni. Ma in realtà la notizia è un’altra: sono ancora 405 gli onorevoli che non hanno messo in regola il portaborse.
La vicenda ormai si trascina da diverse legislature: molti avevano giustamente rimarcato che era assurdo che proprio nella sede istituzionale per eccellenza si permettesse il lavoro nero e lo sfruttamento dei collaboratori parlamentari, pagati poco e in nero, con orari spesso lunghi, sempre a disposizione del deputato di riferimento.
A scandalo si sommava poi altro scandalo: quando un parlamentare non veniva più confermato si cercava in tutti i modi di assicurare un posto sicuro e magari anche fisso al suo collaboratore, tramite agganci vari e leggine ad hoc. Continua »
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