Luglio 28th, 2009 Riccardo Fucile
E’ REZART TACI, 38 ENNE ALBANESE, FUGGITO DALL’ALBANIA NEGLI ANNI ’90… CAMERIERE IN UNA PIZZERIA A NOVI LIGURE, MAI PERSO UN GIORNO DI LAVORO, NEL FRATTEMPO SI E’ LAUREATO IN INGEGNERIA A TORINO… TORNATO IN PATRIA HA FATTO SUCCESSO NELLA DISTRIBUZIONE DEL PETROLIO E ORA INVESTE 60 MILIONI DI EURO NEL BOLOGNA… SE FOSSE PER MARONI SAREBBE FINITO IN UN CENTRO DI ESPULSIONE
Si chiama Rezart Taci, 38 anni, neo presidente del Bologna calcio: ha
promesso che riporterà i rossoblù ai vertici del calcio italiano, garantendo ai tifosi felsinei investimenti per 60 milioni di euro, solo il primo anno.
Sono bastate poche parole perchè un’intera città si inchinasse ai suoi piedi.
Ma al suo arrivo in Italia, negli anni ’90, chiunque avesse pronosticato questo risultato sarebbe stato preso per matto.
Perchè Taci, fuggito dall’Albania per motivi politici ed entrato come clandestino in Italia, lasciando in patria ogni bene, nella sua fuga finì a Novi Ligure, dove un ex maresciallo dei carabinieri gli diede lavoro come cameriere nella pizzeria che gestisce ancora oggi.
Taci rigò sempre dritto e finì addirittura per laurearsi in ingegneria al Politecnico di Torino.
Aveva una passione, il calcio. C’è chi assicura fosse tifoso del Milan e oggi è pure amico dell’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani.
In ogni caso allora non si perdeva una partita della Novese, allo stadio Girardengo, specialmente quando nella squadra biancoceleste giocava il suo connazionale Andi Meta.
A Novi strinse tante amicizie, come quella con un funzionario di banca, cliente della pizzeria, che adesso dovrebbe entrare nel consiglio di amministrazione del Bologna. Continua »
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Luglio 28th, 2009 Riccardo Fucile
MENTRE I NOSTRI RAGAZZI RISCHIANO LA VITA, I POLITICI SI DIVIDONO TRA “I DISERTORI PER RISPARMIARE” E GLI “INTERVENTISTI A OLTRANZA” AL SERVIZIO DEGLI AMERICANI… LE MISSIONI DI PACE DEVONO AVERE LIMITI DI TEMPO PRECISI PREDEFINITI, NON CHE DIVENTIAMO CARNE DA MACELLO PER OBAMA
Non siamo tra coloro che ora vorrebbero riportare a casa i nostri militari in Afghanistan perchè “io sono per spendere meno”, come ha dichiarato Bossi.
Se fosse per spendere meno, il Senatur sarebbe favorevole ad abolire le Province, invece che creare pure quella di Monza, solo per far posare il culo sulla poltrona a un suo scherano.
Non si diserta quando tutto il mondo ci guarda e non aspetta altro che dire “i soliti italiani”.
Perchè fino a prova contraria, non c’è stato un caso, dicasi uno, di un militare italiano che non abbia dimostrato più coraggio degli appartenenti alle altre forze internazionali impegnate nelle operazioni.
Persino un civile come Quattrocchi ha dimostrato come “sa morire un italiano”, altrettanto non può dirsi degli inglesi piagnoni in Iran o degli americani supplicanti in Iraq e Afghanistan, quando sono stati fatti prigionieri.
Chiarito questo concetto, non siamo neanche tra coloro che non sanno distinguere tra missione di pace e missione di guerra. Continua »
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Luglio 28th, 2009 Riccardo Fucile
LE DESTRA DI STORACE SAREBBE MEGLIO ANDASSE IN GIRO A DISTRIBUIRE AIUTI AI BARBONI E AI POVERI… IN POLITICA O SI E’ SOCIALI O SI E’ REAZIONARI, SI DECIDANO… INVECE CHE SMASCHERARE L’INEFFICIENZA DI MARONI, GLI TENGONO LO STRASCICO… A SINISTRA I NOSTALGICI DEGLI OPPOSTI ESTREMISMI CHE FANNO COMODO A CHI COMANDA.… MA QUANDO SI DIVENTERA’ MAI MAGGIORENNI?
Due arresti, tre fermati, cinque agenti in infermeria, due ore di blocco alla
stazione ferroviaria di Massa Carrara: questo il bilancio di uno scontro tra quelle che i media hanno definito “ronde di destra” e “ronde di sinistra”, un preludio di quanto andrà ad accadere in autunno in molte nostre città e che dimostra l’insensatezza delle norme contenute nel decreto sicurezza, dove si demanda non allo Stato, ma ad organizzazioni private, il “pattugliamento” delle strade, un aborto giuridico e un suicidio politico.
A Massa si sono fronteggiati da un lato le ronde autogestite de “La Destra” di Storace chiamate molto intelligentemente, per passare inosservate, SSS (soccorso sociale e sicurezza) che pare da qualche giorno pattugliassero autonomamente la città , dall’altro i giovani aderenti ai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) e all’Asp (Associazione solidarietà proletaria) che si erano radunati per la loro festa nazionale al parco Ugo Pisa. Continua »
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