Agosto 2nd, 2012 Riccardo Fucile
OLIVER STONE PARE ABBIA INTENZIONE DI GIRARE UN FILM SU BERLUSCONI: “CHI MEGLIO DI LEI POTREBBE INTERPRETARE SE STESSA?”
La trasferta di Nicole Minetti a Los Angeles, potrebbe non essere semplicemente una «vacanza con mio papà » come aveva spiegato la consigliera regionale.
La Minetti, assente anche nella seduta di martedì, l’ultima del consiglio regionale prima della sospensione estiva, in quanto «in congedo per motivi personali», potrebbe essere volata a Los Angeles anche per incontrare il regista Oliver Stone.
Secondo alcune indiscrezioni, circa un mese fa, in occasione dell’after party per la premiere del suo ultimo film Savages, il regista avrebbe confidato ai presenti l’intenzione di girare un film sull’ex premier Silvio Berlusconi, che avrà come filo conduttore le vicende connesse allo scandalo Bunga Bunga.
«Avere nel cast Nicole Minetti nel ruolo di se stessa sarebbe un sogno. Se non fosse possibile, punterei in alternativa sulla modella Regina Salpagarova che è praticamente la sua sosia» avrebbe detto il regista.
L’attuale vacanza della Minetti a Los Angeles, dove si trova anche Stone, sembrerebbe confermare le intenzione del regista di scritturare il consigliere regionale della Lombardia in un prossimo lavoro cinematografico.
Una notizia che farebbe seguito a quanto rivelato tempo fa dal quotidiano inglese The Guardian, secondo cui l’ex premier italiano sarebbe intenzionato a produrre una pellicola sulla sua vita.
Intanto, con l’assenza della Minetti dall’ultima seduta, resta sempre congelata anche la questione delle sue eventuali dimissioni dal Consiglio, che tornerà a riunirsi a settembre.
(da “Il Corriere della Sera”)
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Agosto 2nd, 2012 Riccardo Fucile
IL DECRETO SALVA-ITALIA E GLI SGRAVI IRAP: CIRCA 3.000 AZIENDE HANNO RICHIESTO IL BENEFICIO
Ricordate il decreto Salva-Italia? 
Tra i numerosi interventi di stimolo all’economia, il governo Monti ha introdotto, nel dicembre 2011, aiuti fiscali alle imprese che avrebbero assunto giovani under 35.
Si trattava di un intervento che prevedeva la deducibilità integrale delle imposte dirette dell’Irap, relativa alla quota imponibile per le spese per il personale.
In pratica si cercava di dare una spinta all’occupazione giovanile riducendo in modo consistente, e diretto, sia le tasse che il costo del lavoro per chi assumeva gli under 35.
A sette mesi dal decreto Salva-Italia, secondo i dati forniti dal ministero del Lavoro, solo 3.085 aziende hanno richiesto (e ottenuto) il beneficio per un numero totale di assunzioni pari a 11 mila 442.
Una goccia nell’oceano se si pensa che i disoccupati dai 25 ai 34 anni, secondo l’Istat, nel primo trimestre 2012 si sono attestati a 836 mila unità .
Ma che cosa è cambiato dopo la manovra, per le imprese che vogliono assumere i giovani? Prima del Salva-Italia le deduzioni erano fissate a 4600 euro (che diventavano 9200 nel caso di lavoratori impiegati nelle regioni del Mezzogiorno).
Con il decreto, invece, gli importi sono stati aumentati a 10.600 euro (15.200 euro per i lavoratori del Mezzogiorno).
Una deducibilità che riguarda solo i lavoratori di età inferiore a 35 anni assunti a tempo indeterminato.
«Questi sgravi non sono sufficienti – commenta Maurizio Del Conte, professore di diritto del lavoro all’Università Bocconi – e questi dati lo dimostrano. Per sbloccare l’occupazione giovanile ci vuole una manovra decisiva, uno sgravio del costo del lavoro del 22% per arrivare a un’aliquota secca per tutti del 10%. Dal 2008 al 2011 – aggiunge il professore – sono spariti dalla dichiarazione dei redditi 200 mila giovani. È necessario un intervento choc per invertire la rotta e rendere veramente vantaggiosa l’assunzione dei giovani. Qualsiasi altro timido intervento non produrrà risultati. Il rischio, oggi, è che si perda una generazione che non troverà chance occupazionali in tutti questi anni».
Corinna De Cesare
(da “Il Corriere della Sera”)
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Agosto 2nd, 2012 Riccardo Fucile
I CONTI DELLA BANCA TEDESCA: SI FIDANO MENO DELLA SPAGNA DOVE L’ESPOSIZIONE IN TITOLI DI STATO E’ SCESA DEL 35%
Se il governo tedesco si mostra a volte scettico sull’affidabilità dell’Italia le sue banche la ritengono solida e sicura.
Come spiegare altrimenti la notizia che l’esposizione di Deutsche Bank sui titoli di Stato italiani è cresciuta di circa il 29% nel secondo trimestre passando da 1,953 a 2,516 miliardi di euro.
È quanto emerge dai dati di bilancio presentati dal gruppo bancario in occasione della presentazione dei risultati per il secondo trimestre.
Nello stesso periodo è invece scesa del 35% l’esposizione ai titoli di stato della Spagna che sono calati a 873 milioni da 1,358 miliardi alla data del 31 marzo 2012.
Deutsche Bank ha annunciato un piano di riduzione dei costi per 3 miliardi di euro.
Buona parte dei risparmi verrà da provvedimenti di riduzione della forza lavoro per 1900 dipendenti, quasi tutti al di fuori della Germania.
Di questo totale, 1500 tagli riguarderanno la divisione di investment banking.
(da “Il Corriere della Sera”)
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