Ottobre 29th, 2019 Riccardo Fucile
HA GUADAGNATO VOTI REALI SOLO FDI
Marco Travaglio commenta oggi le elezioni in Umbria sul Fatto Quotidiano segnalando che la sconfitta era
annunciata da molto tempo e che i numeri regalano anche alcune sorprese:
Se le elezioni regionali in Umbria fossero un test nazionale — e lo sono per il 2% dell’elettorato —andrebbero confrontate con le europee del 26 maggio: si scoprirebbe che l’unico partito che guadagna voti è FdI, a spese di FI, mentre ne perde 17 mila persino la Lega trionfante, malgrado la candidata del centrodestra sia una leghista di ferro. Salvini non ha espugnato l’Umbria l’altroieri: l’aveva già conquistata a maggio, anzi addirittura nei due anni precedenti, con le vittorie in quasi tutti i comuni. E il Pd aveva perso ogni speranza, dopo 49 anni di governo ininterrotto, il 12 aprile, con la retata che s’era portata via mezza giunta e mezzo vertice locale.
I 5Stelle, in quei giorni, erano ancora al governo con la Lega ed era anche grazie ai loro esposti in Regione che l’inchiesta era partita: eppure, alle Europee avevano quasi dimezzato i voti delle Politiche di un anno prima. Già allora le dinamiche nazionali c’entravano poco: la maggioranza degli umbri, impoveriti e indignati da una lunga crisi industriale e morale, aveva già scelto di cambiare tutto dopo mezzo secolo buttandosi sul partitone che dava più garanzie di vittoria e aveva già un candidato forte, la sindaca di Montefalco Donatella Tesei. L’effetto “carro del vincitore” ha fatto il resto: lo sfondamento di domenica. Che ha penalizzato soprattutto i 5Stelle, cioè il vaso di coccio della coalizione civica giallo-rosa, e molto meno il Pd, vaso di ferro ammaccato ma ancora dotato di una sua rete di potere territoriale in grado di fargli conservare, malgrado tutto, i voti delle Europee.
Quello che dice Travaglio è vero: il conto dei voti assoluti fatto ieri da Youtrend dimostra che l’unico partito che ha guadagnato voti dei maggiori è Fratelli d’Italia, e lo ha fatto proprio a discapito della Lega.
Ciò detto, secondo il direttore del Fatto nulla è perduto per il governo Conte Bis
L’Umbria, non essendo l’Ohio, passerà : tra due giorni nessuno si ricorderà più di quel voto. E chi oggi prevede un’imminente crisi di governo si accorgerà che il Conte 2 esce non indebolito, ma paradossalmente rafforzato: sia perchè nessuno ha interesse a regalare altro spazio alla volgare arroganza di Salvini e Renzi; sia perchè ci sono una manovra di Bilancio da approvare e importanti riforme da varare; e sia, soprattutto, perchè il governo è nato appena 50 giorni fa, e gli esecutivi si valutano dopo anni, non dopo due mesi (così come le alleanze inedite non si giudicano da un primo, frettoloso e disperato esperimento).
Poi però, oltre a fare cose utili, sarà importante raccontarle nel modo giusto, lasciando i due Mattei a latrare alla luna e mostrando ai cittadini che chi sostiene il governo lo fa con orgoglio ed entusiasmo. La tanto bistrattata “foto di Narni”, se aveva un difetto, era quello di tradire troppo imbarazzo e scarsa convinzione. Ora andrebbe replicata e riempita di contenuti. Un governo non regge se discute ogni giorno di quanto dura o di quando cade. Il Conte 2, fino a prova contraria, è il migliore possibile su piazza: ma, se non ci credono le forze che lo compongono, non possono pretendere che ci credano i cittadini.
(da “NextQuotidiano”)
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Ottobre 29th, 2019 Riccardo Fucile
AVEVA PROMESSO IL 70% TRA DUE ANNI, NEL FRATTEMPO E’ SCESA DAL 44,3% AL 43,99%
Sembra ieri che l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari prometteva la raccolta differenziata al 70% nel 2021, uno dei grandi piani rivoluzionari della Giunta Raggi.
Era infatti appena un anno fa e nel frattempo la Montanari se n’è andata dal Campidoglio e la sindaca Virginia si è resa conto del fatto che Roma è ridotta “una merda”.
Ieri però il Sole 24 Ore ha certificato un record: per la prima volta nella sua storia, nel 2018 ha visto un calo della percentuale di raccolta differenziata.
Si è passati dal 44,3% del 2017 a 43,9 di un anno fa.
È questo uno degli elementi che hanno spinto Roma all’89esimo posto in classifica tra le città più verdi d’Italia in base ai dati 2018 elaborati su 18 parametri e 5 macro aree (aria, acqua, rifiuti, mobilità ambiente. In testa alla classifica c’è Trento, seguita da Mantova e Bolzano.
Milano si piazza trentaduesima. Roma è cinquantaseiesima per numero di alberi, settantaduesima per la differenziata, ottantacinquesima per la produzione di rifiuti, settantaseiesima per il verde urbano, settantanovesima per le isole pedonali e fuori classifica per mancanza di dati sul solare-fotovoltaico
Una grande vittoria della Giunta Raggi, l’ennesima nel percorso lastricato d’oro della sindaca che il MoVimento 5 Stelle vorrebbe ricandidare alla guida dopo questi anni di diamante in Campidoglio.
(da “NextQuotidiano”)
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Ottobre 29th, 2019 Riccardo Fucile
“ATTO LONTANO DAI NOSTRI VALORI”, MA L’ATTENTATORE ERA STATO CANDIDATO DEL FRONT NATIONAL ALLE REGIONALI 4 ANNI FA
L’attacco contro la moschea è avvenuto dopo l’annuncio fatto da Emmanuel Macron, che si era rivolto ai
musulmani francesi esortandoli a intensificare la lotta contro il «separatismo” che aveva portato ad attacchi come quello del 3 ottobre nella Questura di Parigi.
Dopo poche ore Claude Sinke, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, si è recato presso la moschea di Bayonne con tre armi di tipo sub-militare.
Fortunatamente sono state ferite solamente due persone, contro le quali Claude Sinke ha sparato dopo essere stato sorpreso mentre tentava di dare fuoco al portone della moschea di Bayonne, nel sud ovest della Francia.
Sinke aveva già incendiato una automobile parcheggiata nei pressi della moschea. Le due vittime sono state portate nell’ospedale più vicino per ricevere le cure, mentre l’attentatore è stato arrestato vicino la propria dimora.
Un attacco condannato fermamente dal governo francese. «La Repubblica non tollererà mai l’odio» ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, chiarendo che verrà fatto di tutto «per proteggere i compatrioti di fede musulmana» e «punire gli autori» dell’attacco.
Parole di condanna sono arrivate anche dalla leader del Front National, partito con il quale Sinke si era presentato alle elezioni regionali del 2015. Marine Le Pen ha definito «indicibili» gli atti commessi, scrivendo su twitter che le azioni commesse da Sinke sono «assolutamente contrarie ai valori del nostro movimento».
(da agenzie)
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Ottobre 29th, 2019 Riccardo Fucile
ARRESTATO CON 120 GRAMMI DI COCAINA A FINI DI SPACCIO… L’ENNESIMO CASO DI PUSHER PERCETTORE DEL REDDITO DI CITTADINANZA
La Guardia di finanza di Siracusa ha arrestato un uomo di 41 anni di Floridia, nel Siracusano, per detenzione di 120 grammi di cocaina a fini di spaccio, nascosta a casa in doppi fondi ricavati nelle lattine di bevande e di un piccolo estintore.
A bordo di una Porsche Macan di sua proprietà , P.N. era stato fermato per un controllo. Risulta percettore del reddito di cittadinanza e aveva con sè 600 euro.
Nel corso della perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati altri mille euro in contanti.
Il fiuto del cane antidroga “Aquila” ha consentito di trovare i 120 grammi di droga nascosti in doppi fondi ricavati in lattine di bevande e in un piccolo estintore, nonchè più di mille euro in contanti nella cappa della cucina. L’uomo è stato condotto nel carcere di Siracusa.
Non si tratta del primo pusher percettore di reddito di cittadinanza: nel giugno scorso un quarantenne è andato a far visita alla fidanzata detenuta portandole un regalo particolare: 22 dosi di hashish nascoste negli slip perchè “era il suo compleanno”.
Il 25 ottobre scorso una quarantaseienne romana che aveva adibito il circolo ricreativo in gestione a centrale di spaccio di cocaina è stata arrestata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che hanno sventato l’immissione sul mercato di 155 dosi di stupefacente.
Anche lei percepiva il reddito. Il giorno dopo i carabinieri della stazione di Boscoreale (Napoli) hanno arrestato per spaccio un 58enne del luogo ufficialmente disoccupato e perciò beneficiario del reddito.
(da agenzie)
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