Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
CON LA VITTORIA DEFINITIVA IN PENNSYLVANIA E NEVADA , FINISCE L’ERA CRIMINALE DI TRUMP
La Pennsylvania attribuisce 20 Grandi elettori all’ex vice di Obama, facendogli superare la soglia dei 270 necessari per la presidenza. Kamala Harris entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana
“Sono onorato che gli americani mi abbiano scelto come loro presidente. Il lavoro davanti a noi sarà difficile ma vi prometto questo: sarò il presidente di tutti gli americani“.
Con queste parole, le prime da 46mo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden annuncia la vittoria, che arriva dopo tre giorni di incertezze e un conteggio proseguito lentissimo e ancora in corso.
La chiave di volta è stata la Pennsylvania, che ha dato al candidato democratico i 20 grandi elettori necessari per sfondare la soglia dei 270, arrivando a 273.
Il candidato democratico ha prevalso su Donald Trump con una rimonta partita all’indomani dell’Election day e determinata dai milioni di voti per posta ai quali hanno fatto ricorso in massa gli americani nell’anno della pandemia. Ma l’ex vice di Obama è in vantaggio anche in Arizona, Nevada e Georgia, dove si stanno contando le ultime migliaia di schede.
E ora Kamala Harris, la senatrice che ha scelto come sua vice per la corsa alla Casa Bianca, entra nella storia: è la prima vicepresidente donna della storia americana, discendente di immigrati indiani e giamaicani. Prima di lei due donne — Geraldine Ferraro e Sarah Palin — erano state candidate alla vicepresidenza, ma i candidati con cui correvano non sono stati eletti.
L’unica candidata alla presidenza, Hillary Clinton, è stata sconfitta nel 2016. E Biden-Harris è il ticket alla presidenza che ha incassato più voti nella storia americana: mentre lo spoglio è ancora in corso, hanno ottenuto già quasi 75 milioni di voti.
E mentre Donald Trump continua a twittare che “le elezioni non sono finite”, da New York a Washington esplode l’entusiasmo in strada per la vittoria di Biden, con clacson a tutto spiano e grida di gioia dei sostenitori in strada. Scene di entusiasmo anche davanti alla Casa Bianca: le tv americane mostrano scene di giubilo, urla e applausi dei manifestanti riuniti per festeggiare il successo del candidato democratico a quattro giorni dal voto.
Ma anche Trump segna un record: con questa sconfitta diventa il primo presidente Usa che non riesce ad assicurarsi il secondo mandato dal 1992, quando George Bush fu battuto nella corsa per la rielezione alla Casa Bianca dal democratico Bill Clinton.
Dei 44 presidenti Usa che hanno ricoperto l’incarico fino ad oggi, secondo l’Independent, solo dieci hanno fallito la rielezione, quando si sono ricandidati, prima di oggi. Un presidente, John Fitzgerald Kennedy, è stato assassinato prima che potesse correre per la rielezione.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
LA NOMINA DEL COMMISSARIO ALLA SANITA’ CALABRESE RISALE AL GOVERNO GIALLO-VERDE E FU SOTTOSCRITTO DALLA LEGHISTA STEFANI
“La scandalosa inadeguatezza del commissario Cotticelli dimostra la scandalosa inadeguatezza
di tutto il governo, che l’aveva appena confermato alla guida della Sanità calabrese. I cittadini non meritano uomini come Arcuri e Cotticelli, ora sia la Calabria a riprendersi in mano la sua dignità e la sua Sanità ”.
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. Ma il segretario del Carroccio dimentica che la nomina di Cotticelli è arrivata quando ancora faceva parte del Governo.
La scelta del commissario Cotticelli, nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni sul piano pandemico calabrese, risale infatti al 7 dicembre 2018, ad opera dell’allora ministro dell’Economia Tria, di concerto con la ministra della Salute Grillo e sentita la ministra degli Affari Regionali Stefani, ed era stata confermata il 19 luglio 2019.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
IL FATTO NON SUSSISTE: “SODDISFAZIONE, ABBIAMO SEMPRE RISPETTATO LE REGOLE”
Non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste. Lo ha deciso questa mattina il Tribunale di Ragusa nell’udienza preliminare per Marc Reig Creus e Ana Isabel Montes Mier, Comandante e Capo Missione dell’ong Open Arms, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violenza privata.
I fatti risalgono al 15 marzo del 2018, quando il rimorchiatore dell’ong spagnola, su esplicita richiesta delle autorità italiane, intervenne in soccorso di 218 persone che, dopo l’evacuazione urgente di una donna e di un neonato, vennero fatte sbarcare in seguito nel porto di Pozzallo.
Dopo una prima inchiesta aperta dalla Procura distrettuale di Catania, venivano contestati dalla Procura di Ragusa, ritenuta competente per territorio, i reati di violenza privata e associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Il Gip presso il Tribunale di Catania decideva di non ravvisare elementi idonei a fondare l’esistenza di quel legame associativo, ma stabiliva tuttavia che “non poteva essere consentito alle Ong di creare autonomi corridoi umanitari al di fuori del controllo statuale e internazionale, forieri di situazioni critiche all’interno dei singoli paesi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza”.
Veniva dunque contestato al comandante e alla capo missione il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di violenza privata per aver disatteso le indicazioni delle autorità italiane, che dopo aver richiesto l’intervento della Open Arms, pretendevano la cessazione delle operazioni per consentire l’intervento della sedicente guardia costiera libica; e per non aver richiesto indicazione di un POS a Malta proseguendo la navigazione verso il porto di Pozzallo.
Il Tribunale di Ragusa, sentite le parti, ha ritenuto di emettere sentenza di non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste per il reato di violenza privata e perchè non punibile per stato di necessità per il reato di favoreggiamento.
“Siamo naturalmente molto soddisfatti di questa sentenza, ancora una volta è stato dimostrato che il nostro agire è sempre stato dettato dal rispetto delle Convenzioni internazionali e dal Diritto del Mare, quello che ci muove è la difesa dei diritti umani e della vita, principi fondativi delle nostre Costituzioni democratiche – sottolinea Open Arms in una nota -. Eravamo in mare allora per soccorrere e testimoniare le gravi violazioni che avvenivano nel Mediterraneo, continuiamo ad esserlo oggi per proseguire una battaglia dolorosa che crediamo sia di tutti i cittadini e le cittadine che hanno a cuore l’Europa e i suoi valori”.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
MITCH MCCONNELL: “ABBIAMO UNA STORIA CHE RISALE AL 1792 DA TUTELARE”… LA VECCHIA GUARDIA REPUBBLICANA SI SMARCA DAL FOLLE
Il trasferimento del potere sarà “pacifico” se Joe Biden dovesse vincere le elezioni presidenziali.
Lo ha detto il capogruppo dei repubblicani al Senato, parlando con i giornalisti in Kentucky, dove è stato confermato al Congresso.
“Certamente. Abbiamo una storia di trasferimento pacifico del potere che risale al 1792. Ogni quattro anni siamo passati a una nuova Amministrazione”, ha dichiarato il senatore, mentre il presidente Donald Trump continua ad accusare i democratici di aver “rubato” le elezioni, annunciando di voler ricorrere alla Corte suprema.
L’ennesimo comportamento fuori dagli schemi, questa volta, gli è costato proprio l’appoggio di gran parte del suo partito. Se le parole di Mitt Romney (“indebolisce le istituzioni sulle quali si fonda la Repubblica e infiamma passioni distruttive e pericolose”) non destano grande scalpore visto che i due erano ai ferri corti da tempo, più rumore fanno quelle del fedele senatore repubblicano Roy Blunt, il quale ha reso noto che la frangia di coloro che non seguiranno il Presidente nel suo ricorso costituzionale è molto ampia.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
“SITUAZIONE TERRIBILE ALL’INTERNO, ABBIAMO PORTATO NOI L’OSSIGENO”
Il virus Covid non ha risparmiato nessuno, tra ospiti ultra 80enni della Rsa “Fondazione Palena” di Foggia.
Positivi al Coronavirus tutti i 70 pazienti presenti nella struttura. Contagiati anche 28 dipendenti. Pare da indiscrezioni che siano quasi tutti asintomatici, fatta eccezione per qualche anziano che aveva già in precedenza un quadro clinico un po’ più delicato.
Il contagio sembra essere partito da una Oss – Operatrice socio sanitaria – che il 24 ottobre scorso – raccontano alcuni parenti dei degenti – ha iniziato ad avvertire i primi sintomi. Per sopperire alla mancanza di personale e’ intervenuta la Asl di Foggia. I pazienti sono stati infatti affidati a quattro medici USCA – unità speciali di continuità assistenziale – che effettuano visite quotidiane al mattino e al pomeriggio.
L’Asl sta provvedendo anche alla gestione igienico/sanitaria della residenza. “La situazione è terribile – ammette una donna che ha il padre ricoverato nella struttura. Non lo vedo da lunedì scorso”. Durante la settima – da indiscrezioni – sono deceduti tre anziani: il primo lunedì, un secondo mercoledì e l’ultimo ieri sera, 6 novembre. Mentre per altri due ospiti e’ stato necessario il ricovero in ospedale.
“Ieri i nostri familiari hanno cenato con latte e biscotti. Tutto questo è inaccettabile – tuonano i parenti. Abbiamo anche portato in struttura quattro bombole per l’ossigeno per i nostri cari. Chiediamo che venga fatta al più presto chiarezza”, concludono.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
IL NOTO LEGALE WILLIAM BURCK HA DECISO DI NON RAPPRESENTARE PIU’ BANNON NEL PROCESSO CHE LO VEDE INDAGATO PER TRUFFA
Lo storico avvocato di Steve Bannon, William Burck, ha formalizzato le sue dimissioni da
difensore dell’ex guru di Trump con una lettera al giudice della Corte federale di New York City, senza però rilasciare dichiarazioni sulla motivazione.
Una cosa è certa, tutto questo avviene a seguito dell’intervento del suo cliente dove invocava la decapitazione di Anthony Fauci e del direttore dell’Fbi Christopher Wray.
Bannon perde il suo avvocato difensore nel caso in cui viene accusato di frode per la presunta appropriazione di denaro donato dai cittadini americani per la costruzione di un muro lungo il confine con il Messico.
Le dimissioni sono arrivate venerdì 6 novembre precedute da una richiesta di rinvio dell’udienza prevista per lunedì 9 novembre, accolta dal giudice per ovvi motivi.
William Burck non è uno sconosciuto, aveva difeso Bannon e altri funzionari dell’amministrazione Trump durante le indagini sul caso «ingerenza elettorale russa». Senior partner di Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan LLP, è stato procuratore federale di Manhattan e avvocato della Casa Bianca durante l’amministrazione di George W. Bush.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
TRUMP STA DISTRUGGENDO LA CREDIBILITA’ DEGLI STATI UNITI NEL MONDO PUR DI CONSERVARE IL POTERE
Il bamboccione, il vero bamboccione, è quel ragazzo attempato che guida una superpotenza mondiale e che è riuscito nella mirabile impresa di svolgere la peggiore conferenza stampa di questi ultimi anni in una cosiddetta democrazia.
Il ragionamento di Trump, come tutti i ragionamenti semplici di chi è incapace di affrontare la complessità , è basico e feroce, come quello dei bamboccioni, e si srotola tutto nel ritenere il potere un proprietà privata che contiene tutto: presidenza, favor di popolo e persino la democrazia e tutti i suoi meccanismi.
I nuovi sovranisti, che ci auguriamo vengano spazzati via presto se basta un Biden per spodestarli, sono dalla parte del popolo solo se il popolo è dalla loro parte poichè si riempiono la parola della parola “patria”, ma l’unica patria che riconoscono sono loro stessi, perfino i propri elettori sono semplicemente un ingrediente fastidioso e detestabile che serve solo per raggiungere lo scopo.
E così Trump che ci parla di “brogli alle elezioni” senza uno straccio di prova e che legge come voti utili solo i voti che riguardano se stesso sono l’ultimo stadio del populismo che ci ha infettato tutti, da parecchi anni, e che passa dalle più disparate e screanzate teorie che permettono di restare a galla (o di illudersi di restare a galla come nel caso di Trump) senza nemmeno assumersi l’onere della prova.
Trump sta disfacendo la credibilità degli Usa nel mondo senza nessun senso di responsabilità nei confronti dell’onore del suo Paese, quell’onore di cui si è riempito la bocca per tutti questi anni fingendo di parlare di Usa quando in fondo era solo una proiezione della propria identità .
E siccome sono personaggi fragili, fragilissimi, riescono a misurarsi solo con la ricchezza e con il potere che hanno conquistato senza mai riuscire a fare i conti con un’eventuale sconfitta.
Un presidente Usa che viene perfino censurato dagli algoritmi social per le sue strampalate teorie senza nè capo nè coda è un bamboccione che ha già perso, è quello che grida dall’ultimo banco per farsi notare, è quello che dice “la palla è mia ora non si gioca più”, solo che lo fa nelle vesti di presidente di una superpotenza mondiale. Trump ha a disposizione tutti i mezzi per verificare e per raccontarci la regolarità delle elezioni: lo faccia, indaghi, porti i numeri, presenti i fatti. Ma no, non accadrà perchè questi sono solo la loro narrazione, in sostanza non esistono e quando la narrazione si incaglia sanno solo svoltolare. Come bamboccioni.
(da TPI)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
NESSUNA MOTIVAZIONE LOGICA: UN ALTRO CONTAGIATO DALLA DEMENZA SOVRANISTA
I nervi sono saltati e la razionalità , ormai, ha lasciato lo spazio alle teorie del complotto dal
sapore più comico che scandalistico.
Mentre si attende il risultato finale del riconteggio dei voti in Georgia, di quello conclusivo in Nevada e Arizona, suo social si stanno intrecciando moltissime fantasiose ipotesi che hanno dato vita a clamorose bufale a cui molti sovranisti (anche italiani) stanno credendo.
Ma se in Italia non stiamo messi benissimo dal punto di vista della lucidità , anche gli Stati Uniti dimostrano un declino clamoroso. Il tutto si evidenzia dalla curiosa richiesta fatta dall’ex Presidente della Camera Newt Gingrich al Procuratore Generale.
«La macchina di Philadelphia è corrotta. La macchina di Atlanta è corrotta. La macchina di Detroit è corrotta. E stanno cercando di rubare la presidenza. E noi non dovremmo permettere loro di farlo», aveva detto giovedì scorso Newt Gingrich a Fox News.
Ovviamente senza fornire prove a sostegno di questa sua tesi. Fino alla richiesta, anch’essa priva di motivazioni logiche, inviata al Procuratore Generale Bill Barr.
Secondo l’ex Presidente della Camera USA, che ha partecipato anche alla campagna elettorale di Donald Trump — à§a va sans dire — la Procura generale dovrebbe inviare agenti federali in Pennsylvania per arrestate tutti i «lavoratori elettorali» (gli scrutatori).
Insomma, Newt Gingrich non ha preso benissimo la rimonta di Joe Biden in quello Stato (ma anche in Georgia, in attesa del riconteggio per via di un labile vantaggio del candidato democratico). Ovviamente il tutto senza fornire alcuna prova. Esattamente come sta facendo Donald Trump sui social. Due personaggi che, dunque, seguono lo stesso copione.
(da agenzie)
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Novembre 7th, 2020 Riccardo Fucile
SI PRESENTERANNO IN PROCURA IL 24 NOVEMBRE
Il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è indagato dalla Procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Open per finanziamento illecito ai partiti. Con l’ex segretario del Pd sono stati iscritti nel registro degli indagati dai sostituti procuratori Luca Turco e Antonino Nastasi anche la deputata Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, e il deputato Pd Luca Lotti.
Con le iscrizioni di Renzi, Boschi e Lotti salgono a 5 gli indagati dell’inchiesta su Open, la Fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere finanziariamente l’ascesa e l’attività politica dell’ex sindaco di Firenze.
Erano già indagati fin dall’inizio dell’inchiesta l’avvocato Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open fino al suo scioglimento, e il manager Marco Carrai (nel consiglio direttivo della stessa Fondazione con Boschi e Lotti).
Gli indagati hanno ricevuto un invito a comparire in Procura per il prossimo 24 novembre, “per rispondere ad interrogatorio con l’assistenza del difensore di fiducia già nominato”.
(da agenzie)
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