Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
MENTRE LA POLITICA LITIGA SUL NUOVO COMMISSARIO, GINO STRADA FA FATTI
Una bella notizia: l’ospedale da campo che sorgerà a Crotone, in prossimità del nosocomio cittadino, sarà realizzato dalla Protezione civile sulla base della progettazione realizzata da Emergency che avrà anche la gestione utilizzando il proprio personale sanitario.
Sarà quindi ripreso il modello organizzativo utilizzato da Emergency in Lombardia a Bergamo per l’ospedale da campo degli Alpini.
L’organizzazione fondata da Gino Strada si sta confrontando con la Protezione civile per gli ultimi dettagli prima della realizzazione. Anche il Comune di Crotone sta collaborando per l’allestimento
Dopo aver individuato l’area, d’intesa con l’Asp, l’Ente guidato dal sindaco Vincenzo Voce si farà carico degli allacci tecnici per garantire l’operatività della struttura sanitaria.
(da agenzie)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
INDIGNAZIONE SUI SOCIAL: “MA STAI ZITTO PER UNA VOLTA, NON SAI COSA SIGNIFICHI IL RISPETTO”
È morto Maradona, e il mondo è a lutto. Ci sono gli appassioanti di calcio, che piangono il più
grande calciatore vivente; c’è Napoli che piange il suo eroe, e il Sudamerica, specie l’Argentina, che ricorda il talento del Pibe de Oro
E poi c’è Maurizio Gasparri che su twitter posta una foto di Pelè (che ha ricordato Maradona con commozione) e scrive “il più forte calciatore di tutti i tempi”.
Basta questo a scatenare il web: “Ma una volta STAI ZITTO..non sai cosa significhi il rispetto e per l’ennesima volta lo hai dimostrato”; “tal Maurizio Gasparri, aspira ad essere il politico più coglione di tutti i tempi” e tanti altri, indigrati da questa abissale mancanza di tatto, di rispetto, di umanità , di decenza.
(da Globalist)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
“DETTO FATTO” VIENE SOSPESO MA POI VA IN REPLICA LA PUNTATA DELLA SFILATA IN LINGERIE
“Detto Fatto” viene sospeso dopo la polemica per il tutorial “spesa sui tacchi”, ma poi va in replica la puntata della sfilata in lingerie.
La puntata è riandata in onda tra le 6.19 e le 7.01 di oggi, giovedì 26 novembre 2020: a segnalarlo il sito vigilanzatv.it. Le modelle in biancheria intima sfilavano con in sottofondo la colonna sonora di ‘Nove settimane e 1/2’.
Dopo le polemiche sui social e nel mondo politico scatenate dal contenuto trasmesso nella giornata di martedì 24 novembre, il programma di Rai2 non era andato in onda, sospeso dall’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini.
Nelle scorse ore, anche i vertici Rai avevano preso le distanze dal tutorial che insegnava come fare la spesa in modo seducente sui tacchi.
(da agenzie)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
IL PLAUSO DI ZINGARETTI E IL RINGRAZIAMENTO DEL PREMIER CONTE
“Una scelta di responsabilità di Berlusconi che ha politicamente costretto le altre forze di
centrodestra a cambiare linea e ad adeguarsi. Chapeau”.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ringrazio così il Cavaliere dopo il voto sullo scostamento di bilancio alla Camera.
In un clima, improvvisamente mutato, di unità nazionale, 552 deputati hanno votato sì alla misura. Tra questi, il centrodestra unito.
A Franceschini risponde piccata Giorgia Meloni: “Franceschini dice chapeau a Berlusconi? Lo dica a tutto il centrodestra”.
Ma è evidente che Salvini e Meloni hanno dovuto votare Sì per non restare spiazzati dalla abile mossa di Silvio che in ogni caso avrebbe espresso un voto favorevole.
Il plauso dopo la votazione arriva anche da Nicola Zingaretti: “L’Italia che si unisce sulle cose da fare in questa drammatica emergenza è una buona notizia. Abbiamo combattuto per questo obiettivo ora raggiunto. Adesso sconfiggiamo il Covid: ridiamo fiducia e speranza alle persone”.
Soddisfatto il premier Conte: “La votazione alla Camera sulla risoluzione di maggioranza relativa allo scostamento di bilancio è un ottimo segnale in questo momento di particolare difficoltà che sta attraversando il Paese. Tra le forze di opposizione prevale la via del dialogo e di un approccio costruttivo e per questo ringrazio, in particolare, quanti l’hanno voluta perseguire sin dall’inizio, con determinazione ma sempre nella chiarezza dei ruoli”.
Così, in una nota, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a stretto giro dal voto dell’Aula di Montecitorio.
E ancora: “Il voto che si è appena concluso – prosegue il premier – è anche il segno che le linee di intervento programmate dal Governo, che contemplano misure di sostegno a favore di imprese e famiglie, con particolare attenzione anche agli autonomi e alle partite Iva, sono indirizzi che godono di ampio apprezzamento da parte di tutte le forze politiche, in quanto ritenute, evidentemente, rispondenti ai bisogni più urgenti della comunità nazionale”.
“Auspico che questo clima di confronto e di dialogo possa accompagnare anche i prossimi, delicati passaggi che dovremo affrontare per uscire da questo periodo di emergenza”, conclude Conte.
Il capogruppo dem in Senato, Andrea Marcucci, grida al miracolo: ”’Lo segnalo come un fatto positivo, una sorta di ‘miracolo’, visto il livello di interlocuzioni avute finora. Le opposizioni, grazie alla spinta di Berlusconi, hanno votato sì Alla Camera, e voteranno sì al Senato, allo scostamento di bilancio. 8 miliardi in più per le imprese in difficoltà . Ripartiamo da qui”.
(da agenzie)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
“E’ MORTO TRA ATROCI SOFFERENZE, CONVINTO CHE LO AVESSIMO ABBANDONATO, UN DOLORE INDICIBILE”
“Stefano è morto tra atroci sofferenze. Solo come un cane e nell’indifferenza di tutti e pensando che la sua famiglia lo avesse abbandonato. Di questa storia non perdonerò mai nessuno”.
Sono alcuni stralci della testimonianza resa oggi a Rebibbia da Ilaria Cucchi nel processo sui depistaggi compiuti da 8 carabinieri nell’inchiesta sulla morte del fratello, deceduto nel 2009 all’interno del reparto di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini.
“Quando lo ho visto in obitorio era sotto una teca di vetro. Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto. Era agghiacciante. I segni sul volto erano chiari segni di un pestaggio. Quell’immagine mi ricorda sempre la solitudine di Stefano. Ho allungato la mano per toccarlo ma ha sbattuto contro il vetro. Ma quale essere umano può fare questo a un suo simile? Come è possibile che in 5 giorni di ospedale gli hanno fatto questo? Mi chiedevo. Era chiaro che era stato pestato”.
Durante la deposizione Ilaria Cucchi ha mostrato la gigantografia che ritrae il volto del fratello, già proposta nei procedenti processi e a pochi giorni dalla morte di Cucchi in una conferenza stampa in Senato: “ Vorrei che tutti capissero quanto è difficile scattare una foto al cadavere di un proprio fratello per dimostrare l’esigenza di mandare avanti qualcosa che avrebbe dovuto andare avanti da sola. E poi quanto è difficile mostrarle. Di Stefano si diceva che era un drogato, che era morto di suo. Quella è stata la prima decisione dura che ho dovuto prendere: far vedere come era stato ridotto. I miei genitori, soli, si sono ammalati e ora sono invecchiati. Sono veramente arrabbiata per quello a cui siamo stati sottoposti”.
(da agenzie)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
FIGLIO DI IMMIGRATI ITALIANI IN AMERICA, FONDO’ LA BANK OF ITALY CON UNA VISIONE ETICA… I PRESTITI AGLI IMMIGRATI ITALIANI E AI TERREMOTATI DI SAN FRANCISCO SENZA GARANZIE E SENZA INTERESSI… UN ESEMPIO DI IMPRENDITORE VERO CHE NON ELEMOSINAVA RISTORI, UN ORGOGLIO PER L’ITALIA
Poste Italiane comunica ha emesso un francobollo commemorativo di Amedeo Peter Giannini.
Molti non ne conoscono la storia esemplare.
È il 1869, una nave salpa da Genova e punta al mare aperto. Due giovani italiani guardano la costa allontanarsi: sono sposi da poco, si chiamano Virginia e Luigi Giannini. Abbandonano la Liguria, il loro paese natio, Favale di Mà lvaro, i parenti, gli amici: la loro mèta è il nuovo mondo, gli Stati Uniti d’America; la loro speranza, un futuro migliore. Lo cercheranno in California, a San Josè.
Virginia è incinta, lo confida a Luigi durante il viaggio: il 6 maggio 1870 nasce il loro primo figlio, Amadeo Peter, detto Appi.
Virginia e Luigi, negli Usa, rilevano la gestione dell’Hotel Suisse e avviano un’attività imprenditoriale. Con i guadagni comprano un appezzamento di terra e in pochi anni lo trasformano in un’azienda agricola con numerosi dipendenti.
Ma la tragedia deflagra: un bracciante, per una questione di paga, uccide Luigi sotto gli occhi di Appi. Tutto sembra cancellato, chiuso per sempre.
Virginia però si risposa con Lorenzo Scatena, uno dei vecchi dipendenti di Luigi. L’azienda fiorisce. Appi, intelligente e socievole, crescendo se ne interessa anch’egli, ne comprende i meccanismi, studia le innovazioni.
Consiglia la madre e il patrigno. Intuisce, ad esempio, che la frutta va raccolta acerba, per poi maturare durante il trasporto e la consegna: il che cambia le prospettive di guadagno.
Sposa Clorinda Cuneo, figlia anche lei di emigrati. Il padre, Joseph, aveva fatto fortuna e fondato una banca, la Columbus Saving & Loan Bank. Alla sua morte indica come successore Amadeo: che ha però l’ideale di una banca etica e popolare, non gradito agli altri azionisti; si dimette dopo poco tempo.
Ma non è tipo da scoraggiarsi. Ha ben capito che, se la vita ti pone un ostacolo, devi rilanciare, non soccombere.
E così nel 1904 fonda la Bank of Italy, la prima banca popolare ad azionariato diffuso (assieme ad altre filiali nel 1928 prenderà il nome di Bank of America of California). Amedeo concede finanziamenti anche a chi, desideroso di lavorare, non poteva però dare garanzie: in primis, gli immigrati italiani.
Non è assistenza, non è questo il compito della Bank of Italy: essa concede gli strumenti a chi investe volontà , sforzo, fatica. Essere figlio di immigrati ha insegnato molto ad Amadeo.
Nel 1906, terribile e devastante, il terremoto distrugge San Francisco e la baia. Tutto è a pezzi, sotto cumuli di macerie la città californiana è irriconoscibile. Sembra la fine del mondo.
In questi momenti si vede il cavallo di razza, l’imprenditore vero. Giannini raccoglie dalla cassaforte della banca fondi e lingotti e li mette sul molo del porto: di nuovo presta soldi a chi gli dimostra di voler andare avanti, lavorare. La Bank of Italy sarà fondamentale nella ricostruzione di San Francisco.
Amadeo continua ad essere a fianco degli immigrati, che vogliono migliorare il proprio destino e quello dei figli. Non soltanto. Sarà a fianco anche delle donne, delle suffragette americane nella loro battaglia per il diritto di voto. Mecenate e filantropo, finanzia ricerche mediche e scientifiche, ma anche artisti e registi: Il monello di Chaplin, Biancaneve e i sette nani, prodotto da Walt Disney, beneficiano del suo sostegno. Non si ferma mai.
Sostiene la costruzione del Golden Gate, concorre a finanziare il New Deal di F.D. Roosevelt e poi il piano Marshall con circa 400 milioni di dollari: quasi tutta la somma sarà destinata all’Italia.
La grande scommessa di Appi, italiano in fondo al cuore, sarà dunque la ricostruzione del Paese dei genitori, dei propri avi.
Amadeo si spegne due anni dopo l’annuncio del piano Marshall, il 3 giugno 1949: Europa e Italia avevano già ripreso il cammino della crescita.
(da agenzie)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
“NATALE MOMENTO SPIRITUALE? NON SIAMO IL GOVERNO DEGLI AYATOLLAH”… VOLEVA IL PRESEPE, ORA E’ ARRIVATA ALL’APOLOGIA DELLE PISTE DA SCI
Pur di attaccare, si dice qualunque cosa. Anche se non ha senso, l’importante è colpire, criticare, polemizzare.
Giorgia Meloni segue la scia di Salvini sul Natale, e c’erano pochi dubbi: “Sento Conte dire che il Natale è un momento di spiritualità e che si sta meglio in pochi… adesso ci fa pure da guida spirituale? Non siamo il governo degli ayatollah, qualcuno glielo spieghi” dice la stessa che dal palco di Roma urlava di essere ‘donna e cristiana’.
“Abbiamo necessità di fermare contagio, ma anche il disperato bisogno di guadagnare e il Natale in questo senso è rilevante. Conte ha detto che probabilmente gli impianti sciistici saranno chiusi”
Quale sarebbe la soluzione di Giorgia Meloni? Lasciare tutto aperto a Natale e permettere al contagio di correre per far girare l’economia
Senza contare che queste dichiarazioni consumistiche sul Natale vengono da chi, negli scorsi anni, si appostava davanti le scuole con il presepe in mano per preservare le tradizioni cristiane.
Un bel salto, dal Natale cristiano a quello capitalistico.
(da Globalist)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
“UN’OSCENITA’ VOMITEVOLE. ANCORA A SPINGERE SULLA DONNA COME OGGETTO SESSUALE?”
La donna è la casalinga che va a fare la spesa ma che, anche in un contesto come quello del
supermercato, non deve mancare di risultare sexy agli occhi dell’uomo: il video mandato in onda da Rai 2 nel corso della seguitissima trasmissione Detto Fatto è un tripudio di clichè.
Lo stereotipo della donna sexy che ammicca e ancheggia aveva proprio bisogno di questo tutorial, che spiegasse passo passo come inarcare la schiena per prendere i prodotti in alto sullo scaffale e come piegarsi per raccogliere una confezione caduta a terra mettendo in mostra le proprie grazie.
L’indignazione crescente del pubblico ha investito anche Roberta Bruzzone che nel commentare la vicenda a Fanpage.it ha detto: «È un’oscenità , è vomitevole, uso un termine un po’ forte. Siamo nel 2020 in piena emergenza violenza sulle donne e c’è gente che va a mettere in scena roba di questo tipo? Ancora a spingere sulla donna come oggetto sessuale? Fuori da ogni logica, fuori da ogni messaggio».
La criminologa, ben consapevole delle derive pericolose di stereotipi sessisti e maschilisti come questi, a Fanpage.it ha commentato l’intera vicenda auspicandosi che qualcuno ci metta la faccia e ne paghi le conseguenze.
«È un messaggio platealmente scorretto»
Proprio oggi, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui dovremmo dedicarci a parlare di donne nel modo più costruttivo e sensibile possibile, ironia della sorte ci troviamo invece di fronte a un episodio gravissimo che fa parlare della donna ancora come fosse un oggetto sessuale.
Roberta Bruzzone ha usato parole molto dure per quanto accaduto: «Sarebbe agghiacciante anche in qualunque altro giorno dell’anno, ma oggi è platealmente scorretto come messaggio, pericolosissimo. Questa donna oggetto non riusciamo proprio a levarcela dalla testa, è spaventoso: ed è l’elemento base, lo stereotipo base che poi porta a scenari terribili come maltrattamento, abuso, violenza sessuale, omicidio. Nasce tutto da lì, dal concetto medievale di donna costretta a dover sempre e comunque rendere conto ai bisogni dell’uomo siano essi alimentari o sessuali. Meglio ancora se si accomunano».
«Credo che qualcuno debba risponderne»
E oltre al fatto che il tutorial in questione sia andato in onda in un momento così delicato, ad aggravare il tutto c’è anche che a mandarlo in onda sia stata la Rai: «È aberrante che assistiamo a una cosa di questo tipo. L’idea che la Rai lo abbia mandato in onda mi sconvolge. Rispetto l’azienda, però credo che qui qualcuno debba risponderne. Forse qualcuno non ha controllato a dovere. Mi rifiuto di credere che ci sia stata consapevolezza nel mandarlo in onda. Un contenuto del genere è uno dei momenti più bassi della televisione degli ultimi trent’anni. Mi auguro che l’indignazione porti anche dei risultati: chi ha ideato un contenuto del genere ne deve rispondere mettendoci la faccia. Bisogna che la gente ci metta la faccia quando fa stupidate di questa portata»
«Gli stereotipi sessisti sono radicatissimi»
Anni e anni di lotta e battaglie per la conquista di diritti e di parità completamente annullati. Il tutorial di Detto Fatto secondo Roberta Bruzzone «È la concretizzazione di tutti gli stereotipi di genere che stiamo cercando di abbattere. Sono tutti racchiusi in quel messaggio».
Per spiegare meglio: «Sei una donna e devi essere utile: per la spesa, te ne devi occupare tu perchè sei stata progettata per quello, e per l’aspetto sessuale, perchè quello non deve venire meno. Anche quando fai la spesa e assolvi una delle tue principali funzioni accuditive non devi mai perdere di vista l’altra».
E questi stereotipi sono realmente duri a morire: «Sono radicatissimi. Sono sempre gli stereotipi che portano a determinati episodi. Il concetto alla base è sempre: un uomo è superiore a una donna e una donna non può permettersi di umiliare pubblicamente un uomo lasciandolo. Di conseguenza va punita nel modo più severo possibile, a volte con la morte. Quando nemmeno la morte è sufficiente, si puniscono attraverso la morte dei figli».
(da Fanpage)
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Novembre 26th, 2020 Riccardo Fucile
L’ATTACCO AL SAN RAFFAELE DEL RICERCATORE ITALIANO A OXFORD
Giacomo Gorini è un ricercatore in biotecnologie mediche molecolari e cellulari presso il Jenner Institute dell’Università di Oxford.
Si è laureato nel 2013 con il massimo dei voti presso l’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano ed è proprio al suo vecchio ateneo che ha scritto una lettera aperta, rimproverandoli di non aver smentito chi diceva quest’estate che il virus fosse morto.
“Durante i mesi estivi ho assistito” dice Gorini, “ad un susseguirsi di dichiarazioni errate o volontariamente fraintendibili sull’emergenza in corso da parte di vostri docenti. L’Università San Raffaele non interveniva quando suoi professori parlavano in TV di “virus clinicamente morto”, di “mutazioni delle proteine ma non del genoma”, di irrealistiche “cariche virali” o di una mai verificata attenuazione del virus. Talvolta, i docenti richiedevano cieca fiducia della comunità scientifica italiana in onore di dati in preparazione che non sono, purtroppo, stati mai più presentati. Smentiti poi dalla realtà , ho visto gli stessi docenti ritrattare appellandosi a fraintendimenti da parte del pubblico sul messaggio originale, scaricando così la responsabilità dell’errore sulla limitata comprensione dell’ascoltatore. Sbigottito ho visto fare paragoni diretti tra decessi causati da malattie come l’infarto o il cancro e quelli causati da una malattia virale in fase pandemica. Durante tutto questo, l’Università assisteva impassibile”.
“A queste affermazioni errate, pericolose e mai corrette” continua la lettera, “si è poi aggiunta la narrazione che ha definito gli scienziati “topi di laboratorio”, anche se è proprio lo sforzo unificato degli scienziati di tutto il mondo che ci sta tirando fuori da questa brutta situazione. Gli stessi scienziati che voi stessi formate nelle vostre aule. Gli stessi scienziati che hanno scelto il vostro ateneo in cerca di una professione nobile che può dare tante soddisfazioni. Gli stessi scienziati che ispirano i bravi studenti che vogliono fare ricerca senza essere additati dai loro stessi docenti come “topi di laboratorio”.
“Ho sempre pensato che una università , e in particolare una Università con una reputazione eccellente come l’Università San Raffaele debba essere votata alla ricerca e alla difesa di scienza e verità . Con rammarico a mio giudizio vi ho visto non solo mancare a questa missione, ma talvolta forse impegnarvi nella direzione opposta” è il duro commento del ricercatore.
“Il privilegio che ho avuto — anche grazie a quello che ho imparato molti anni fa nelle vostre aule — consistente nel potere lavorare nei migliori istituti del mondo porta con sè delle responsabilità . Questa responsabilità si traduce oggi nel mio dovermi esporre per esprimere pubblicamente il mio dispiacere davanti al degrado del modus operandi dell’ateneo, nonchè nel denunciare l’erroneità di dichiarazioni che hanno, purtroppo, contribuito a portare grossissimi danni nel nostro amato Paese” conclude Gorini.
(da Globalist)
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