PROCESSO CUCCHI, PARLA ILARIA: “NON PERDONERO’ MAI NESSUNO”. GIUSTO COSI’
“E’ MORTO TRA ATROCI SOFFERENZE, CONVINTO CHE LO AVESSIMO ABBANDONATO, UN DOLORE INDICIBILE”
“Stefano è morto tra atroci sofferenze. Solo come un cane e nell’indifferenza di tutti e pensando che la sua famiglia lo avesse abbandonato. Di questa storia non perdonerò mai nessuno”.
Sono alcuni stralci della testimonianza resa oggi a Rebibbia da Ilaria Cucchi nel processo sui depistaggi compiuti da 8 carabinieri nell’inchiesta sulla morte del fratello, deceduto nel 2009 all’interno del reparto di medicina protetta dell’ospedale Sandro Pertini.
“Quando lo ho visto in obitorio era sotto una teca di vetro. Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto. Era agghiacciante. I segni sul volto erano chiari segni di un pestaggio. Quell’immagine mi ricorda sempre la solitudine di Stefano. Ho allungato la mano per toccarlo ma ha sbattuto contro il vetro. Ma quale essere umano può fare questo a un suo simile? Come è possibile che in 5 giorni di ospedale gli hanno fatto questo? Mi chiedevo. Era chiaro che era stato pestato”.
Durante la deposizione Ilaria Cucchi ha mostrato la gigantografia che ritrae il volto del fratello, già proposta nei procedenti processi e a pochi giorni dalla morte di Cucchi in una conferenza stampa in Senato: “ Vorrei che tutti capissero quanto è difficile scattare una foto al cadavere di un proprio fratello per dimostrare l’esigenza di mandare avanti qualcosa che avrebbe dovuto andare avanti da sola. E poi quanto è difficile mostrarle. Di Stefano si diceva che era un drogato, che era morto di suo. Quella è stata la prima decisione dura che ho dovuto prendere: far vedere come era stato ridotto. I miei genitori, soli, si sono ammalati e ora sono invecchiati. Sono veramente arrabbiata per quello a cui siamo stati sottoposti”.
(da agenzie)
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