Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
L’ACCORDO CON BERLUSCONI E LA SCONFITTA A ROMA PER RITORNARE IN GIOCO COME PRIMO PARTITO “FEDERATO”
Ormai per il centro-destra il dado è tratto: per Roma è stato scelto il ticket Michetti-Matone, a detta di tutti i leader del centrodestra, ticket vincente. Ma sarà veramente così?
Perché non tutti ne sono convinti e a microfoni spenti dalle parti di via Bellerio non vengono lesinati dubbi e perplessità. “Salvini aspetta la resa dei conti di Ottobre (a proposito: a Palazzo Chigi gira voce che la data più probabile per votare sarà quella di domenica 10) per essere riconfermato leader incontrastato del centrodestra”.
Ma cosa significa? Significa che da un lato l’alleanza con Berlusconi, dall’altro lato la “non vittoria” a Roma (città simbolo di Fratelli d’Italia) potrebbe lanciarlo definitivamente nell’olimpo del centrodestra lasciandosi alle spalle Giorgia Meloni ed incassando l’eredità politica di Silvio Berlusconi.
Insomma se anche a Roma si perdesse a via Bellerio non ne farebbero un dramma perché la sconfitta verrebbe interamente scaricata sulle spalle di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni.
Tanto più che per molti ormai vincere a Roma porta più male che bene: “È una città che se non la sai gestire può diventare una bomba che ti scoppia in mano e quindi essere un pessimo viatico per le successive elezioni politiche”.
E nessuno vuole avere questa rogna.
Meglio lasciare la polpetta avvelenata ad altri. Così più di qualcuno in transatlantico comincia a chiedersi se per caso non esista un “entente cordiale” tra le forze politiche che sostengono la maggioranza per lasciare Roma ai 5 Stelle.
È un interrogativo che serpeggia ormai in maniera esplicita nei palazzi della politica e delle istituzioni.
Prima ci ha pensato il Pd a togliere di mezzo l’unico nome che avrebbe stravinto al primo turno, sostituendo Nicola Zingaretti con il grigissimo Gualtieri.
Ora il centrodestra (in teoria coalizione di amplissima maggioranza nell’urbe) tira fuori dopo un parto travagliatissimo un candidato anzi un ticket di candidati forse fin troppo normali tanto che lo stesso Salvini è costretto ad ammettere che “non promettiamo miracoli”.
“Noi abbiamo trovato persone normali, Michetti e Matone non sono grandi nomi” ha detto il Capitano. Vuoi vedere che, si chiedono in tanti su e giù per le ampie “vasche” del transatlantico, si vuole dare una mano a Luigi Di Maio (di nuovo grande sponsor della sindaca ed in ottimi rapporti con il premier) nella sua tanto personalissima quanto sotterranea battaglia interna ai 5 Stelle e con ciò stabilizzare anche l’esecutivo?
Draghi è convinto che dopo l’estate “Giuseppi” comincerà ad alzare i toni e a far pesare il suo ruolo: non un bel viatico per il futuro del governo e le ambizioni quirinalizie dell’ex presidente Bce.
Sotto la cenere covano ancora dissapori per la fine del Conte 2 (la “defenestrazione” da Palazzo Chigi non è stata ancora del tutto metabolizzata) ed il repulisti di molti uomini vicini all’ex premier operato per mano di Mario Draghi nelle scorse settimane. Cose che non si dimenticano facilmente.
(da TPI)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
UN NUOVO SONDAGGIO DICE CHE LA FEDERAZIONE LEGA-FORZA ITALIA FAREBBE PERDERE UN 4,7% ALLA SOMMA DEI DUE PARTITI, CI VOLEVANO SALVINI E BERLUSCONI PER DARSI UN’ALTRA MAZZATA SUI PIEDI
Se le due parti in commedia recitate da Matteo Salvini per quanto riguarda l’appoggio
all’esecutivo guidato da Mario Draghi, con la sua Lega un po’ di lotta e un po’ di governo, secondo delle convenienze del momento è cosa ormai nota, altrettanto evidente sta diventando il suo doppio ruolo nel centrodestra: da una parte “federatore” (è lui stesso a definirsi così) con l’idea di far confluire in un unico soggetto il Carroccio, FI e gli altri partiti minori della coalizione con l’eccezione di Coraggio Italia che si è tirata fuori e di FdI, e dall’altra accanito sostenitore della necessità di presentarsi uniti e compatti, stavolta comprendendo il soggetto politico di Toti e Brugnaro e ovviamente Giorgia Meloni (ben più pesante in termini di consensi elettorali) con candidati condivisi in tutte realtà al voto il prossimo autunno, dalle grandi città alla regione Calabria.
E ovviamente nella Capitale, dove ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del ticket formato dal candidato a sindaco Enrico Michetti e dalla sua “prosindaco” (definizione by Salvini) Simonetta Matone.
Al Tempio di Adriano erano presenti anche il segretario della Lega, la presidente di FdI (grande sponsor dell’avvocato che correrà per il Campidoglio) e il coordinatore azzurro Antonio Tajani: il refrain scelto sia dai leader politici che dal candidato è stato quello del “restituire a ogni cittadino l’orgoglio di Caput Mundi”, un obiettivo valutato “difficile ma non impossibile”.
Di programmi si è parlato poco, e da parte sua, l’avvocato Michetti ha tenuto a sottolineare che “Non ci sarò ideologia nella mia campagna elettorale. Qui abbiamo una città da amministrare, dove al centro ci saranno i servizi. Non ci sarà pregiudizio nei confronti di nessuno. Lavoreremo nell’interesse del cittadino”.
E ancora: “Il cittadino può essere di destra, di sinistra o di centro . Altrimenti non si sarebbe propeso per una candidatura civica”, ha sottolineato senza troppi giri di parole. Del resto il centrodestra ha fatto una precisa scelta in questo senso, decidendo di candidare anche nelle alte città dei profili civici: appoggeranno l’imprenditore Paolo Damilano a Torino e la prossima settimana, mercoledì, ci sarà un nuovo vertice dei leader per sciogliere gli ultimi nodi sul tavolo, quelli di Milano e Bologna.
Una volta chiuso il cerchio, poi Lega e FI si metteranno a ragionare su forma, modi e contenuti della loro federazione: anche ieri Salvini ha rilanciato il progetto e in una nuova telefonata con Silvio Berlusconi, i due leader hanno convenuto che è “La strada giusta per unire le energie e aiutare il governo Draghi nei passaggi più delicati”.
Ancora una volta FdI, per bocca di Ignazio La Russa ha spiegato che, essendo intenzionati a restare all’opposizione “La federazione ha un senso non per noi ma per loro, che devono contrastare la forte presenza della sinistra al governo”.
Per questo, spiega, “FdI guarda a questo progetto con rispetto, ma non c’entra nulla’’. Anche perché, almeno secondo i sondaggi, non è un buon affare: le prime rilevazioni sulla futura federazione effettuate da Emg-Different per Adnkronos indicano una “partenza lenta”: il progetto al momento non sembra scaldare gli elettori di centrodestra.
Se infatti il 56% si dice favorevole all’unione tra i partiti di Salvini e Berlusconi, l’analisi dei flussi elettorali mostra delle criticità.
Basandosi sulle intenzioni di voto la Lega infatti è accreditata al 21,5%, mentre FI al 7% mentre la federazione toglierebbe voti ai due partiti, arrivando solo al 23,8% (-4,7% rispetto alla somma di Lega e FI): uno spostamento di voti non solo a favore di FdI (quasi +2%) e delle formazioni più piccole del centrodestra ma addirittura a favore di Italia viva di Renzi e Azione di Calenda.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
IL PADRE SPORGE DENUNCIA AI CARABINIERI: “UN COMPORTAMENTO IGNOBILE, NON MI ERA MAI ACCADUTO NULLA DI SIMILE IN 30 ANNI IN ITALIA”… DOCENTE INDEGNA DI INSEGNARE
“Bisogna isolare quello scimpanzé, non dovete parlare con lui”. Una frase ancora più inaccettabile se attribuita a un’insegnante, se pronunciata davanti a una classe di adolescenti e destinata a un ragazzino di origine nordafricana che quel giorno non era presente.
Un episodio troppo amaro per il padre del piccolo destinatario che ieri, a distanza di mesi, ha deciso di consegnare alla piazza di Facebook il proprio racconto, in un post che ha raccolto decine di commenti di solidarietà.
“Ho aspettato tutto l’anno scolastico che succedesse qualcosa, a fronte del fatto che un ragazzino non andava più a scuola. Ho aspettato che l’istituto prendesse provvedimenti nei confronti di una professoressa e insegnante di sostegno. Ma non è successo niente”, racconta il padre dell’adolescente che, secondo quanto riportato dai compagni di classe, è stato il bersaglio dell’episodio di razzismo.
Erano stati infatti gli allievi della scuola media di Spoleto a riferire al loro amico di quella frase e ad attribuirla alla loro insegnante. “Gli hanno anche mandato un messaggio vocale, nel quale gli spiegavano cos’era successo in sua assenza”, continua il padre, persona molto nota nella cittadina in provincia di Perugia, che all’epoca dei fatti spiega di avere anche presentato querela ai carabinieri.
Il caso, emerso soltanto ieri, risale a ottobre. “Da allora è stato un disastro – continua il genitore – mio figlio non voleva più andare a scuola e solo con l’aiuto di uno psicologo è riuscito a riprendere con le lezioni. Anche se lo specialista mi ha detto che era stato fatto un grosso danno: non si sentiva più a suo agio in classe. Poi è arrivata la dad”.
“Si è trattato di un comportamento ignobile, non mi era mai accaduto niente di simile in più di trent’anni in Italia. Mi aspettavo – conclude il padre – almeno un tentativo di riconciliazione, che l’insegnante si scusasse, ma niente. Non è tollerabile, sopratutto per chi crede nell’etica e nella giustizia. A questo punto sono stato costretto prima a denunciare, poi a raccontare a tutti”.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
NONOSTANTE IL 60% DI VACCINATI IN MODO COMPLETO…”MISURE TOLTE E FRONTIERE APERTE TROPPO PRESTO”
Mentre tutto il mondo, gradualmente, tenta di ripartire e abbandonare gradualmente
le restrizioni anti-Covid, il Cile deve fare un passo indietro.
Nonostante quasi il 60 per cento della popolazione sia completamente vaccinato e il 75 abbia ricevuto la prima dose, il governo ha annunciato un lockdown per la capitale Santiago.
Oltre 8 milioni di persone dovranno rimanere a casa da oggi. Gli ultimi dati sui contagi sono di giovedì quando si sono registrati 7716 nuovi casi la gran parte dei quali ovviamente non avevano ancora completato il ciclo di somministrazioni.
I letti di terapia intensiva, dicono le autorità sanitarie, stanno per raggiungere la piena capacità. Oltre a Santiago entreranno in “zona rossa” anche altri 40 Comuni delle Regioni di Valparaíso, O’Higgins, Maule e Los Lagos.
Il problema sarebbe nato, secondo i critici del governo, dalla eccessiva velocità con cui il governo ha rimosso le restrizioni dopo che le misure imposte da marzo a novembre del 2020 avevano dato risultati, ma anche dalla riapertura delle frontiere (anche per consentire dei periodi di vacanze) visto che la situazione in Sud America non è ancora stabilizzata e in considerazione anche della circolazione della cosiddetta “variante brasiliana”. Secondo la John Hopkins University dall’inizio della pandemia i morti per Covid in Cile sono stati oltre 30mila.
Intanto anche l’Argentina estende le misure anti-Covid fino al 25 giugno a causa dell’emergenza sanitaria. Il presidente Alberto Fernàndez ha sottolineato, rivolgendosi ai suoi connazionali, di “non smettere di avere cura di loro stessi”. Nelle ultime 24 ore in Argentina si sono registrati 689 morti e quasi 27mila nuovi casi.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
UNA SOLA DOSE DI PFIZER O ASTRAZENECA PROTEGGEREBBE SOLTANTO AL 33%
Altro che ritorno alla normalità del 21 giugno: ora si teme il rinvio di un mese.
Perché la variante “Delta”, ovvero quella indiana, fa davvero paura al Regno Unito, nonostante quasi metà popolazione vaccinata con due dosi e 41 milioni (su 66) con una.
Ieri altri 8.125 casi di coronavirus, record da febbraio scorso. Oramai il 90% dei casi oltremanica è riconducibile al ceppo molto più contagioso della stessa variante cosiddetta “inglese” (+60%) ed è anche più resistente ai vaccini in uso, secondo la sanità pubblica: una sola dose, che sia Pfizer o AstraZeneca, proteggerebbe soltanto al 33%, mentre per quanto riguarda la doppia dose si arriverebbe fino all’85% circa per il vaccino tedesco-americano con quello di Oxford al 70 circa.
Anche i morti sono tornati a salire: 18, dopo il record di zero di qualche giorno fa. Mentre l’indice Rt si è alzato verso un livello tra 1,2 e 1,4, ovvero il contagio ha re-iniziato a correre.
Difatti i casi di Delta sono cresciuti addirittura del 240% nelle ultime due settimane: da 12.431 a 42.323 totali.
Dall’inizio di febbraio al 7 giugno, ci sono stati 33.206 casi di variante indiana in Inghilterra: 19.573 di questi (58,9%) sono persone non vaccinate, 1.785 individui completamente vaccinati (5,3%) e 7.559 con una sola dose ricevuta (22,7%), il resto dei casi con uno status vaccinale non chiaro.
In totale, 383 persone sono state ricoverate per la variante Delta, di queste 42 avevano ricevuto due dosi di vaccino (10.9%), 86 una e 251 non vaccinati. Mentre dei 42 morti causa variante indiana, 23 non erano stati vaccinati, 7 immunizzati con una dose e 12 con due. Numeri inquietanti.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
TEPPAGLIA IN AZIONE E RISSE A ROMA. MILANO, GENOVA… A CREMONA ASSOLDATI PICCHIATORI DI PROFESSIONE PER UNA RESA DEI CONTI
Sempre più regioni si preparano a passare in zona bianca, e da lunedì 40 milioni di
italiani saranno liberi da restrizioni. Uno dei problemi di questa rinnovata e graduale libertà sono le risse che si registrano in tutta Italia. La movida violenta, con le forze dell’ordine che intervengono per disperdere gli assembramenti.
Con il coprifuoco slittato a mezzanotte, sono sempre più gli episodi di assembramenti segnalati nelle principali città italiane.
Venerdì sera, a Roma, alcuni agenti della polizia locale sono stati accerchiati durante un intervento nel quartiere di San Lorenzo. Due giovani, di 18 e 20 anni, sono stati arrestati per minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Nelle stesse ore, a Campo de’ Fiori, un 21enne è finito in manette per aver lanciato bottiglie contro militari e agenti di polizia intervenuti per disperdere la folla che si era creata per vedere la partita degli Europei, Italia-Turchia.
Notte movimentata anche nel centro di Genova, dove la polizia locale ha arrestato un giovane che ha aggredito un agente intervenuto dopo una rissa. E sempre la polizia è intervenuta in Piazza Mercanti a Milano per una rissa tra giovani.
In provincia di Cremona, in una notte da guerriglia urbana, sono stati denunciati sedici ragazzi. Due bande di giovanissimi, tutti tra i 17 e i 21 anni, si sono affrontati sui binari della stazione ferroviaria di Robecco d’Oglio in una resa dei conti organizzata tra social network e WhatsApp.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a scatenare la rissa gigante sarebbe stata la gelosia nei confronti di due ragazze che avevano stretto amicizia con il gruppo di giovani di Cremona. Questione che aveva infastidito i ragazzi di Robecco d’Oglio e Pontevico, piccoli paesi dell’hinterland. Nella rissa, inoltre, sarebbero stati impiegati anche giovani picchiatori mercenari, coetanei ingaggiati dal gruppo dei cremonesi perché particolarmente violenti e pagati con una piccola somma di denaro.
Il fine settimana del Vomero, a Napoli, è stato già contraddistinto da un’altra rissa in Via Bernini, oltre l’orario del coprifuoco. Segnala Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. “A decine, tutti rigorosamente senza mascherina, si pestano con una violenza inaudita, calci e pugni anche ai ragazzi per terra. Il tutto per strada, come se fosse normale. Ormai il fenomeno sta assumendo una deriva preoccupante, assistiamo ad una escalation di violenza pericolosa, con oltre una rissa a settimana nei luoghi della movida”.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
ALTRI 300 ALLA DERIVA NEL MEDITERRANEO
Trecento migranti alla deriva nel Mediterraneo centrale. Lo rende noto Alarm Phone che afferma di essere in contatto con quattro barconi: «A bordo 300 persone su quattro barche in pericolo nella zona Sar di Malta. Sono alla deriva da ore. Le autorità sono informate, nessun soccorso in vista. Le persone fuggite dalla Libia e chiedono aiuto urgente».
Intanto proseguono gli sbarchi a Lampedusa dove in 24 ore sono approdati in 350.
Fra questi 24 sono stati tratti in salvo dai marinari di un peschereccio di Lampedusa che si sono tuffati per recuperare alcuni migranti finiti in acqua durante le operazioni di trasbordo. Allertata la Guardia costiera, sono stati condotti nell’isola.
(da agenzie)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
POCHI GESTI PREZIOSI PRIMA DELL’ARRIVO DEI MEDICI CHE POTREBBERO AVER FATTO LA DIFFERENZA
Potrebbe essere stato il suo capitano, Simon Kjaer, a salvargli la vita. 
Il giocatore danese dell’Inter, Christian Eriksen, svenuto e accasciatosi a terra durante la partita dell’Europeo contro la Finlandia, è stato immediatamente soccorso da Kjaer. In quelle frazioni di secondo, prima dell’arrivo dei paramedici, il primo sulla scena a massaggiare il torace di Eriksen è stato proprio il numero 4 della Danimarca.
Simon Kjær si è assicurato che Eriksen non ingoiasse la sua lingua quando era privo di sensi.
E dopo averlo messo nella giusta posizione, ha fatto circondare il centrocampista dalla squadra.
Piccoli gesti, tempestivi, che potrebbero aver fatto la differenza tra la vita e la morte per Eriksen.
Il capitano è andato poi a consolare e rassicurare la moglie del suo compagno di squadra, in lacrime, in mezzo al campo, mentre Eriksen veniva soccorso dai medici.
(da Open)
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Giugno 12th, 2021 Riccardo Fucile
MINUTI DRAMMATICI, MOGLIE E GIOCATORI IN LACRIME, SI E’ TEMUTO IL PEGGIO, PARTITA SOSPESA (ORA RIPRENDERA’)
Paura a Copenaghen durante Danimarca-Finlandia, prima partita del gruppo B degli Europei.
Christian Eriksen, il giocatore danese dell’Inter, è stramazzato a terra all’improvviso al 43′ del primo tempo della partita in corso allo stadio Parken. In un silenzio irreale, tra i giocatori e il pubblico in lacrime, si sono visti i sanitari eseguire il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca al giocatore.
Dopo alcuni minuti Eriksen è stato trasportato negli spogliatoi protetto da un telo. Il massaggio cardiaco è durato 11 minuti, ma in una successiva immagine diffusa dalle agenzie il calciatore ventinovenne è apparso cosciente mentre viene trasportato fuori: con la mano sinistra si tiene la fronte.
“È sveglio e cosciente”
Eriksen è stato portato al Rigshospitalet, un ospedale distante appena 500 metri dallo stadio Parken, e che è considerato il migliore della capitale danese.
La Uefa ha comunicato che il giocatore è stato “stabilizzato” in ospedale. Messaggi rassicuranti sono arrivati anche dall’Inter, il suo club, e dalla federazione danese: “Il giocatore è cosciente e si sta sottoponendo a test in ospedale”. Il procuratore: “Christian è in grado di parlare”.
Nelle immagini della partita si vede chiaramente Eriksen che correndo rientra dalla linea di fondo, comincia a barcollare e cade da solo in avanti privo di sensi. L’intervento dei sanitari, richiamati dai giocatori, è stato immediato: i suoi compagni di squadra si sono poi messi in piedi facendo da scudo per proteggere la privacy.
Sul campo ha assistito ai soccorsi in lacrime la moglie di Eriksen, Sabrina Kvist Jensen, scesa dalle tribune e sostenuta sul terreno di gioco dal portiere Schmeichel e da Kjaer. La partita è stata sospesa, come ha comunicato la Uefa, per “emergenza medica”.
Sui maxischermi del Parken è apparso il messaggio “Christian Eriksen è stabile e sveglio” per rassicurare i tifosi presenti sulle tribune. La partita riprende alle 20.30.
Lo ha comunicato l’Uefa: “In seguito alla richiesta dei giocatori di entrambe le squadre, la Uefa ha accettato di far riprendere la partita tra Danimarca e Finlandia stasera alle 20:30. Si giocheranno gli ultimi quattro minuti del primo tempo, ci sarà poi una pausa di 5 minuti per l’intervallo seguita dal secondo tempo. La partita è stata sospesa a causa di un’emergenza medica che ha coinvolto il danese Christian Eriksen. Il giocatore è ora in ospedale e in condizioni stabil”.
All’Inter dal 2020
Ventinove anni, Eriksen ha esordito con l’Ajax nel 2010. Nel 2013 passa al Tottenham dove colleziona 226 presenze e 51 goal: agli Spurs raggiunge la finale della Champions League nel 2019. Nel 2020 il passaggio all’Inter per 27 milioni di euro con un contratto fino al 30 giugno 2024. In nerazzurro ha giocato 43 partite segnando 4 gol ed è stato uno dei principali protagonisti della vittoria dello scudetto nel campionato di Serie A appena concluso. È stato premiato quattro volte come calciatore danese dell’anno, nel 2013, 2014, 2015 e nel 2018.
Zhang: “Forza Chris”
Messaggi e auguri per Eriksen sono arrivati da tutto il mondo del calvio. “Forza Chris!”, è il post che il presidente dell’Inter Steven Zhang ha dedicato al giocatore danese. Il messaggio accompagna una foto che ritrae i due insieme. “Ogni nostro pensiero è per te”, ha aggiunto il club nerazzurro.
Alla società si sono uniti con messaggi personali i suoi compagni campioni d’Italia Lukaku, Lautaro e Hakimi. Anche Cristiano Ronaldo si unisce al coro di incoraggiamento: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a Christian Eriksen e alla sua famiglia. Il mondo del calcio resta unito sperando in buone notizie. Conto di ritrovarti presto di nuovo in campo Chris. Sii forte!”. “Tutti i nostri pensieri sono con
Christian Eriksen e la sua famiglia”. Così sul profilo Twitter il Tottenham, l’ultima squadra in cui ha giocato Eriksen prima di passare all’Inter.
(da agenzie)
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