Destra di Popolo.net

L’EDITORIALE DI FUOCO DEL “KYIV INDEPENDENT”: “IL SUMMIT È STATO DISGUSTOSO, VERGOGNOSO E INUTILE. TRUMP NON HA OTTENUTO CIÒ CHE VOLEVA. MA PUTIN SÌ. NON PIÙ UN PARIA INTERNAZIONALE, MA RISPETTATO, DAL LEADER DEL MONDO LIBERO”

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

“ZELENSKY ALLA CASA BIANCA SUBÌ UN’UMILIAZIONE PUBBLICA, MENTRE IL PRESIDENTE RUSSO È STATO COCCOLATO” – MOSCA “FESTEGGIA” CON 85 ATTACCHI CON DRONI E MISSILI SU KIEV, NELLA NOTTE

In attesa di un commento ufficiale del presidente ucraino Voloydmyr Zelensky, il ‘Kyiv Independent’ ha pubblicato un editoriale di fuoco sul vertice Trump-Putin che non lascia spazio a dubbi sul suo giudizio, bollando il summit come “disgustoso, vergognoso, alla fine inutile”.
Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin? Lui sì – sottolinea il quotidiano americano – Nel momento in cui è sceso dall’aereo sul suolo americano, il dittatore russo era raggiante”. “Non più un paria internazionale – scrive il Kyiv Independent del presidente russo – finalmente Putin, e rispettato, dal leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta definì Putin un assassino, Trump gli ha riservato un’accoglienza da re”.
E il giornale sottolinea la disparità di trattamento con Volodymyr Zelensky, che nell’incontro del febbraio scorso nello Studio Ovale della Casa Bianca “subì un’umiliazione pubblica”, mentre quello russo ieri “è stato coccolato: entrambi gli episodi sono stati vergognosi”.
Trump – è la conclusione dell’editoriale – non riesce a capire che Putin non ha un approccio transazionale nei confronti dell’Ucraina, ma messianico. Vuole l’Ucraina per la Russia, punto. Per Putin e la sua cerchia ristretta, l’indipendenza dell’Ucraina è un incidente di percorso, e stanno provvedendo a correggerlo”.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

AL VERTICE IN ALASKA, PUTIN HA VOLUTO ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI UN TRILATERALE: AL PRESIDENTE RUSSO INTERESSAVA SOLO OTTENERE UNA LEGITTIMAZIONE POLITICA DA PARTE DI TRUMP. AVUTA QUELLA, NON HA MOSTRATO ALCUNA VOLONTÀ DI APRIRE UN NEGOZIATO: LA GUERRA, PER LUI, PUÒ CONTINUARE, FINO ALLA RESA DI KIEV

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

IL PRESIDENTE UCRAINO VOLERÀ A WASHINGTON LUNEDÌ, PER INCONTRARE DONALD TRUMP. E CHIEDE DI COINVOLGERE GLI STATI UE “PER GARANTIRE GARANZIE DI SICUREZZA AFFIDABILI”

«There’s no deal until deal». Non c’è accordo sino a quando non lo si fa: la categoria lessicale non lascia spazio a dubbi, almeno per quanto riguarda il cessate il fuoco (totale o aereo che dir si voglia), l’obiettivo che Donald Trump si era preposto alla vigilia del vertice di Anchorage con Vladimir Putin.
A dispetto del cerimoniale di benvenuto, che sembrava incanalare il summit su un binario costruttivo – tappeto rosso, mini applauso di circostanza del presidente degli Stati Uniti al collega russo che si avvicinava (frammento successivamente cancellato dai video ufficiali), strette di mano e sorrisi all’interno dell’auto – l’epilogo è stato quanto meno sibillino. Se non deludente.
Non solo perché non è arrivato l’annuncio di un cessate il fuoco (in realtà era presuntuoso aspettarselo) non sono giunte neppure indicazioni sull’avvio di un percorso di convergenze verso una tregua.
Altri due elementi da evidenziare sono il fatto che al bilaterale a tre (Trump + 2 vs Putin + 2), non ha fatto seguito la colazione ufficiale, ovvero il momento in cui il confronto si sarebbe allargato anche agli altri membri delle rispettive delegazioni.
«Non per mancanza di appetito», commentano sarcastici alcuni osservatori al «Dena’ina Civic and Convention Center», i
quartier generale dove sono assiepati i giornalisti qui ad Anchorage.
«La mancanza – proseguono – potrebbe essere stata di argomenti validi». Il fatto poi che il confronto fiume di quasi tre ore sia stato consegnato ai media con una conferenza di 12 minuti fa sorgere qualche dubbio, aggravato dal fatto che a parte le rispettive dichiarazioni, l’inquilino della Casa Bianca e il leader del Cremlino non hanno dato spazio alle domande dei giornalisti.
«È stato un incontro molto produttivo. Abbiamo discusso diversi punti, alcuni molto importanti. Ci sono stati grandi progressi», dice Trump mentre Putin parla di faccia a faccia «costruttivo». Quali siano i passi in avanti e i progressi non è chiaro, forse la fragilità della trattativa impone un momentaneo riserbo.
«Abbiamo avuto un incontro estremamente produttivo e molti punti sono stati concordati. Ne mancano solo pochi. Alcuni non sono così significativi, uno è probabilmente il più significativo, non ci siamo arrivati, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci», si limita a dire il presidente Usa. Nello scambio diretto sugli scranni della base militare di Elmendorf-Richardson, ci sono anche attestati di stima reciproca tra i due leader. «Ho sempre avuto un fantastico rapporto con Putin», chiosa Trump. A cui il presidente russo dà ragione quando dice che se fosse stato presidente degli Stati Uniti lui al posto di Joe
Biden la guerra in Ucraina non sarebbe mai iniziata.
Poi però la doccia fredda quando l’inquilino della Casa Bianca afferma che incontrerà di nuovo «Vladimir». «Next time in Moscow»: la prossima volta a Mosca, replica in inglese Putin, bruciandolo sul tempo. Quasi a escludere al momento formati più ampi di trattative, come quello trilaterale su cui puntava Trump includendo anche il presidente ucraino Volodimyr Zelensky.
Sul fatto che vi siano stati dei progressi, tuttavia, le parti sono d’accordo. «Ci sono ottime chance per un accordo» in Ucraina, afferma l’inquilino della Casa Bianca, mentre lo «zar» auspica che «gli accordi raggiunti oggi aprano la strada alla pace in Ucraina».
Per il tycoon ci sono «pochissimi» problemi irrisolti con la Russia, che saranno discussi nel prossimo incontro tra i due. Il Ferragosto più caldo della storia dell’Alaska finisce così, senza appendici da parte delle delegazioni – spiegano a La Stampa fonti informate –, al contrario di quanto si credesse.
Solitamente quando i vertici individuano le intese quadro i delegati lavorano al loro interno per perfezionarne gli aspetti più tecnici. Un passaggio che per ora è rinviato, come rimane in sospeso la data della presunta missione moscovita di Trump. Lui vorrebbe avvenisse il prima possibile per inviare un segnale di
continuità all’indomani di un summit in chiaroscuro. Per Putin fretta non c’è, la Russia è tornata al centro delle relazioni internazionali, lui è stato accolto col tappeto rosso negli Usa dopo lustri di assenza e di fatto riabilitato dopo la discesa agli inferi post invasione, e sul terreno l’Armata di Mosca avanza inesorabile. Al momento allo «zar» va bene così.
(da La Stampa)

argomento: Politica | Commenta »

UN ALTRO SOVRANISTA PATACCARO: DOPO LA FIGURACCIA CON PUTIN TRUMP TORNA A WASHINGTON E AD ASPETTARLO TROVA I REPUBBLICANI CON IL FUCILE PUNTATO, A CHIEDERGLI CONTO DELL’IMBARAZZANTE ESITO DELL’INCONTRO TRA DUE CRIMINALI

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO, FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON I FORTI, AVEVA PROMESSO “CONSEGUENZE GRAVI” IN CASO DI MANCATO ACCORDO. E INVECE NICCHIA, E FA SUA LA POSIZIONE DI MOSCA SUL CESSATE IL FUOCO… I COMMENTATORI CONSERVATORI CHIEDONO DI SOSTENERE L’UCRAINA: “IL PRESIDENTE DEVE AUMENTARE LA PRESSIONE ECONOMICA. IL TEMPO NON GIOCA A FAVORE DI TRUMP”

Donald Trump è tornato a Washington tra le polemiche politiche per la sua gestione dell’incontro con Vladimir Putin, dopo non aver dato seguito alla minaccia di “conseguenze gravi” se il presidente russo si fosse rifiutato di accettare un cessate il fuoco in Ucraina.
Trump è rientrato nella capitale dopo un incontro di tre ore in Alaska, venerdì, il primo di Putin con un presidente americano dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel 2022, sostenendo che qualche progresso era stato fatto verso un accordo.
Ma i combattimenti sono proseguiti sulla linea del fronte ucraina e, anche in ambienti a lui non ostili, il presidente americano è
stato criticato per aver riservato a Putin un trattamento da tappeto rosso senza risultati evidenti.
Bill O’Reilly, commentatore conservatore, ha deplorato la mancanza di “progressi concreti” dal vertice. «A questo punto, il presidente deve aumentare la pressione economica. Il tempo non gioca a favore di Trump», ha detto.
Lindsey Graham, senatore repubblicano della Carolina del Sud, ha elogiato Trump per l’incontro con il leader russo ma ha dichiarato che il suo scenario migliore ora è un cessate il fuoco “ben prima” di Natale.
Trump, contrariamente ai timori dei critici, non sembra aver confezionato un accordo di pace con Putin da imporre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e agli alleati europei.
Ma ha accolto Putin, ricercato dalla Corte Penale Internazionale come criminale di guerra, con un saluto entusiastico, un passaggio in auto a tu per tu e una descrizione ossequiosa della loro “relazione fantastica”.
In brevi dichiarazioni alla stampa dopo l’incontro, Putin ha suggerito che i due presidenti avessero raggiunto un’intesa, parlando di “accordi” che costituirebbero un punto di partenza per risolvere la “questione ucraina” e migliorare i rapporti USA-Russia.
Trump, di solito prolisso, non si è spinto tanto oltre. Ha detto che avevano concordato “molti, molti punti”. Ma la dura realtà per il presidente USA è stata: «Non c’è accordo finché non c’è un accordo».
La Casa Bianca non ha risposto alle richieste di commento sulla sostanza dei colloqui, ma i critici democratici hanno già
stroncato il presidente.
«Sostengo l’impegno attivo e la diplomazia. Tutti vogliono la pace, ma il processo di pace deve essere condotto in modo responsabile», ha dichiarato Jack Reed, il principale democratico nella Commissione Forze Armate.
«Non ho gradito il trattamento da tappeto rosso riservato a Putin o il segnale che Trump ha mandato accogliendolo con applausi. E credo che tutti siano rimasti un po’ sorpresi dalla mancanza di dettagli e dalla conferenza stampa atipica dopo l’incontro», ha aggiunto.
Mike Quigley, democratico dell’Illinois, ha detto: «Trump ha steso il tappeto rosso per Putin – letteralmente – e lui se n’è andato con il via libera a continuare la sua conquista».
Ma, fatto più importante per Trump, si sono levati mugugni e cautela anche a destra.
Brian Fitzpatrick, repubblicano della Pennsylvania, ha detto che era giunto il momento di fare i conti con una conclusione: «Resta questo semplice fatto: una sicurezza vera e duratura può essere raggiunta solo con i nostri alleati – soprattutto con l’Ucraina – al tavolo».
Defense Priorities, think tank di politica estera non interventista, ha affermato che nell’incontro qualche progresso c’è stato, ma che la realtà rema contro gli sforzi di Trump.
«I combattimenti probabilmente continueranno ancora per un po’, perché Putin non ha alcun incentivo a porre fine alla guerra finché ha un vantaggio militare, soprattutto ora che le linee del fronte ucraine sembrano sul punto di crollare in alcuni punti», ha detto Jennifer Kavanagh, direttrice dell’analisi militare.

–

James Politi e Amy Mackinnon
per www.ft.com

argomento: Politica | Commenta »

“SALVINI HA PAURA DEL DISSENSO. MI HANNO AUGURATO LA MORTE”

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

LO STUDENTE SBEFFEGGIATO DAL MINISTRO RISPONDE CON UN VIDEO… IL GIOVANE AVEVA CONTESTATO IL LEGHISTA IN VISITA A MESSINA PER IL PONTE SULLO STRETTO… LA SOLITA FECCIA SOVRANISTA CHE MINACCIA E INSULTA E CHE POI PIAGNUCOLA IN TRIBUNALE

Mi hanno augurato la morte, l’infarto, la castrazione chimica, tumori e mi hanno minacciato di pestaggio”. Così Dario Costa lo studente di Messina di 21 anni messo alla gogna sui social dal vice premier, Matteo Salvini. “Condivido con voi le argomentazioni pacate e approfondite di questo esperto in opere pubbliche. Sarà forse il caldo…?”, aveva ironizzato Salvini nel post in cui mostrava Costa in protesta di fronte al Grecale, il locale in cui il leader della Lega è arrivato mercoledì 6 agosto per festeggiare l’ok del Cipess al ponte sullo Stretto.
Il ragazzo era stato ripreso mentre di fronte all’entrata del locale messinese contestava il ministro con toni molto accesi, le immagini erano poi state montate ad hoc per il post.
Dopo la pubblicazione del post da parte del vice premier sono fioccati gli insulti e le minacce nei confronti del ragazzo: “Presenterò senza dubbio una formale denuncia alla polizia postale”, ha spiegato Costa. Ex rappresentante di Istituto del Liceo Classico Giuseppe La Farina di Messina, adesso studente di psicologia a Firenze, Costa ha pubblicato un video in risposta al ministro: “Caro Matteo, lei non è un ministro bensì un uomo a cui è stato dato troppo potere in mano e quello che ha fatto nei miei confronti ne è la dimostrazione”, ha esordito. Un video di quasi 5 minuti in cui Costa incalza il leader della Lega: “La verità è che Salvini ha fatto tutto questo perché ha paura del dissenso”, ha sottolineato il ragazzo
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

IL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI FIRMERÀ IL DECRETO DI REVOCA DEL COMITATO SULLE VACCINAZIONI, DOPO LE POLEMICHE PER LA NOMINA DI DUE NO-VAX, EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

IL MINISTRO È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI: A INSERIRE QUEI DUE NOMI SONO STATI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA – SULLA VICENDA SI È MOSSO ANCHE FAZZOLARI, CHE HA PROVATO A FAR CAMBIARE IDEA A SCHILLACI, CHE, IN RISPOSTA, HA PAVENTATO LE SUE DIMISSIONI

La decisione è presa. Orazio Schillaci firmerà il decreto di revoca del Nitag, il gruppo tecnico consultivo sulle vaccinazioni del ministero alla Salute, che è pronto da mercoledì. Le polemiche da parte del mondo medico e scientifico per la scelta di inserire due membri, su 22, ritenuti contrari ai vaccini,
addirittura definiti dai critici “ultrà No-Vax”, cioè Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, sono andate avanti per giorni.
C’è stato un tentativo di far dimettere i due “esperti”, che non ha dato risultati, e così Schillaci ha scritto un decreto per annullare quello di nomina, che risale al 6 agosto e che lui ha probabilmente firmato con troppa leggerezza, fidandosi dei suoi uffici e senza studiare i profili dei componenti. Erano stati esponenti di Fratelli d’Italia a far inserire, attraverso la capa della segreteria politica del ministero Rita Di Quinzio, quei due nomi.
Mercoledì il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanbattista Fazzolari aveva espresso dubbi riguardo alla sua presa di posizione, chiedendo di rimandare ogni decisione a dopo l’estate. Altri esponenti di FdI erano addirittura dell’idea di non toccare niente, lasciare il Nitag così com’è. Schillaci aveva fatto capire di essere disposto a lasciare l’incarico se non avesse potuto fare subito il nuovo decreto.
La firma sull’atto potrebbe essere messa oggi stesso, ma visto che è Ferragosto non si esclude uno slittamento, a questo punto a lunedì 18. Poi, dopo l’estate, verranno rifatte tutte le nomine. Le parole di Schillaci sul «rigore scientifico» che deve guidare le scelte sulla salute dei cittadini non lasciano comunque dubbi sulle sue intenzioni. A questo punto, se qualcuno dentro Fdi o al governo volesse fermare il decreto costringerebbe il ministro tecnico, da sempre apprezzato dal Quirinale, a dimettersi e farebbe partire la complessa ricerca del sostituto.
C’è anche da valutare la questione di Forza Italia. Oltre alle voci fortemente critiche delle opposizioni, che si sono mosse appena reso noto il primo decreto, ci sono state le rimostranze per la
presenza di Serravalle e Bellavite di società scientifiche e della Federazione che raccoglie gli Ordini dei medici.

(da La Repubblica)

argomento: Politica | Commenta »

COME SI DICE “LECCACULO” IN SICULO? BUTTAFUOCO PERDE SALIVA PURE DALLE ORECCHIE: “MELONI È IL MATTATORE IN UNA PROVA D’ORCHESTRA PROSSIMA AL DEBUTTO NEL PALCOSCENICO DEL MONDO CHE VERRÀ”

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

E QUANDO DEVE DIRE COSA FINORA HA COMBINATO LA DUCETTA, CITA DUE PROGETTI CHE SONO SOLO SLOGAN: ”IL PIANO MATTEI” E IL ”PIANO OLIVETTI” … NEL DELIRIO DI SUPERCAZZOLE, ALLA DOMANDA, ”LE PERSONE PIU’ INTELLIGENTI CHE HA CONOSCIUTO?”, SI RICORDA DEL PINGUE CONTRATTO CHE EBBE CON LA FONDAZIONE LEONARDO E CITA “LUCIANO VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO” – MENZIONE ANCHE PER MINOLI CON CUI HA COLLABORATO IN RAI E A ”RADIO24” – “IO MUSULMANO? NO, SARACENO” (VAI IN PACE…)

Pietrangelo Buttafuoco, qual è il suo primo ricordo?
«L’asino che gira su se stesso, legato a un palo, per calpestare le spighe sparse sui grandi teli di iuta. Il vento solleva i frammenti di paglia lasciando al suolo i grani di frumento. Tutto intorno la festa della campagna: annata ricca, massaro contento. E io felice».
«L’autonomia che funziona altrove in Sicilia è una tragedia. Ma visto che l’autonomia speciale non si può togliere una soluzione c’è. Chiedere a Luca Zaia di candidarsi a Palermo per il governo della Regione. Gli offro residenza e domicilio — previste da regolamento — a casa mia, ad Agira. E così lui raggiunge due risultati, anzi tre: fare il quarto mandato, godersi quello Statuto speciale altrimenti impossibile in Veneto e restituire all’Europa il Mediterraneo. Uno come lui lo può fare».
E ora come si trova a Venezia, da presidente della Biennale?
«La capitale d’Oriente. Ho scoperto, viaggiando, che per tutta quella parte di mondo che coincide con l’Asia e con il futuro è una meta. Non esagero: la Serenissima, per l’Oriente, è quel che fu New York per l’Occidente».
Ci si aspettava l’occupazione della Biennale. Invece lei al cinema ha confermato Alberto Barbera, uomo di sinistra, e a teatro ha chiamato un artista americano, Willem Dafoe. Perché?
«Perché la vera rivalsa, specie nel lavoro culturale, è l’eccellenza. Chi è più bravo di Barbera? Chi di Dafoe? Chi, nella musica, più di Caterina Barbieri? Chi più di Carlo Ratti nell’architettura, chi più di Sir Wayne McGregor nella danza? Seguo una regola a suo tempo insegnatami da Mimì La Cavera, un galantuomo assoluto della Confindustria che fu: le persone migliori sono quelle che devi supplicare di accettare l’incarico che gli offri, mai quelli che si propongono. E così ho fatto coi direttori di Biennale. Sono stato io a cercarli. E a convincerli».
Per il Cinema, lei ha detto che a Venezia la Biennale organizza una Mostra e non un Festival. Perché?
«Perché a differenza dei festival, dove è ovvio farne sagra e rondò, qui non si fa l’evento bensì si “mostra”, vengono insomma messi in mostra artisti che poi faranno storia. Vale per le arti figurative, per le altre discipline, a maggior ragione per un’espressione forte di industria qual è quella del cinema. Se non ci fosse stata la Biennale, il mondo non avrebbe avuto la possibilità di conoscere Kurosawa. Qui si scelgono film che restino nel tempo e che magari saranno capiti domani. E non necessariamente subito».
Quest’anno alla Mostra ci saranno Sorrentino, Bellocchio, Guadagnino, Gianfranco Rosi. E la destra dov’è?
«È riduttivo parlare di destra e sinistra. Perfino fuori luogo, se non fuori tempo massimo. Alla Mostra ci sarà anche il sommo Franco Maresco che, a tutti gli effetti, è il Louis Ferdinand Céline della cinematografia. Che facciamo, lo denunciamo alle autorità ai sensi dei Decreti sicurezza?».
Lei è considerato da molti un fascista. Sbagliano?
«Già il fascismo non fu fascista per come lo racconta la pubblicistica di oggi; figurarsi cosa possano indovinare questi molti riguardo alla mia persona. È sempre comodo infilarsi nella botola del luogo comune. Questa stessa sua domanda me la fece Norberto Bobbio. Posso ripetermi nella risposta: “Ho amato lo scandalo di chi gioca da fascista in questo dopoguerra perché è stata la prospettiva più inedita da dove ho potuto fare altro, diventare altro, per leggere e studiare in orizzonti ad altri inaccessibili. Lo confido così, al grande studioso, non al suo entourage”».
A proposito. L’intervista a Bobbio sulla sua lettera al Duce fu una trappola, o una confessione che il professore non vedeva
l’ora di togliersi dalla coscienza?
«Semplicemente giornalismo. Applicai la regola di Giovanni Minoli, tutta di domande. Io feci una domanda, e Bobbio, con onestà intellettuale, rispose».
Esiste ancora un’egemonia culturale? Se sì, chi ce l’ha, la sinistra o la destra?
«Se si tratta d’Italia, e mi pare che il tema sia tutto italiano, purtroppo esiste solo il più logoro provincialismo, la pigrizia mentale di incasellare questo e quello nel frattempo che le università italiane si svuotano e le case editrici non pubblicano più gli Stefano D’Arrigo (speriamo che Matteo Salvini intitoli a lui il Ponte di Messina) ma quella che un tempo si sarebbe definita “lettura da scompartimento del treno”».
La destra ora è al governo. Che prova sta dando secondo lei?
«Già solo per il Piano Mattei — quel fare ponti verso l’Africa e l’Oriente in luogo di muri — e per il Piano Olivetti, le misure urgenti in tema di lavoro culturale, è gran bella prova».
E la Meloni?
«Giorgia Meloni è il mattatore in una prova d’orchestra prossima al debutto. Nel palcoscenico del mondo che verrà».
Finalmente un ottimista. Ma il Ponte, oltre a dedicarlo a Stefano D’Arrigo, va fatto o no? Come finirà secondo lei?
«Finirà come con il Mose. Prima una guerra santa di tutti contro la paratia nascosta nella Laguna; adesso non ne trovi uno di veneziano che sia contro, visto che protegge dall’acqua alta».
Come sarà la Biennale Arte 2026, dopo la scomparsa improvvisa della curatrice da lei designata, Koyo Kouoh?
«Sarà appunto la Biennale per come l’ha costruita Koyo Kouoh.
Ho parlato con lei ancora due giorni prima della sua morte. Il suo meraviglioso mondo, la sua costruzione, è nell’azione vivente di un’energia creativa che prescinde dalla sua stessa intenzione. Lavorava senza presagire l’immediatezza della fine. Quel che lei ci ha consegnato di Biennale, noi realizziamo».
Qual è il pubblico della Biennale?
«Appunto, giovane. Non voglio dire internazionale; trovo più coerente dire universale. E neppure dico moderno; perché quel che vedo transitare a Venezia, nella operosa bottega di Biennale, è il futuro».
L’arte da tempo ha divorziato dal bello. Ma ora sembra aver rinunciato anche a suscitare emozioni. Lei cosa pensa dell’arte contemporanea?
«Ha un obbligo interdisciplinare, e questo è un bene. Non si riesce più a distinguere una coreografia da una performance di teatro o di arte in senso stretto; e tutte le tecnicità sono prese in prestito da tutte le discipline senza più confini definiti.…”
Ma non c’è il rischio che tutto sia rivolto al mercato?
«No, non è solo mercato. È anche politica, anzi, geopolitica, se si pensa che per gran parte del mondo futuro — Medio Oriente, Asia e Africa — l’arte contemporanea anticipa la marcia di un orizzonte tutto destinato al futuro».
E la persona più intelligente che ha mai conosciuto?
«Ne dico quattro. Due giganti del comunismo, un super poliziotto e un gruppettaro: Giuliano Ferrara, Luciano Violante, Gianni De Gennaro e Andrea Del Mercato, il direttore generale della Biennale. Quando parlo con loro prendo appunti».
E il suo eroe chi è?
«Quello che mi accompagna da sempre è Cyrano de Bergerac».
Quali sono i libri della sua vita? E i film?
«Salomè di Carmelo Bene. Il mio libro, quello che avrei voluto assolutamente vivere, è Il maestro e Margherita».
Crede in Dio?
«Attesto che non c’è altra divinità che Dio…».
Questa è la professione di fede islamica.
«…E Muhammad è il sigillo della Rivelazione».
Allora è vero che lei è musulmano?
«Saraceno».
La morte le fa paura?
«Da Lui veniamo, a Lui torniamo».
Come immagina l’Aldilà?
«Faccio mia la spiegazione del Paradiso che il cardinal Biffi fece a un bambino: “I tortellini che ti prepara mamma”. Dunque i fichidindia sbucciati da mio padre, il biancomangiare preparato da mia madre e la tana delle volpi, in campagna, dove corro ogni mattina prima di entrare nel nuovo giorno».
(da Il Corriere della Sera

argomento: Politica | Commenta »

PIGNATARO, IL MILIARDARIO SCONOSCIUTO PIÙ FAMOSO D’ITALIA: NEL 2024 IL PATRIMONIO DEL MISTERIOSO PATRON DI “ION” È CRESCIUTO DI 5 MILIARDI, DA 25 È PASSATO A 30,1 MILIARDI, FACENDOLO DIVENTARE IL SECONDO ITALIANO PIÙ RICCO DOPO FERRERO

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

LA HOLDING CAPOFILA DEL SUO IMPERO È LA ION INVESTMENT CORPORATION (IIC), CHE CONTROLLA UN NETWORK DI SOCIETÀ ITALIANE E INTERNAZIONALI DI SOFTWARE E ANALISI DATI

Cresce di 5 miliardi il patrimonio di Andrea Pignataro, il secondo italiano più ricco dopo Giovanni Ferrero. È il dato più rilevante che esce dai conti della sua società chiave, la Ion Investment Corporation (Iic).
Il valore degli asset, stimato in bilancio, è infatti passato da 25 miliardi del 2023 a 30,1 miliardi del 2024. Ma dai conti di questa holding capofila di tutte le più importanti aziende del gruppo, emergono anche nuovi rilevanti investimenti come quello nella Marex quotata al Nasdaq, o in fondi di private equity. Nel frattempo nel 2025 sono stati rimborsati bond per 120 milioni (soprattutto nella «filiera» societaria italiana) garantiti da Iic.
La holding lussemburghese è lo snodo tra le finanziarie di Pignataro a monte (Itt e Bessel Capital) e tutte le attività
industriali a valle. Ovvero un sistema di società italiane e internazionali (Mergermarket, Dealogic, Fidessa, Acuris ecc) di software, analisi e dati che ha tra i clienti governi, banche centrali e alcuni tra i più importanti gruppi del mondo.
Nessuna è quotata in Borsa e il bolognese Pignataro, 55 anni, controlla tutto al 100%, tranne il ramo italiano dove un 15% circa è in mano a un gruppo di soci di minoranza, tra cui Gic, il fondo sovrano di Singapore (10%). E nella casella Italia ci sono aziende come Cerved, Cedacri, Prelios, Macron e partecipazioni in banche, costate complessivamente circa 5,7 miliardi.
L’emissione di bond ha finanziato buona parte delle acquisizioni. Iic non consolida ma valorizza tutte le sue partecipazioni 35 miliardi ma la redditività non è elevata, anche a causa del costo del debito che a livello consolidato dovrebbe aggirarsi sui 10 miliardi.
Nel 2024 Iil ha incassato 165 milioni di dividendi dalle controllate e pagato 57 milioni (93 nel 2023) alle casseforti di Pignataro. Nel 2025 ha già pagato 46 milioni.
Tra gli asset a bilancio c’è la Ion Capital Partners, valorizzata però sulla base dell’ultimo esercizio, quello del 2023 che presentava un utile di oltre un miliardo. Questa è la subholding delle attività italiane.
E come sono andate lo scorso anno le principali società? Cedacri (servizi per le banche) ha realizzato ricavi per 506 milioni (489 precedenti) e un utile netto di 2 milioni (17). Cerved Group (informazioni commerciali) 469 milioni di fatturato (484) e 38 di perdita (-16), complici 144 milioni di oneri finanziari. Prelios 301 milioni (321) di fatturato e 71 milioni (82) di utile
In un certo senso Pignataro ha subìto una parziale contrazione del patrimonio personale per la transazione con il fisco: 280 milioni da pagare in cinque anni. Le Entrate gli contestavano la residenza all’estero dal 2013 al 2023 con tasse non pagate per circa mezzo miliardo.
Se da una parte la galassia Ion si sta riorganizzando con un piano di integrazione delle tre società operative Ion Analytics, Ion Corporates e Ion Markets […], dall’altra, nelle pieghe dei bilanci, emergono rilevanti partecipazioni di minoranza. Come il 2,2% in Marex Group, public company quotata al Nasdaq. È una società di servizi finanziari con 2,5 miliardi di capitalizzazione e clienti tra i broker di materie prime, banche, hedge fund, gestori, 2.300 dipendenti, 40 uffici nel mondo. Tipico target di Ion.
Galois Investment dovrebbe essere un altro veicolo (Jersey) utilizzato da Ion per entrare nel Visionaries Club Tomorrow Fund I che investe in startup tecnologiche. Ma le due operazioni più rilevanti sono state l’ingresso in Consilium Private Equity Fund IV (44% del capitale) un fondo da 110 milioni che ha investito in aziende italiane tradizionali.
E poi Fsi II Fund (10,6%) che, secondo una nota della società di gestione, ha completato a febbraio la raccolta di capitale con sottoscrizioni pari a circa 1,6 miliardi di euro da parte di 50 investitori. Ion è già socia nella Fsi sgr. L’ asse tra Pignataro e Maurizio Tamagnini, fondatore di Fsi, è sempre più stretto
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

CILENTO, LA VENDETTA DEL FORNAIO CONTRO I DAZI DI TRUMP: “SE SIETE TURISTI AMERICANI PAGATE IL DOPPIO”

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

“NON DOBBIAMO STARE ZITTI, DIMOSTRIAMO CHE IL POPOLO ITALIANO E’ VIVO”

«Ai dazi del signor Trump noi rispondiamo in questo modo: il prezzo dei prodotti del nostro negozio è maggiorato del 100% a tutti i cittadini Usa». Così recita il cartello che da qualche giorno accoglie i clienti della panetteria “Il Fornaio” a San Mauro Cilento, piccolo comune del Salernitano.
Un’iniziativa nata soprattutto come provocazione, ma anche per reagire simbolicamente alla guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti e che non ha risparmiato l’Europa.
«Dobbiamo dimostrare che il popolo italiano è vivo»
«Ho apposto questo cartello dinanzi al mio panificio perché sono contro il mutismo degli italiani, contro il servilismo verso le decisioni dell’Unione europea e di Donald Trump», ha spiegato a TgCom 24 Antonio Altobello, titolare della panetteria.
«Non dobbiamo stare zitti di fronte alle decisioni americane. Dobbiamo dimostrare che il popolo italiano è vivo, ha carattere e coscienza», ha sottolineato ancora il fornaio.
«Ho votato Giorgia Meloni», dice il fornaio salernitano, che avanza però un rimprovero alla premier: «Deve avere più carattere di fronte ai problemi della Palestina. Non mi piace il suo comportamento nei confronti di un popolo che sta soffrendo».
E come hanno accolto i clienti della panetteria il cartello anti-dazi? «Alla maggior parte dei clienti è piaciuta l’iniziativa. È un piccolo gesto, certo, ma pieno di significato. Qui d’estate non mancano i turisti, e in tanti fotografano il cartello», racconta ancora Altobello.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

COMICI E ATTORI DI HOLLYWOOD IN FUGA DA TRUMP: LE STAR DELLA TV AMERICANA CERCANO RIFUGIO IN EUROPA

Agosto 16th, 2025 Riccardo Fucile

E UNA DI LORO HA OTTENUTO LA CITTADINANZA ITALIANA: “LA SITUAZIONE NEGLI USA E’ PEGGIO DI QUANTO IMMAGINASSIMO”

Tra Donald Trump e lo star system di Hollywood non è mai scorso buon sangue. Nel 2024, diverse celebrità del cinema americano hanno fatto attivamente campagna elettorale contro il tycoon. E ora che il candidato repubblicano siede di nuovo alla Casa Bianca, scrive Politico, molte star del grande schermo hanno pensato bene di fuggire dagli Stati Uniti e cercare riparo altrove. E quell’altrove, spesso, corrisponde all’Europa.
La fuga verso l’Europa di comici e attori americani
A gennaio, la comica Rosie O’Donnell si è trasferita in Irlanda dove ha presentato domanda per ottenere la cittadinanza. Una
decisione che evidentemente non è andata giù a Trump, che ha minacciato di revocarle il passaporto statunitense. Anche la conduttrice Ellen DeGeneres ha trovato il suo porto sicuro: si è trasferito nel Regno Unito insieme alla moglie Portia de Rossi. «Qui tutto è migliore… Le persone sono educate», ha spiegato la conduttrice americana.
Jimmy Kimmel diventa cittadino italiano
Alla lista delle celebrità in fuga dalla seconda presidenza Trump c’è anche Jimmy Kimmel, uno dei conduttori televisivi più celebri di tutta Hollywood. Nelle scorse settimane, il comico aveva rivelato di aver ottenuto la cittadinanza italiana a giugno, sfruttando l’attuale legge dello ius sanguinis. La nonna di Kimmel, infatti, è italiana: più precisamente, di Candida, in provincia di Avellino. Ed è bastato questo dettaglio per spianare la strada della cittadinanza anche al celebre conduttore americano. Lo stesso Kimmel, in un’intervista rilasciata nelle scorse settimane, ha confermato di aver chiesto la cittadinanza italiana per fuggire da Trump: «La situazione è molto peggio di quanto immaginassimo».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.699)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Agosto 2025 (326)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2025
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Lug    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • L’EDITORIALE DI FUOCO DEL “KYIV INDEPENDENT”: “IL SUMMIT È STATO DISGUSTOSO, VERGOGNOSO E INUTILE. TRUMP NON HA OTTENUTO CIÒ CHE VOLEVA. MA PUTIN SÌ. NON PIÙ UN PARIA INTERNAZIONALE, MA RISPETTATO, DAL LEADER DEL MONDO LIBERO”
    • AL VERTICE IN ALASKA, PUTIN HA VOLUTO ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI UN TRILATERALE: AL PRESIDENTE RUSSO INTERESSAVA SOLO OTTENERE UNA LEGITTIMAZIONE POLITICA DA PARTE DI TRUMP. AVUTA QUELLA, NON HA MOSTRATO ALCUNA VOLONTÀ DI APRIRE UN NEGOZIATO: LA GUERRA, PER LUI, PUÒ CONTINUARE, FINO ALLA RESA DI KIEV
    • UN ALTRO SOVRANISTA PATACCARO: DOPO LA FIGURACCIA CON PUTIN TRUMP TORNA A WASHINGTON E AD ASPETTARLO TROVA I REPUBBLICANI CON IL FUCILE PUNTATO, A CHIEDERGLI CONTO DELL’IMBARAZZANTE ESITO DELL’INCONTRO TRA DUE CRIMINALI
    • “SALVINI HA PAURA DEL DISSENSO. MI HANNO AUGURATO LA MORTE”
    • IL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI FIRMERÀ IL DECRETO DI REVOCA DEL COMITATO SULLE VACCINAZIONI, DOPO LE POLEMICHE PER LA NOMINA DI DUE NO-VAX, EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE
    • COME SI DICE “LECCACULO” IN SICULO? BUTTAFUOCO PERDE SALIVA PURE DALLE ORECCHIE: “MELONI È IL MATTATORE IN UNA PROVA D’ORCHESTRA PROSSIMA AL DEBUTTO NEL PALCOSCENICO DEL MONDO CHE VERRÀ”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA