Destra di Popolo.net

TRUMP, UN PRESIDENTE RINCOGLIONITO: IN RADIO INCIAMPA IN UNA GAFFE SULLA CRIMEA “GRANDE QUANTO IL TEXAS E AFFACCIATA SULL’OCEANO” (E’ IL MAR NERO, DONALD!) E SOSTIENE DI AVER MESSO FINE ALLA GUERRA TRA “ABERBAIJAN” E ALBANIA, STORPIANDO IL NOME DI UN PAESE E CITANDONE UN ALTRO CHE NON C’ENTRA NULLA CON IL CONFLITTO IN QUESTIONE

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

SE L’AVESSE DETTO BIDEN CI SAREBBERO STATE FROTTE DI TWEET “MAGA” SULLA DEMENZA SENILE DEL PRESIDENTE

Il presidente Donald Trump si è vantato martedì di aver posto fine alle ostilità tra “Aberbaijan” e Albania. Nel farlo, è riuscito
a storpiare il nome di un Paese e a citarne un altro che in realtà non era affatto coinvolto nel conflitto in questione.
All’inizio di questo mese, Trump aveva mediato un accordo di pace tra Azerbaigian e Armenia, i cui leader aveva ospitato alla Casa Bianca per un vertice. I due Paesi si erano a lungo scontrati per la regione contesa del Nagorno-Karabakh, territorio azero che si era staccato dal Paese con l’appoggio armeno. L’Azerbaigian ha ripreso il controllo dell’area nel 2023.
Martedì Trump è apparso nell’edizione del Mark Levin Show, dove ha ripetuto la sua affermazione, priva di contesto, di aver posto fine a sei o sette conflitti globali nei suoi primi sette mesi in carica.
«Ho risolto sei guerre, e molte persone dicono sette perché ce n’è una di cui nessuno sa nulla», ha dichiarato in tono criptico.
Dopo aver affermato che il conflitto tra India e Pakistan era stato il “più facile” da risolvere, Trump ha spostato l’attenzione su “Aberbaijan” e Albania:
«Un sacco di cose incredibili, incredibili. Avete visto l’Aberbaijan. Quello è stato un grande conflitto che andava avanti da 34, 35 anni con, uh, l’Albania. Pensateci. Voglio dire, andava avanti da anni, e io ho conosciuto i leader, li ho conosciuti tramite il commercio. Avevo a che fare un po’ con loro, e ho detto: “Ma perché state combattendo?” Poi ho detto: “Non farò un accordo commerciale se voi ragazzi continuate a combattere. È una follia”».
«Comunque, una cosa ha portato all’altra e ho sistemato anche quella. E quello era uno di quei conflitti che la gente diceva non si potevano risolvere. Anche quando li ho avuti entrambi nello Studio Ovale alla fine, quando si stavano preparando a firmare, erano seduti uno accanto all’altro. Cercavano di allontanarsi. Non si sentivano a loro agio. Alla fine di un’ora, si abbracciavano e si facevano i complimenti. In realtà è stato
bellissimo da vedere».
Il conflitto con “Aberbaijan” è la prima guerra inventata in cui l’Albania sia mai stata coinvolta dal 1997, quando il governo statunitense inscenò una guerra contro la piccola nazione balcanica nel film Sesso & potere (Wag the Dog).
(da mediaite.com)

argomento: Politica | Commenta »

TRUMP PENSA CHE L’UCRAINA SIA UNA QUESTIONE SOLO EUROPEA. SI SBAGLIA DI GROSSO: PUTIN VEDE L’OCCIDENTE NEL SUO COMPLESSO COME NEMICO, PRETENDE UNA SFERA D’INFLUENZA SUL TERRITORIO DELLA NATO E STA RISCRIVENDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE CON I SUOI ALLEATI: CINA, IRAN E COREA DEL NORD

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

L’EUROPA PRENDA ATTO: GLI USA NON SONO PIÙ ALLEATI, MA FANNO IL GIOCO DELLE AUTOCRAZIE

Per capire quale sia il piano dell’Amministrazione Trump per l’Europa, conviene prestare attenzione a ciò che viene detto sull’Ucraina – e leggere tra le righe.
«Abbiamo chiuso con il finanziamento del business della guerra in Ucraina. Vogliamo arrivare a un accordo pacifico su questa faccenda», ha dichiarato domenica alla Fox News il vicepresidente JD Vance.
«Gli americani sono stufi di continuare a mandare i propri soldi,
i propri dollari delle tasse in questo conflitto; ma se gli europei vogliono farsi avanti e comprare effettivamente le armi dai produttori americani, per noi va bene, però non lo finanzieremo più di tasca nostra», ha proseguito Vance.
«Quello che abbiamo detto agli europei è semplicemente: prima di tutto, questo avviene nel vostro giardino, è dietro casa vostra, dovete farvi avanti e assumere un ruolo più grande […], e se ci tenete davvero tanto a questo conflitto dovreste essere disposti a
giocare un ruolo più diretto e sostanziale nel finanziarlo voi stessi», ha concluso.Prima di tradurre le sue affermazioni, è essenziale chiarire alcuni punti fondamentali.
Primo. Non esiste alcun «business della guerra in Ucraina». Si tratta di una guerra di aggressione russa ingiustificata, su larga scala, in palese violazione del diritto internazionale. L’Ucraina è la vittima, e la Russia è l’aggressore riconosciuto a livello internazionale. Punto.
L’unico a trasformare la guerra in un’opportunità di affari sono gli Stati Uniti. Hanno abbandonato una politica estera basata sui valori per abbracciarne una transazionale e, di conseguenza, hanno smesso di sostenere un partner.
Hanno iniziato a vendere armi agli alleati europei perché le donassero all’Ucraina. Stanno chiedendo accesso ai minerali ucraini in cambio di nulla. Stanno offrendo territori ucraini e zone economiche marittime in cambio di una normalizzazione
dei rapporti con la Russia e di maggiori scambi commerciali.
Secondo. L’Europa non è coinvolta perché tiene tanto alla guerra. Per dirla con le parole di Daniel Hannan (ex membro del Parlamento europeo): «Sosteniamo l’Ucraina perché è la parte offesa. Le mandiamo armi perché è stata attaccata senza provocazione da un vicino al quale non rappresentava alcuna minaccia.
Addestriamo i suoi soldati perché, quando l’Ucraina accettò di
consegnare il proprio arsenale nucleare nel 1994, lo fece in cambio di una promessa esplicita che la sua indipendenza sarebbe stata rispettata entro i confini esistenti – promessa garantita da Regno Unito, Stati Uniti e (mai dimenticarlo) Russia».
L’Europa si batte per principi che la Russia ha gravemente violato e che gli Stati Uniti hanno clamorosamente tradito.
Terzo. La guerra non è dietro casa dell’Europa, né nel suo
giardino. La guerra in Ucraina è solo parte di un confronto molto più ampio. Gli obiettivi strategici della Russia vanno ben oltre l’Ucraina.
Mosca vede l’Occidente come nemico, pretende una sfera d’influenza su parti del territorio Nato. Sta cercando di riscrivere il diritto internazionale e di minare la supremazia occidentale nel mondo con l’appoggio di Cina, Iran e Corea del Nord
Sta già conducendo una guerra ibrida in Europa e negli Stati
Uniti. È una guerra dalle ripercussioni globali, che coinvolge più di sessanta paesi e che desta enorme preoccupazione, in modo simile al periodo precedente la Seconda guerra mondiale.
L’ex presidente americano Joe Biden ha definito il conflitto una lotta decisiva tra democrazia e autoritarismo, collocando l’Ucraina in prima linea nella difesa dei valori democratici. «Quando la Russia invase, non era solo l’Ucraina a essere messa alla prova. Era il mondo intero. L’Europa era messa alla prova.
L’America era messa alla prova. La Nato era messa alla prova. Tutte le democrazie erano messe alla prova. E le domande che ci siamo trovati davanti erano semplici ma profonde», ha dichiarato Biden.
L’inquadramento di Vance della guerra come problema europeo contrasta nettamente con le realtà globali.
Quarto. I contribuenti europei non sono più desiderosi di finanziare guerre rispetto agli americani. Ma sostenere l’Ucraina
non è meno essenziale che finanziare la difesa nazionale, la sicurezza interna, le forze dell’ordine, la gestione delle emergenze, la protezione civile, la salute pubblica, la biosicurezza, la cybersicurezza o la protezione delle infrastrutture.
Lo facciamo perché non investire in nessuna di queste aree – Ucraina compresa – comporterebbe perdite catastrofiche di vite umane, collasso economico e instabilità politica. Non è
questione di scelta o di gradimento dei contribuenti. L’Europa sostiene l’Ucraina perché è l’unica scelta intelligente di fronte a una minaccia chiara e immediata.
Detto ciò, diverse analisi dimostrano che gran parte degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina sono rimasti all’interno dell’economia americana, creando posti di lavoro, potenziando la base industriale della difesa, rafforzando la catena di approvvigionamento e rinnovando gli arsenali statunitensi con
sistemi moderni.
Le stime indicano che tra il sessanta e il novanta per cento dei fondi sono stati utilizzati a livello domestico, rafforzando sia la sicurezza sia l’economia degli Stati Uniti. La decisione americana di smettere di finanziare l’Ucraina equivale, di fatto, a smettere di finanziare la propria sicurezza nazionale. È semplicemente stupido.
Infine. L’Europa non sta finanziando l’Ucraina. Sta finanziando
sicurezza e stabilità. Quando i leader europei chiedono a Trump di difendere gli interessi ucraini nei prossimi colloqui con Putin, sottolineano che si tratta di «interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa». Diritto internazionale. Ripristino della pace. Stabilità globale. Ordine mondiale basato sulle regole. Sicurezza e stabilità. Difesa nazionale. Valori condivisi. Il mancato sostegno a uno di questi aspetti avrebbe ripercussioni
Quest’ultima protegge il territorio della Nato – adempiendo al compito dell’Alleanza – da quasi quattro anni. È riconosciuto da tutti che la Russia non si fermerà ai confini occidentali dell’Ucraina.
L’Europa ha lentamente compreso di rischiare un conflitto su vasta scala con la Russia entro il 2029-30. Le preoccupazioni
L’Amministrazione Trump vuole che l’Europa gestisca da sola la Russia, mentre gli Stati Uniti si concentrano sul confronto con la Cina. Project 2025 lo dice chiaramente: «Gli alleati degli Stati Uniti devono fare la loro parte non solo nell’affrontare la Cina,ma anche nell’affrontare le minacce di Russia, Iran e Corea del Nord».
Sottolinea che la Nato deve essere trasformata in modo che i suoi «alleati siano in grado di schierare la grande maggioranza delle forze convenzionali necessarie a dissuadere la Russia, facendo affidamento sugli Stati Uniti principalmente per la deterrenza nucleare» e altre capacità selezionate, riducendo così «la presenza militare statunitense in Europa».
Gli Stati Uniti non vogliono impegnarsi a combattere guerre in Europa, ma vogliono invece che l’Europa si impegni a combattere guerre nell’area Indo-Pacifico.
Quando gli Stati Uniti smettono di finanziare l’Ucraina, smettono essenzialmente di finanziare la sicurezza europea. Voltano le spalle al loro impegno Nato e tradiscono vergognosamente le migliaia di vittime europee cadute nelle operazioni guidate dagli Stati Uniti
Sebbene il presidente Trump abbia riaffermato l’impegno degli Stati Uniti all’Articolo 5 della Nato durante il vertice dell’Aia, l’insieme delle dichiarazioni e delle azioni della sua Amministrazione dipinge un quadro molto diverso.
Dopotutto, Trump ha minacciato gli alleati con conquiste territoriali attraverso la forza militare, annessioni, ha iniziato una guerra commerciale e ha progressivamente allineato la sua politica estera a quella della Russia. Il presidente vede l’Union Europea, che rappresenta la maggior parte degli alleati europei degli Stati Uniti, come «il peggiore dei nostri cosiddetti nemici». A suo dire, l’Unione europea «è stata creata per fregare gli Stati Uniti».
In più, Trump sta offrendo alla Russia concessioni generose ancora prima che i negoziati abbiano inizio. Sta facendo concessioni a scapito della sicurezza europea senza invitare gli alleati americani al tavolo
La sicurezza europea non può più basarsi sulla speranza che gli Stati Uniti rispettino il loro impegno Nato quando tutti i segnali indicano il contrario. Il presidente Trump e la sua Amministrazione hanno dimostrato ripetutamente di non essere affidabili.
L’impegno degli Stati Uniti deve essere messo alla prova. L’Europa deve invocare l’Articolo 5 della Nato a causa della guerra ibrida condotta dalla Russia. Poiché le aggressioni russe sono documentate, una decisione americana di rifiutare l’Articolo 5 ci dirà tutto ciò che dobbiamo sapere.
È, dopotutto, molto meglio sapere oggi che gli Stati Uniti non interverranno piuttosto che scoprirlo il giorno in cui inizierà la guerra. Questa consapevolezza permetterà soluzioni alternative – come la Coalizione dei Paesi Affini che ho recentemente suggerito – quando sarà ancora rilevante.
Se la Nato è diventata un ostacolo, impedendo di fatto qualsiasi dibattito su una nuova e credibile alleanza militare, è cruciale trarre questa conclusione, poiché ciò innescherebbe un processo di cui abbiamo urgentemente bisogno.
L’Europa deve sapere. Non sperare. Deve agire. Non attendere. L’Europa deve considerare gli Stati Uniti come parte del problema e l’Ucraina come parte della soluzione. Ha urgente bisogno di formare una Coalizione di Paesi Affini europei.
Hans Petter Midttun
per linkiesta

argomento: Politica | Commenta »

GIORGIA MELONI COMMISSARIA IL MINISTRO SCHILLACI, LA PREMIER È INCAZZATA NERA PER LA VICENDA DEL COMITATO SUI VACCINI: È IRRITATA CON SCHILLACI PERCHÉ SI È PERMESSO DI FARE DI TESTA SUA AZZERANDO LA COMMISSIONE (CONTRO IL PARERE DI FAZZOLARI) DOPO CHE DUE MEDICI, IDOLI DEI NO-VAX, CI SONO FINITI DENTRO

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

PER QUESTO, DA SETTEMBRE IL SOTTOSEGRETARIO-FARMACISTA MARCELLO GEMMATO AVRÀ IL COMPITO DI MARCARE A UOMO IL MINISTRO, CONTROLLANDO TUTTI I DOCUMENTI CHE ESCONO DAL DICASTERO: DI DIMISSIONI DA PARTE DI SCHILLACI MELONI NON VUOLE SENTIR PARLARE, POLITICAMENTE TROPPO RISCHIOSE

Dalle querce americane del giardino della Casa Bianca agli ulivi secolari della Puglia. Giorgia Meloni, al rientro in Italia, non è nemmeno passata da Roma. È andata direttamente a Bari, per concedersi ancora qualche giorno di vacanza tra i trulli della Valle d’Itria. Le beghe nostrane però la inseguono. A partire dalla gestione del ministro della Salute Orazio Schillaci.
Quel che irrita ancora la premier, più del fatto che Schillaci abbia ignorato i consigli che arrivavano da Palazzo Chigi su come gestire il caso dei due idoli dei No-Vax nominati nella commissione sui vaccini, è aver letto questa ricostruzione sui giornali. Apparsa debole, facile da scavalcare, e con la comunità
scientifica da una parte e dall’altra lei, che i due No-Vax li avrebbe tenuti dentro.
Il caso Schillaci, curiosamente, si intreccia con le vacanze pugliesi della premier. Sempre infastidita dalla presenza dei cronisti e ancora scottata dalle foto che l’anno scorso vennero scattate a lei e alla famiglia nella masseria di Ceglie Messapica, poco distante da qui, dai paparazzi appostati all’esterno. Quest’anno, allora, Meloni cambia albergo, ne vuole uno più
grande, distante dalla strada, al riparo da occhi indiscreti. Tutti gli indizi portano al Leonardo Trulli Resort di Lorocotondo.
Qui sarebbero già arrivati, pochi giorni fa, l’ex compagno Andrea Giambruno con la figlia Ginevra. E con loro il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, la moglie Laura e le due figlie gemelle, diventate, estate dopo estate, molto amiche di Ginevra.
Ci sarà quindi spazio per il relax, per un tuffo in piscina e per le
solite partite a burraco, ma Meloni desidera anche stringere i bulloni nel ministero di Schillaci. E chi meglio di Gemmato, che tutto sommato già da qualche tempo inizia a vedersi bene sulla poltrona da ministro?
Il sottosegretario sa benissimo che dovrà aspettare per tentare il grande salto. Al momento non c’è alcuna possibilità che la premier chieda le dimissioni di un qualunque membro del governo. Men che meno per una vicenda come quella dell’incidente sulla commissione per i vaccini.
Al contrario, lei vorrebbe spegnere ogni eco di questa storia, non trovare più niente sui giornali. E sui ministeri è già stata chiara: vuole arrivare alla fine della legislatura con questa squadra di governo (sempre che Daniela Santanchè riesca ad agguantare la prescrizione nel processo per truffa ai danni dell’Inps in cui è coinvolta).
Gemmato, piuttosto, potrà marcare stretto il ministro. Più di
quanto non facesse già prima. Vagliare quindi tutti i provvedimenti che escono dal ministero, coordinarsi con il partito e vigilare sui funzionari.
Un lavoraccio, ma può essere aiutato da Rita Di Quinzio, capo della segreteria politica di Schillaci, e soprattutto amica fedele di Arianna Meloni. Più meloniana – e ce ne vuole – del capo di gabinetto del ministro, Marco Mattei. Insomma, una rete di controllo già c’era, ma evidentemente – ripetono da giorni i
vertici di Fratelli d’Italia – va stretta di più.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

SE ZELENSKY ASPETTA LE ARMI DA TRUMP O I SOLDI DI QUEI CACADUBBI DEGLI EUROPEI, STA FRESCO, MEGLIO FARE DA SOLO: L’UCRAINA HA TESTATO UN NUOVO MISSILE CON GITTATA DA 3MILA CHILOMETRI

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

SAREBBE IN GRADO DI COLPIRE MOLTO IN PROFONDITÀ IL TERRITORIO RUSSO (MOSCA È LONTANA MENO DI MILLE) … PUTIN CONTINUA A BOMBARDARE CON MISSILI E DRONI. E MENO MALE CHE, SECONDO TRUMP, “MAD VLAD” VUOLE DISPERATAMENTE LA PACE

L’Ucraina ha testato con successo un nuovo missile con una gittata di 3.000 chilometri: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia sta potenziando le sue forze sul fronte meridionale. “Il missile ha superato con successo i test.
Attualmente è il nostro missile di maggior successo: può volare per 3.000 chilometri, il che è significativo”, ha dichiarato Zelesnky in un comunicato diffuso oggi ai media.
Il presidente ucraino ha aggiunto che la produzione su larga scala del missile – denominato Flamingo – potrebbe iniziare entro febbraio. Quanto alle manovre di Mosca al fronte, il capo dello Stato ha detto: “Zaporizhzhia: il nemico si sta rinforzando”. E
poi: “Possiamo vedere che continuano a trasferire parte delle loro truppe dalla direzione di Kursk a Zaporizhzhia”.
Commentando poi il massiccio attacco russo con missili e droni della notte scorso, il presidente ucraino ha scritto su Facebook: “L’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. La Russia, ha annunciato in precedenza l’Aeronautica militare di Kiev, ha lanciato nella notte 40 missili e
574 droni sull’Ucraina. Zelensky ha inoltre reso noto di aver chiesto al presidente statunitense Donald Trump di convincere il presidente ungherese Viktor Orban a smettere di bloccare l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Ieri era emerso che Trump ha chiamato Orban per esortarlo a togliere ogni ostacolo all’adesione di Kiev all’Ue.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

PER TRUMP LA PRESIDENZA È SOLO UN ENORME BUSINESS: DA QUANDO È ENTRATO IN CARICA PER IL SUO SECONDO MANDATO, HA INVESTITO ALMENO 100 MILIONI DI DOLLARI IN OBBLIGAZIONI DI AUTORITÀ LOCALI E GRANDI CORPORATION, COME IL COLOSSO TELEFONICO T-MOBILE

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

ALCUNE DELLE AZIENDE IN QUESTIONE SONO DIRETTAMENTE INFLUENZATE DALLE POLITICHE DELLA CASA BIANCA… LE CRIPTOVALUTE, GLI AFFARI IMMOBILIARI, I “REGALI” DEGLI EMIRI: È IN ATTO IL PIÙ CLAMOROSO CONFLITTO DI INTERESSI DELLA STORIA (ALTRO CHE BERLUSCONI)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è lanciato in una frenetica campagna di acquisti di obbligazioni da milioni di dollari da quando ha assunto l’incarico a gennaio, investendo in titoli di debito emessi da autorità locali, distretti del gas e grandi corporation americane.
In 33 pagine di documenti depositati presso l’Ufficio per l’Etica Governativa degli Stati Uniti (OGE), datati 12 agosto, il presidente ha elencato 690 transazioni effettuate da quando è
entrato in carica. I documenti sono stati resi pubblici martedì.
Secondo i calcoli della CNBC, il valore complessivo degli acquisti ammonta ad almeno 100 milioni di dollari, considerando il valore minimo riportato per ciascuna transazione dichiarata.
Per legge, il presidente degli Stati Uniti, il vicepresidente e altri funzionari selezionati devono periodicamente dichiarare all’OGE le “operazioni rilevanti”. Non è tuttavia obbligatorio riportare il valore preciso di tali transazioni.
Gli elenchi dettagliati depositati all’inizio del mese mostrano che, nel corso di quest’anno, Trump ha acquistato obbligazioni emesse da diversi enti, tra cui governi locali statunitensi, distretti del gas, distretti di approvvigionamento idrico, autorità ospedaliere e consigli scolastici.
Trump ha inoltre acquistato titoli di debito emessi da un’ampia gamma di grandi aziende. I documenti segnalano acquisti tra i 500.000 e 1.000.000 di dollari di obbligazioni emesse da
Mobile, e altri tra i 250.000 e 500.000 dollari.
Alcune delle aziende il cui debito è ora posseduto da Trump sono state direttamente influenzate dalle sue politiche o dalle sue attività imprenditoriali.
Il leader della Casa Bianca ha un patrimonio netto stimato di 5,5 miliardi di dollari, secondo Forbes. Nel 2020 — ultimo anno del suo primo mandato presidenziale — Trump valeva 2,1 miliardi, secondo la rivista. Forbes ha definito gli anni tra i suoimandati
“il post-presidenza più redditizio della storia americana” grazie a una serie di iniziative commerciali rivolte ai suoi sostenitori.
Gli avversari politici di Trump lo hanno in passato accusato di vari conflitti di interesse durante il suo mandato da presidente.
In base alla legge federale, il presidente e il vicepresidente sono esentati da alcune norme riguardanti i conflitti di interesse che valgono invece per altri funzionari federali
Tuttavia, secondo l’organizzazione non profit Citizens for Responsibility and Ethics in Washington, ogni presidente moderno prima di Trump ha scelto di dismettere i propri interessi commerciali prima di entrare in carica.
(da cnbc.com/)

argomento: Politica | Commenta »

SALVINI HA LA SIRINGA SCARICA, L’ATTACCO SCOMPOSTO DEL LEADER LEGHISTA AL MINISTRO SCHILLACI PER IL CASO DELLA COMMISSIONE VACCINI MOSTRA TUTTA LA SUA DEBOLEZZA POLITICA

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

LA DECISIONE DI SCHILLACI DI AZZERARE LA COMMISSIONE PER AGGIRARE LE RESISTENZE DEI MEMBRI NO-VAX OBBEDISCE ALLA NECESSITÀ DI NON TRASFORMARE UN TEMA COSÌ DELICATO IN UN’OCCASIONI DI PROPAGANDA INTERNA ED ESTERNA ALLA MAGGIORANZA

Il ritorno in scena di Salvini dopo le vacanze (anche se il leader leghista non va mai in vacanza, sulla rete e sui social è sempre presente) ha mostrato, meglio dire confermato la debolezza della sua politica.
In attesa di alzare la spada di Alberto da Giussano sui candidati alle regionali, su cui sia maggioranza sia opposizione sono in ritardo, ha scelto due argomenti d’attualità: Trump e i vaccini.
Sul primo, malgrado gli sforzi che fa da anni per mostrarsi alleato di ferro e amico del presidente Usa, a cominciare da quello sfortunato selfie a un comizio dell’allora candidato per la prima volta alla Casa Bianca, subito ridimensionato dallo staff trumpiano, il rapporto personale oltre che politico costruito da Meloni con The Donald gli ha reso la scalata al trumpismo assai più difficile del previsto.
E d’altra parte, cosa puoi fare, a cosa serve prendertela con l’opposizione, quando la premier è seduta al tavolo dei Grandi proprio accanto al padrone di casa?
Non è andata meglio la sortita contro il ministro della Sanità Schillaci per la sua decisione di azzerare la commissione sui vaccini per la presenza al suo interno di due esperti no-vax.
Anche se in questo caso Salvini s’è trascinato dietro i ministri
viene da chiedersi quanto possano ancora pesare i dubbi sulle vaccinazioni, con l’emergenza Covid ormai finita da anni e l’obbligatorietà da tempo sepolta nel dimenticatoio e sostituita da una piena libertà di scelta dei cittadini.

Per discutibile che possa sembrare – poteva pensarci prima, al momento di formare la commissione ministeriale – la decisione di Schillaci di azzerarla per aggirare le resistenze dei membri No-Vax obbedisce alla necessità di non trasformare un tema così delicato, su cui sono concentrati gli sforzi del mondo scientific
in una delle tante occasioni di propaganda interna ed esterna alla maggioranza, come invece poi è avvenuto.
Ma arrivare per questo a spingere alle dimissioni il ministro, che ovviamente ha rifiutato, sfiora il senso del ridicolo. Salvini lo sa benissimo, ma per compiacere i Bo-Vax ha fatto finta di non accorgersene.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

TRUMP A TUTTO DEFICIT! IL DISAVANZO DEL BILANCIO DEGLI STATI UNITI SARÀ DI QUASI MILLE MILIARDI PIÙ ALTO NEL PROSSIMO DECENNIO, RISPETTO ALLE STIME ELABORATE DAL CONGRESSIONAL BUDGET OFFICE, LA STRUTTURA TECNICA CHE ASSISTE IL CONGRESSO: DAL 2026 AL 2035 IL DEFICIT USA ARRIVERÀ A 22.700 MILIARDI

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

SECONDO LA ONG “COMITATO PER UN BILANCIO FEDERALE RESPONSABILE”, LE ENTRATE DAI DAZI NON COMPENSERANNO I MAXI TAGLI FISCALI … MA C’È ANCHE UNO SCENARIO PEGGIORE PER I CONTI AMERICANI

Il deficit del bilancio federale degli Stati Uniti sarà di quasi mille miliardi più alto nel prossimo decennio rispetto alle stime elaborate a gennaio dal Congressional Budget Office (Cbo), la struttura tecnica apartitica che assiste il Congresso con analisi oggettive e imparziali a supporto del processo di bilancio.
Le previsioni del Comitato per un bilancio federale responsabile (Committee for a Responsible Federal Budget, Crfb), che invece è una Ong bipartisan orientata al rigore sui conti, mostrano un
deficit cumulativo di 22.700 miliardi dall’anno fiscale 2026 al 2035. A gennaio, il Cbo prevedeva 21.800 miliardi, sulla base delle leggi e politiche in vigore prima dell’insediamento di Donald Trump.
In un report pubblicato ieri, il Crfb, che promuove la riduzione del deficit, prevede un disavanzo di 1.700 miliardi nell’anno fiscale 2025, pari al 5,6% del Pil, in leggero calo rispetto ai 1.830 miliardi del 2024. Ma afferma che i deficit aumenteranno
costantemente nel corso del decennio, raggiungendo i 2.600 miliardi, ovvero il 5,9% del Pil, entro il 2035.
Le stime includono gli effetti sul bilancio del Big Beautiful Bill Act di Trump (la manovra fiscale) e dei dazi attualmente in vigore. Non includono, invece, gli effetti sulla crescita derivanti da questi provvedimenti, lo stesso criterio adottato dal Cbo e criticato dalla Casa Bianca.
Il Crfb prevede che il taglio delle tasse e il disegno di legge sulla
spesa aumenteranno i deficit, compresi gli interessi, di 4.600 miliardi fino al 2035. Ciò sarà almeno in parte compensato dalle entrate aggiuntive derivanti dai dazi, con gettito stimato in 3.400 miliardi.
Il taglio dei sussidi per l’assicurazione sanitaria ridurrà i deficit di altri 100 miliardi di dollari entro il 2035. Lo stop dei finanziamenti agli aiuti esteri, alla radiodiffusione pubblica e ad altri programmi, consentirebbe di risparmiare altri 100 miliardi. I
pagamenti netti di interessi sul debito nazionale ammonteranno a 14mila miliardi nel corso del decennio, passando da quasi mille miliardi (3,2% del Pil) nel 2025, a 1.800 (4,1% del Pil) nel 2035.
Le cose potrebbero andare molto peggio, per i conti degli Stati Uniti. In uno scenario alternativo, elaborato dal Crfb, il deficit risulta di quasi 7mila miliardi di dollari superiore alla stima del Congressional Budget Office.
Questo scenario vedrebbe annullata una parte significativa delle
tariffe di Trump, se la sentenza della Corte del commercio internazionale contro molti dei nuovi dazi venisse confermata, tagliando 2.400 miliardi di gettito nel decennio.
Lo scenario alternativo del Crfb abbandona anche la proiezione del Cbo di un calo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa a 10 anni al 3,8%. Se il tasso di interesse rimanesse al livello attuale di circa il 4,3%, i costi degli interessi crescerebbero di circa 1.600 miliardi entro il 2035.
Il rapporto debito/Pil totale nel 2035 crescerebbe dal 118% delle stime di gennaio del Congressional Budget Office al 120%, secondo lo scenario di base previsto dal Committee for a Responsible Federal Budget, e al 134% secondo lo scenario alternativo.
(da “Il Sole 24 Ore”)

argomento: Politica | Commenta »

ALCOL E COCAINA: LA VITA DA FINTE “ROCKSTAR” DEI PISCHELLI: DA QUANDO HANNO CHIUSO LE SCUOLE A GIUGNO, OGNI DUE GIORNI UN RAGAZZINO VIENE PORTATO IN COMA ETILICO ALL’OSPEDALE “BAMBINO GESÙ” DI ROMA

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO: “MOLTI SONO POCO PIÙ CHE BAMBINI. ALCUNI 15ENNI SONO STATI PORTATI DOPO AVER CONSUMATO GRANDI QUANTITÀ DI COCAINA”

Con le scuole chiuse e senza molte opzioni per occupare parte della giornata, i giovani si lasciano andare ad abbuffate alcoliche e festini a base di droga. Lo dimostrano i numeri degli accessi all’ospedale pediatrico Bambino Gesù: negli ultimi due mesi, da inizio giugno a inizio agosto, hanno varcato la soglia della struttura 24 minori. Più o meno uno ogni due giorni.
Più che le cifre degli ingressi in ospedale, a preoccupare è il fatto che l’età dei giovani che abusano di drink e sostanze stupefacenti si continua ad abbassare. «Molti tra coloro che arrivano sono poco più che bambini — racconta Sebastian Cristaldi, responsabile del pronto soccorso della sede della Gianicolo — in queste settimane sono arrivati anche 12enni in stato soporoso
dopo aver abusato degli alcolici o 15enni che hanno consumato grandi quantità di cocaina».
Del totale di 24 accessi, 16 sono per l’alcol. «Al netto dei 12enni, mediamente i pazienti che entrano in pronto soccorso con sintomi legati all’intossicazione alcolica hanno tra i 13 e i 16 anni». Consumano in strada, nelle zone della movida, da Monti a Trastevere, passando per il Pigneto e Centocelle
A stare peggio sono quelli che «all’alcol hanno aggiunto bevande
a base di caffeina — prosegue Cristaldi — in questo caso l’effetto del primo viene contrastato dalle seconde e così da mantenersi in uno stato di vigilanza». Così i ragazzini continuano a bere, a ingurgitare ancora più alcol, un sorso dopo l’altro.
Chi ha capito che così facendo arriva a ritardare gli effetti dell’abbuffata alcolica, è probabilmente un baby-consumatore abitudinario. Che in particolare durante l’estate, tra feste e
momenti di noia, si rifugia nell’alcol. Oppure nella droga: dal primo giugno al primo agosto gli accessi per consumo di sostanze stupefacenti sono stati 8. Uno a settimana.
«Nel 90% dei casi parliamo di cannabinoidi, ma c’è anche chi consuma cocaina — dice ancora il pediatra — chi la sceglie, solitamente, ha alle spalle una storia familiare più complicata, magari arriva da zone di spaccio e aree di disagio sociale più o meno riconosciuto».
La soluzione? Più che i controlli a tappeto, ovvero la repressione, Cristaldi suggerisce di potenziare le attività di contrasto all’abuso di alcol e droghe attraverso l’educazione e la prevenzione. In particolare nelle scuole, che da settembre a giugno sono le seconde case di bambini e ragazzi. L’obiettivo è invertire il trend e scongiurare che l’età media dei baby-consumatori di sostanze e drink si abbassi ulteriormente.
«Con le abbuffate alcoliche, per esempio, il metabolismo
glicemico si altera, agevolando la comparsa di malattie come il diabete e l’obesità». E ancora: «Si cronicizza il danno epatico e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, mentre per la compromissione neurologica non c’è nulla da fare: le cellule del cervello non si ricostituiscono»
(da La Repubblica )

argomento: Politica | Commenta »

– UN CIARLATANO DI NOME MUSK: UNA NE DICE, CENTO SE NE RIMANGIA. IL MILIARDARIO AVREBBE DECISO DI SOSPENDERE I PIANI PER FONDARE UN NUOVO PARTITO

Agosto 21st, 2025 Riccardo Fucile

AVEVA PROMESSO UN TERREMOTO POLITICO ANNUNCIANDO LA NASCITA DELL’AMERICA PARTY, MA È TORNATO SUI SUOI PASSI E SAREBBE PRONTO A INONDARE DI CENTINAIA DI MILIONI LA CORSA ALLA PRESIDENZA DI JD VANCE DEL 2028… AL MOMENTO PREFERISCE TENERSI BUONI I REPUBBLICANI CHE POSSONO TORNARE UTILI ALLE SUE AZIENDE: PER TENTARE DI FARSI PERDONARE HA GIÀ VERSATO 15 MILIONI DI DOLLARI AL GOP

Aveva promesso un terremoto politico, annunciando la nascita dell’America Party per restituire la libertà agli americani e sfidare l’odiata legge fiscale di Donald Trump. Ma a neanche due mesi dall’annuncio, Elon Musk sembra già aver tolto il piede dall’acceleratore.
Secondo il Wall Street Journal, il fondatore di Tesla e SpaceX avrebbe deciso di sospendere i piani per il suo partito: troppi rischi, troppe resistenze e soprattutto il timore di bruciare i ponti con i vertici repubblicani, che potrebbero tornargli utili. A partire dal vicepresidente JD Vance, che Musk – raccontano fonti a lui vicine – sarebbe pronto a inondare di centinaia di milioni per la sua corsa alla Casa Bianca del 2028. Intanto, in attesa di trasformarsi in kingmaker – di nuovo – meglio concentrare le energie sulle proprie aziende.
Non ha certo archiviato l’idea di un suo progetto politico, ma l’ha messa in stand-by, scegliendo una linea più prudente
Oggi il patron di Tesla e SpaceX sembra più orientato a sostenere — anche con ingenti risorse — una possibile candidatura presidenziale di JD Vance nel 2028. E non sarebbe certo un debutto, visto che nel 2024 aveva già investito circa 300 milioni di dollari a favore di Donald Trump e di altri repubblicani tramite il suo America PAC. La strategia è sempre quella: non sfidare direttamente il sistema bipartitico, ma muoversi al suo interno per ampliare la propria influenza
Fondare un terzo partito negli Stati Uniti è quasi impossibile. Ogni Stato impone regole differenti per l’accesso alle schede elettorali, spesso con costi elevati, raccolte firme massicce e possibili battaglie legali. In alcuni casi, persino il nome scelto può creare ostacoli: a New York, ad esempio, l’uso della parola “America” rischierebbe di essere vietato. Sul piano elettorale, inoltre, i numeri non sono incoraggianti.
Se da un lato il 58% degli americani dichiara di volere una terza
forza politica, solo una minoranza — tra il 5% e il 17% — si dice pronta a sostenere l’America Party di Musk. La storia recente conferma le difficoltà: persino Ross Perot, che nel 1992 ottenne quasi il 19% dei voti, non riuscì a conquistare un solo grande elettore.
C’è poi la questione della credibilità politica. Musk, pur miliardario e celebre, rimane un personaggio divisivo e non ha mai presentato una piattaforma ideologica chiara. Senza un
programma strutturato, tutta l’operazione appare poco […]
Nel frattempo, il Partito Repubblicano (GOP) — in particolare la sua ala “MAGA” — lavora per riportare l’imprenditore tra le proprie fila.
JD Vance e strateghi come Roger Stone lo incoraggiano a rientrare, consapevoli del peso della sua influenza e del suo patrimonio. Già oggi Musk ha riallacciato i rapporti: ha versato 15 milioni di dollari al GOP, appoggiato misure simboliche
come la federalizzazione della polizia di Washington D.C. ed espresso pubblicamente il proprio sostegno a Vance. È il ritorno del miliardario nell’orbita repubblicana. Non più il visionario pronto a ribaltare il tavolo, ma lo stratega che sceglie di giocare dentro il sistema
(da ilsole24ore)

argomento: Politica | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.587)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.532)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.788)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (36.481)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Dicembre 2025 (464)
    • Novembre 2025 (668)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (351)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (578)
    • Novembre 2017 (633)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (396)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (446)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2025
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Lug   Set »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • IL GOVERNO HA FATTO IL TRIPLETE CONTRO I POVERI LAVORATORI: NO AL SALARIO MINIMO, INNALZAMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE E, ORA, PURE UNA NORMA SALVA IMPRENDITORI
    • IL 27 DICEMBRE IL SENATO DISCUTERÀ (PER APPROVARE) LA RIFORMA DELLA CORTE DEI CONTI, VOLUTA DAL GOVERNO MELONI, CHE STRAVOLGE IL PIÙ ANTICO PRESIDIO DI LEGALITÀ DEL PAESE
    • NEL MIRINO DI PUTIN CI SONO SEMPRE I PIÙ DEBOLI: DOPO AVER DEPORTATO IN RUSSIA 300 MILA MINORI UCRAINI, ORA IL PRESIDENTE RUSSO RAPISCE LE ANZIANE
    • SCAZZI A DESTRA. IL MINISTRO DEL PENSIERO SOLARE ALESSANDRO GIULI SPUTA VELENO CONTRO L’INTELLETTUALE DI DESTRA MARCELLO VENEZIANI (CHE IERI AVEVA STRONCATO IL GOVERNO SU “LA VERITA'”: “SOLO VAGHI ANNUNCI, TANTA FUFFA, UN PO’ DI RETORICA COMIZIALE E QUALCHE IPOCRISIA”)
    • LEONE XIV CONTRO LA CURIA: “CESSINO LE SMANIE DI PRIMEGGIARE E I SOTTERFUGI. L’AMAREZZA A VOLTE SI FA STRADA ANCHE TRA DI NOI QUANDO, MAGARI DOPO TANTI ANNI SPESI AL SERVIZIO DELLA CURIA, NOTIAMO CON DELUSIONE CHE ALCUNE DINAMICHE LEGATE ALL’ESERCIZIO DEL POTERE, ALLA SMANIA DEL PRIMEGGIARE, ALLA CURA DEI PROPRI INTERESSI, NON STENTANO A CAMBIARE. E CI SI CHIEDE: È POSSIBILE ESSERE AMICI NELLA CURIA ROMANA?”
    • A CHI IL CONDONO? A NOI! FRATELLI D’ITALIA RIPESCA LA SANATORIA EDILIZIA, ESCLUSA DALLA MANOVRA, CON UN ORDINE DEL GIORNO ALLA LEGGE DI BILANCIO CHE IMPEGNA IL GOVERNO “AD ADOTTARE LA MISURA NEL PRIMO PROVVEDIMENTO UTILE”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA