TRUMP CONTINUA CON LA DISTRUZIONE DELL’ISTRUZIONE: SI DIMETTE L’INTERO CDA DEL “FULBRIGHT PROGRAM”, IL PIÙ NOTO E AMPIO PROGRAMMA DI BORSE DI STUDIO E DI INTERSCAMBIO CULTURALE AMERICANO, A CAUSA DELLE “INTERFERENZE” DELLA CASA BIANCA
“TRUMP HA ILLEGALMENTE USURPATO L’AUTORITÀ DEL PROGRAMMA, HA NEGATO LE BORSE DI STUDIO A UN SOSTANZIOSO NUMERO DI PERSONE CHE ERANO STATE SELEZIONATE PER RICEVERLE”
Dopo le università come Harvard e Columbia, Donald Trump mette nel mirino le celebri borse di studio Fulbright, che dopo la Seconda guerra mondiale hanno permesso a decine di migliaia di americani di studiare, insegnare e fare ricerche all’estero, e ad altrettanti stranieri di studiare negli Stati Uniti: il più noto e ampio programma di interscambio culturale, che ha permesso al mondo di conoscere la democrazia Usa.
L’intero consiglio di amministrazione del Fulbright Program ha
annunciato le dimissioni, accusando la Casa Bianca di interferenze politiche che rendono impossibile continuare il programma.
«Abbiamo deciso di dimetterci piuttosto che permettere azioni senza precedenti che a nostro giudizio violano la legge, compromettono gli interessi dell’America e minano la missione affidataci dal Congresso ottant’anni fa», informa un comunicato del consiglio di amministrazione.
I suoi membri affermano che il presidente Trump ha «illegalmente usurpato l’autorità» del Programma Fulbright negando le borse di studio a «un sostanzioso numero» di persone che erano state selezionate per riceverle. La Casa Bianca, aggiunge il comunicato, ha inoltre messo arbitrariamente sotto esame altri 1200 borsisti, che ora potrebbero vedersi revocare i fondi.
Senza fornire prove, la Casa Bianca accusa Harvard e in generale il mondo accademico di consentire l’iscrizione di pericolosi radicali, estremisti politici e addirittura criminali.
L’analoga accusa al Fulbright è di finanziare gli studi di americani all’estero o di stranieri in America selezionando persone e argomenti contrari alle posizioni di Trump.
Dal primo dopoguerra, più di 370 mila persone hanno beneficiato di borse Fulbright. Tra gli ex-borsisti ci sono stati 62 premi Nobel (fra cui l’economista Joseph Stiglitz), 88 premi Pulitzer, 40 futuri capi di Stato e di governo (tra i quali il premier britannico Rishi Sunak) e un segretario generale dell’Onu, l’egiziano Boutros Boutros-Ghali. […] Tra gli italiani che hanno ricevuto borse Fulbright figurano Giuliano Amato, Alberto Asor Rosa, Sabino Cassese, Umberto Eco, Margherita Hack e Federico Zeri.
Il New York Times riporta che il consiglio d’amministrazione aveva approvato borse per 200 insegnanti e ricercatori americani in procinto di partire questa estate, ma la Casa Bianca
le ha bloccate citando il soggetto dei loro studi come inappropriato. «Il Fulbright è nato per essere un’organizzazione bipartisan», protesta la senatrice democratica Jeanne Shaheen, «non soggetta ai favoritismi politici che distinguono l’amministrazione Trump».
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