LA FOTO DELL’AMERICANO BENDATO IN CASERMA SCATTATA DA UN COLLEGA DI REGA
POI DUE CANALI DI DIFFUSIONE: CHAT INTERNA SOLO PER FARLO SAPERE AI COLLEGHI, MANINA PER PASSARE LA FOTO ALLA STAMPA PER SCREDITARE IL COMANDANTE DEL NUCLEO OPERATIVO D’ALOIA, REO DI AVER PORTATO ALLA LUCE LE RESPONSABILITA’ DI ALCUNI CARABINIERI SUL CASO CUCCHI
Sarebbe stato un collega di Mario Cerciello Rega a scattare la foto di Gabriel Natale-Hjorth bendato e ammanettato nella caserma di via In Selci a Roma.
Ovvero un militare della stazione Farnese, la stessa alla quale apparteneva il vicebrigadiere ucciso a Roma. La procura capitolina che indaga sull’omicidio infatti ha aperto un fascicolo anche sull’immagine poi fatta girare in una chat dei carabiniere e infine arrivata alla stampa.
E, fa sapere oggi Valeria Pacelli sul Fatto, nell’opera di diffusione si sarebbero mosse due diverse persone con due intenzioni diverse:
Secondo quando risulta al Fatto (ma le bocche in Procura sono cucite), il principale sospettato sarebbe tra i militari della stazione Farnese, la stessa dove lavorava Cerciello Rega, che in quel momento si trovavano negli uffici di via In Selci.
Quello scatto (gli investigatori hanno ricostruito il momento in cui è stato fatto) poi è stato inviato in una chat per dimostrare ai colleghi che chi era coinvolto nel caso dell’omicidio del vicebrigadiere era stato fermato.
Diversa l’intenzione di chi ha inviato la foto alla stampa: secondo gli investigatori si tratta di qualcuno intenzionato a screditare il gruppo di Lorenzo D’Aloia, il comandante del Nucleo investigativo che ha collaborato nelle indagini della Procura facendo venire a galla, con il pm Giovanni Musarò, i presunti depistaggi dell’Arma sul caso Cucchi. È questa solo un ‘impressione degli investigatori che sono alla ricerca del responsabile.
(da agenzie)
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