LEGA, LA RIVOLTA DEI “NORDISTI”: “RIVOGLIAMO IL VECCHIO SIMBOLO PER LE AMMINISTRATIVE”
PINI E FAVA SCRIVONO AL COMMISSARIO DELLA LEGA NORD IEZZI PER POTER UTILIZZARE IL LOGO CON ALBERTO DA GIUSSANO
Nuova iniziativa della minoranza ‘nordista’ della Lega che contesta la scelta del leader Matteo Salvini di eliminare la parola Nord dal simbolo della Lega per trasformarlo definitivamente in un partito nazionale denominato ‘Lega Salvini premier’.
Gli ex deputati Gianluca Pini e Gianni Fava – quest’ultimo ex sfidante di Matteo Salvini al congresso del 2017 – si fanno portavoce della richiesta di poter utilizzare il vecchio simbolo elettorale della “Lega Nord”, fondata da Umberto Bossi negli anni Novanta, alle prossime amministrative nei Comuni romagnoli, a Mantova e a Viadana, nel Mantovano.
“Siamo ancora iscritti a un partito, la Lega Nord per l’indipendenza della Padania, e uno degli obiettivi di ogni partito è partecipare alle tornate elettorali”, spiega Fava. “Da più parti mi è giunta la richiesta di poter correre sotto l’egida della Lega Nord per l’indipendenza della Padania. Non si capisce perchè un Movimento che ha un tesseramento non possa partecipare alle elezioni. La ‘Lega Salvini premier’ è un altro partito, è libera di correre con altri candidati”.
Per questo, sia Fava che Pini hanno inviato una richiesta al commissario federale della Lega Nord Igor Iezzi di poter utilizzare il simbolo con il guerriero Alberto da Giussano.
“A Viadana”, spiega Fava, “per esempio sosterremmo la candidata sindaca di area civica Alessia Minotti, contro l’esponente di Fratelli d’Italia Nicola Cavatorta”.
Dall’ultimo congresso del 21 dicembre 2019, la Lega Nord è stata progressivamente trasformata in una ‘scatola vuota’.
A febbraio è partita la campagna per le iscrizioni al nuovo partito salviniano con più trazione nazionale e meno “questione settentrionale”, con la possibilità di pagare 10 euro per la tessera, mantenendo gratuitamente la “vecchia” tessera della Lega Nord.
Il nuovo movimento nazionale, la ‘Lega Salvini premier’ per l’appunto, nelle competizioni elettorali usa il simbolo dell’Alberto da Giussano su concessione del consiglio federale della ‘vecchia’ Lega
Nei giorni scorsi, Pini, ex deputato ed ex segretario romagnolo, non ricandidato per aver sostenuto l’amico Fava al congresso del 2017 (appoggiato anche da Umberto Bossi), aveva scritto a Iezzi per chiedere chiarimenti sul tesseramento e per sollecitare la convocazione di un nuovo congresso per scadenza termini.
“La ricezione nelle scorse settimane delle tessere di socio sostenitore militante della Lega Nord per l’indipendenza della Padania ha orgogliosamente risvegliato un mai domo spirito autonomista in tantissimi di loro, tanto che un nutrito gruppo di militanti, in virtù del mio vecchio ruolo di rappresentare dell’ala autonomista della Lnip – scrivono Fava e Pini nelle missive sostanzialmente gemelle’ -, mi ha chiesto di farmi latore di interesse legittimo presso la sua persona al fine di ottenere dalla SS.VV. la delega – prevista dalle leggi in materia elettorale – per l’utilizzo del simbolo della Lega Nord per l’indipendenza della Padania e presentare una propria lista autonoma alle imminenti elezioni amministrative di Viadana e Mantova in ossequio al raggiungimento dello scopo sociale del movimento citato nell’articolo 1 dello statuto”.
“Nel rammentarle la centralità dello scopo sociale della Lnip – si legge ancora nelle lettere – e gli obblighi morali prima che legali dei dirigenti rispetto a tale scopo e la responsabilità sociale di chi riveste ruoli dirigenziali nei confronti delle istanze della base, rimango in attesa, sottolineandone l’urgenza, di una sua celere risposta affermativa alla richiesta dato che a breve scadranno i termini per la presentazione delle liste. Liste che chiaramente Le verranno sottoesposte per approvazione come da regolamento vigente che solo in alcuni casi prevede la presenza di candidati che non siano militanti”.
(da agenzie)
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