ACCORDO A ROMA SULLA DISCARICA: “IL SITO E’ PIAN DELL’OLMO”: E GIA’ SCOPPIA LA RIVOLTA DEGLI ABITANTI
LA PROTESTA DEI CITTADINI DELLA ZONA: “SCELTA ASSURDA, E’ A 500 METRI DALLE CASE”
La nuova discarica provvisoria di Roma sorgerà a Pian dell’Olmo, all’estremo margine nord del territorio della Capitale, ai confini con Riano.
A indicare il sito è stato il nuovo commissario straordinario all’emergenza rifiuti, prefetto Goffredo Sottile, al termine di un vertice al ministero dell’Ambiente con il ministro Corrado Clini e i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione.
«È una scelta non dico obbligata, ma è quella che reputo giusta» ha detto, e il fatto che il territorio appartenga a Manlio Cerroni, patron della maxidiscarica di Malagrotta (che dovrebbe finire per essere prorogata anche oltre il 30 giugno) è «irrilevante».
Una scelta che arriva dopo mesi e mesi di polemiche e scontri che ha subito scatenato un vespaio, a partire dalla conferenza stampa del prefetto, interrotta per le proteste, le urla («vergogna, l’Europa vi guarda, ci scapperanno i morti») e gli spintoni dei rappresentanti dei comitati, che hanno promesso «siamo pronti a bloccare il Parlamento».
Ma insorge anche, e trasversalmente, parte del mondo politico, tra cui spicca l’assessore agli Enti Locali della Regione Lazio Giuseppe Cangemi (Pdl) che si è detto «fortemente contrario» e pronto «alla mobilitazione con i cittadini».
Una dichiarazione forte, da parte di un assessore che è, sì, espressione del XX Municipio, ma è anche uno dei più vicini alla presidente Renata Polverini (che invece sosteneva, con l’ex commissario Pecoraro, la scelta di Corcolle).
Dalla governatrice, in ogni caso, non è arrivata nessuna smentita ufficiale.
Eppure, aveva detto oggi Sottile, «su Pian dell’Olmo c’è l’accordo di tutti».
Così come sembrava infatti alla vigilia del vertice: il sito è infatti nel Comune di Roma, anche se oggi il sindaco Gianni Alemanno avrebbe insistito che la scelta migliore sarebbe stata in provincia, e fa parte dei sette dello studio preliminare della Regione.
La Provincia di Nicola Zingaretti, da parte sua, non sarebbe stata contraria, ribadendo come l’hinterland già fosse appesantito da numerosi impianti.
Il ministro Clini, infine, l’aveva inserito in ‘seconda fascià (su quattro) per idoneità . «È una discarica provvisoria – ha detto oggi Sottile – ha una capacità limitata. Opererà da subito e l’impegno sarà , attraverso il potenziamento degli impianti, di non conferirvi il ‘tal qualè», così come chiede l’Ue, che ha dato due mesi all’Italia per mettersi in regola.
«Ma con Clini – ha detto – ci siamo intesi su come dialogare con l’Europa. La scelta è una mia responsabilità diretta. Va detto a chiare lettere che una discarica, se ben gestita, non arreca nocumento al suo esterno. Faremo tutti i dovuti accertamenti di legge».
Ma questo non calma gli animi.
È bagarre: in conferenza stampa c’è anche, accompagnato da alcuni cittadini esasperati, il vicesindaco di Riano Italo Arcuri in fascia tricolore, che promette che a Pian dell’Olmo «non arriverà una spilla, state distruggendo un paese di 10 mila persone».
E a Pian dell’Olmo i comitati hanno subito bloccato la via Tiberina con circa 500 persone, e hanno annunciato un immediato ricorso al Tar.
Intanto l’Idv ha chiesto un Consiglio regionale straordinario, il Sel parla di «scelta scellerata» e «condizionata dagli interessi dei privati».
Ma sul fronte del no c’è anche il coordinatore del Pdl Roma Gianni Sammarco («cadiamo dalla padella nella brace»), mentre il Pd di Roma Capitale esulta: «Finalmente dopo mesi – ha affermato il capogruppo Umberto Marroni – il governo ha individuato il sito che indicavamo da settimane. Ora forza con la differenziata».
Gli fa eco il capogruppo regionale Esterino Montino: «Ora bisogna fare presto e bene quello che Alemanno non ha fatto per oltre 4 anni. Il commissario ha tutti i poteri per procedere con somma urgenza». Lo farà , anche usando la forza pubblica?
«No, adesso vediamo…» la risposta accomodante di Sottile.
Ma la sua ‘avventurà sembra essere appena cominciata. Oggi era solo un assaggio.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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