GIOVANI TRA IGNORANZA E QUALUNQUISMO, MA LONTANI DALLA POLITICA IN TV
UNA RICERCA RIVELA CHE IL 60% DEI GIOVANI NON E’ INTERESSATO ALLA POLITICA, SOLO IL 20% LA SEGUE IN TV… IL 38% SI INFORMA SU INTERNET…PIU’ DELLA META’ SONO SFIDUCIATI… POVERTA’, AMBIENTE E PARI OPPORTUNITA’ NON HANNO SPAZIO SUI MEDIA
La politica? Bocciata. I giornali e la Tv? Bocciati. La scuola? Pure lei bocciata.
I giovani sembrano sempre più allontanarsi dalle trasmissioni a sfondo politico delle televisioni.
Solo due studenti su dieci credono che nei dibattiti si affrontino problemi seri per il Paese.
Quanto ai guru dell’informazione politica, 4 ragazzi su 10 pensano che i vari Ballarò, Porta a Porta e Anno Zero abbiano trasformato la politica in uno spettacolo come tanti altri, magari pure più noioso.
Mentre il 42,4% dichiara che bisognerebbe fare più attenzione ai progetti e meno alle esibizioni dei politici.
I nuovi media? Il 38% sceglie di informarsi con i motori di ricerca su internet, mentre tra chi legge un giornale solo il 4% va alle pagine di politica nazionale.
Sono questi i dati preoccupanti che risultano da un’indagine condotta su 1.505 studenti di 18 scuole in 12 province e 7 regioni, dal Centro Studi di Minori e Media di Firenze, presieduto da Laura Sturlese, con Isabella Poli direttore scientifico di un Comitato guidato dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli.
Sfiduciati al 46,5% e delusi, gli studenti si dichiarano in maggioranza ( 60%) disinteressati alla politica e il giudizio sull’informazione politica dei media è molto severo: povertà , ambiente e pari opportunità sono temi che, secondo gli intervistati, non hanno spazio sui media.
Bocciata anche la scuola nel processo di formazione di una coscienza civica delle nuove generazioni, quarant’anni dopo il ’68.
Tra le fonti di informazione politica, la scuola viene solo al quinto posto, dopo la famiglia ( al primo), media, amici e libri.
Se guardiamo poi alle conoscenze reali di fatti e personaggi della politica, la situazione è quasi disastrosa. Tony Blair e Robert Kennedy sono stati collocati tra i candidati alle recenti elezioni presidenziali americane.
La metà degli studenti ignora il significato di “par condicio” e solo due su dieci sanno cosa si intende quando si dice che il governo “pone la fiducia”, ovvero 8 su 10 lo ignorano sonoramente.
Il candidato più conosciuto alle scorse elezioni italiane è Fausto Bertinotti, mentre il più sconosciuto è Boselli, ex leader del Psi.
Il 54% colloca Berlusconi nel centrodestra e il 38,3 nella destra. C’e anche un 2,2% secondo cui Berlusconi è di centrosinistra, se non addirittura di sinistra ( 1,6%).
Alla domanda aperta “cosa ne pensi della politica?” le risposte più gettonate sono state: “una marea di carte e parole”, “stupenda se venisse gestita meglio”, “un circolo ricreativo” o ” un valido strumento di mediazione”.
Politica troppo lontana dagli ideali giovanili, formule televisive poco accattivanti, temi di loro interesse raramente trattati, pesantezza del linguaggio”per iniziati”… unitamente a un disinteresse giovanile verso ogni forma di impegno sociale che non sia il ristretto cerchio relazionale degli amici stretti.
Finalizzato alla realizzazione dei piccoli egoismi di queste nuove generazioni che badano più ad apparire che ad “essere”.
Certamente una politica che non sa trasmettere valori e riferimenti e che allontana i giovani più di quanto essi stessi non si allontanino già di loro dalla realizzazione dell’interesse generale di una comunità nazionale.
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