IN CENTINAIA ALLA MANIFESTAZIONE DAVANTI AL CASTELLER, DOVE’ E’ RINCHIUSA L’ORSA JJ4: “UCCIDERLA E’ UNA VENDETTA E UNO SPOT ELETTORALE”
I LEGALI DELLE ASSOCIAZIONI VALUTANO L’IPOTESI DI DENUNCIARE FUGATTI PER OMICIDIO COLPOSO DEL GIOVANE RUNNER PER NON AVER ADOTTATO LE MISURE DI SICUREZZA PREVISTE
Centinaia di persone, donne, uomini, bambini, e anche tanti cani,
con cartelli e striscioni hanno raggiunto in corteo Casteller dalla stazione di Villazzano dove si sono dati appuntamento, dopo appelli anche su Telegram, canale attraverso il quale sono stati organizzati passaggi in macchina.
“È incredibile, sono commossa: non mi aspettavo una risposta così massiccia: siamo tantissimi”, dice Clara Moroni che in diretta Facebook mostra le immagini delle tantissime persone che stanno attraversando il paese.
“Abbiamo organizzato tutto in brevissimo tempo, ci hanno scritto da tutta Italia per raggiungerci con mezzi propri”, spiega Francesca Manzini.
“La protesta è stata lanciata sull’onda della notizia di martedì della cattura dell’orsa Gaia e abbiamo sentito necessità di dare un segnale forte immediatamente”, continua Manzini, “e sembra che comunque il mondo animalista stia rispondendo bene. La nostra richiesta è un cambio di passo totale. La nostra impressione è che la giunta Fugatti stia attaccando gli animalisti con toni propagandistici proprio per fingere di non avere alcuna responsabilità per quanto tragicamente accaduto a Papi”, prosegue Manzini, “mentre in realtà, per noi, la giunta deve dimettersi per l’incompetenza e la volontà politica di non intervenire e di non gestire questa convivenza senza attuare tutte le misure necessarie e che hanno portato a questo disastro. Tra l’altro vorrei ricordare che Gaia aveva tre cuccioli che sono rimasti sul Peller e, sì, sono stati svezzati, ma non sappiamo con certezza se sono in grado di provvedere a se stessi autonomamente”.
Manzini parla di vendetta da parte della giunta provinciale. “Rimuovere questo orso è soltanto palesemente una vendetta, uno spot elettorale, non risolve i problemi che ci sono e che dovrebbero essere affrontati in modo diverso”, spiega ancora Manzini, “con l’informazione massiccia cosa che non è stata fatta come hanno detto anche dal Parco Adamello Brenta chiedendo di riavere la gestione del progetto, perché la politica ha tagliato tutta la parte informativa, non sono mai stati installati i bidoni antiorso e nonostante questo l’orsa non si avvicinava ai paesi quindi raccontare questa invasione è una falsità”.
“Un altro messaggio che vogliamo lanciare dalla piazza è quello che moltissimi residenti in Trentino stanno con gli orsi, con noi. Una nuova mobilitazione dovrebbe esserci tra un paio di settimane, ci stiamo organizzando”.
(da agenzie)
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