A BOLOGNA PER LE ELEZIONI A SINDACO IL CENTRODESTRA CE LA METTE TUTTA… PER PERDERE
PER IL DOPO COFFERATI SI VOTA A GIUGNO, IL CENTRODESTRA POTREBBE FARCELA A SUPERARE IL 50% DEI CONSENSI… PER ESSERE SICURO DI PERDERE ALLORA PRESENTA QUATTRO CANDIDATI DIVISI TRA LORO, COSI LA SINISTRA E’ PIU’ TRANQUILLA…
Tafazzi ha diritto di cittadinanza anche a destra, diciamo la verità . In periodi di
egemonia della sinistra, guai a trovare un esponente della società civile che volesse mai candidarsi a sindaco di una grande città , sapendo in partenza di perdere e di condurre solo una battaglia di bandiera.
Quando i famosi sondaggi e l’aria di ponentino portano il profumo di vittoria, tutti a sgomitare per conquistare la prima fila sotto il palco.
L’incredibile ha questa volta come sede la dotta Bologna, dove il sindaco uscente Cofferati, recente sposo con una genovese ( bolognesi ringraziateci almeno… gradito cotechino artigianale) e quindi trasmigrato sotto la Lanterna a fare da padre al neo pargoletto, ha rinunciato a ricandidarsi.
Il dopo Cofferati, sindaco sceriffo spesso in rotta di collisione con la sinistra radicale, ha lasciato una sinistra in crisi, con ottime prospettive per il centrodestra di riconquistare il Comune, dopo l’esperienza Guazzaloca.
La sinistra nel frattempo fa le primarie e designa come candidato Flavio Delbono con il 49% dei consensi interni, una posizione un po’ deboluccia in partenza.
Pensate forse che il centrodestra lasci a questo punto da parte divisioni e polemiche, personalismi e ambizioni, invidie e piccolezze per contrapporgli un candidato unico, scegliendo colui che potrebbe raccogliere i maggiori consensi? Ecco vi sbagliate.
Forse pensate che siano due i candidati su cui operare una scelta a destra? Niente fa fare, sono quattro, così siamo più certi di perdere e di fare un favore alla sinistra. Magari da qui a qualche settimana diventeranno pure di più, l’importante è la coesione insomma.
Attualmente i candidati sono, in ordine di candidatura: Giorgio Guazzaloca, ex sindaco che dopo aver cercato inutilmente l’appoggio di Forza Italia e An, perennemente indecisi sul suo nome, ha giustamente ufficializzato la propria candidatura con una lista civica, sponsorizzato da Casini.
I sondaggi lo danno come il favorito ( mossa intelligente del Pdl aver rinunciato al suo nome…). Poi abbiamo Daniele Corticelli, già coordinatore e socio fondatore della lista civica che portò a suo tempo al successo Guazzaloca e che ora corre da solo.
Terzo destro Stefano Morselli, ex Alleanza Nazionale, ex la Destra di Storace, molto popolare a Bologna.
Quarto candidato di peso è Alfredo Cazzola, ex patron della Virtus Bologna di basket, del Motorshow, ex presidente del Bologna calcio, con ambizioni forti di correre per vincere.
Cazzola ha subito precisato che la sua “è una corsa libera, non sono l’uomo del Pdl, se lo fossi avremmo già perso le elezioni, io voglio essere l’uomo dei bolognesi, perchè in questa città con il solo appoggio del Pdl non si va da nessuna parte. Credo che il PdL possa prendere con simpatia la mia candidatura e sostenermi”.
Insomma altra lista civica e a questo punto fa sorridere il “decisionismo” del centrodestra locale che Berlusconi ha convocato a Roma per individuare il nome da contrapporre a Delbono: che cosa volete decidere ormai che vi trovate, per aver dormito in piedi, quattro candidature nella vostra area di riferimento?
Al massimo dovrete accodarvi a qualcuno (Cazzola), non certo tracciare la rotta.
A parte che un partito che riesce a farsi scavalcare da quattro candidature senza riuscire a esprimerne una propria a tempo debito, favorendo la riesumazione della salma della sinistra in una città simbolo, meriterebbe solo di essere spernacchiato dagli elettori…
Certo che quanto a capacità di farsi del male per imbecillità non sono secondo a nessuno, quando ci si mettono di impegno.
Per fortuna se vinceranno Guazzaloca o Cazzola, nonostante il Pdl, si sentiranno liberi da vincoli di partito. Visto il livello delle segreterie locali, meglio così.
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