ALLARME CARO AFFITTI: PORTANO VIA TRA IL 40% E IL 90% DEL REDDITO
RISCHIO SFRATTO PER 150.000 FAMIGLIE NEI PROSSIMI TRE ANNI… LA CRISI ECONOMICA AGGRAVA IL PROBLEMA DEGLI SFRATTI PER MOROSITA’… OCCORRE UN PIANO ANCHE PER GLI AFFITTI A TUTELA DEI CETI DEBOLI
Lo studio “Crisi economica e sfratti per morosità “, presentato dal sindacato degli inquilini nei giorni scorsi, pone in evidenza le sempre maggiori difficoltà delle famiglie italiane in affitto a sostenere gli attuali livelli di mercato.
Senza misure straordinarie di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel prossimo triennio si prevede che altre 150.000 nuclei familiari perderanno la propria abitazione, subendo lo sfratto per morosità , incapaci di far fronte al pagamento della locazione.
E’, infatti, la famiglia tipo che oggi subisce gli effetti della crisi economica, quella delineata tra gli affittuari. Il 20,5% dei nuclei sono unipersonali, il 67% percepisce un solo reddito.
All’interno di queste ultime, il 39,6% è rappresentato da operai, il 29,2% da pensionati, più di un quinto dei capifamiglia ha più di 65 anni e un quarto è costituito da donne.
Per le famiglie dove l’unica entrata è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, l’affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, tra l’82 e il 92% a Milano e Roma.
A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato, gli affitti sono aumentati del 16% nel 2008.
Su un campione di 1000 famiglie sottoposte a sfratto per morosità , il 24% delle famiglie sfrattate ha subito la perdita del posto di lavoro del percettore del reddito, il 22% è precario, mentre per un altro 21% il percettore è in cassa integrazione.
Solo negli ultimi 5 anni, ricorda ancora lo studio, circa 120.000 famiglie hanno perso la propria abitazione, per 100.000 casi la causa è stata l’altissima incidenza dell’affitto sul reddito.
Guardando le maggiori aree metropolitane, nel complesso sono stati emessi quasi 100.000 sfratti per morosità e circa 90.000 famiglie hanno subito un’esecuzione del provvedimento.
Circa 20.000 a Milano e Roma, 15.000 a Napoli, 10.000 a Torino.
Mentre a Genova, Firenze, Palermo e Roma circa il 10% delle famiglie in affitto hanno subito uno sfratto per morosità , escludendo le abitazioni di proprietà pubblica.
Ora è evidente che il Governo debba dare una risposta anche a quella percentuale di italiani che vivono in affitto, non si può operare solo una politica della casa per chi la casa già ce l’ha.
Un piano casa deve prevedere una risposta anche per questo settore che una crisi economica grave come questa che stiamo attraversando rischia di mettere davvero su una strada.
Non ci si può dimenticare che esistono famiglie in affitto che magari fino a ieri riuscivano a pagare la locazione senza disturbare nessuno, ma a causa della crisi ora chiedono aiuto.
E se il governo corre ad aiutare banche a aziende automobilistiche, permette di ampliare case a chi ne possiede di proprietà , forse sarebbe opportuno non lasciare alla sinistra l’argomento “affitti”.
Una destra sociale guarda prima ai più deboli e poi semmai ai benestanti, inutile decantare un piano casa se poi non prevede interventi decisivi anche per coloro che stanno in affitto e che non hanno certo i soldi per pagarsi una rata di mutuo.
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