ARRIVANO I FONDAMENTALISTI BIGOTTI: LA LEGA IN PIEMONTE FA ESCLUDERE I SEXY SHOP DAI BONUS PER I COMMERCIANTI IN PIEMONTE
L’IPOCRISIA DEI PEGGIORI INTEGRALISTI DISCRIMINA PURE I COMMERCIANTI
In Piemonte la Lega fa escludere i sexy shop dal Bonus da 1.500 euro che sarà erogato ai piccoli
commercianti con il Riparti Piemonte.
Il voto questa mattina, in apertura della terza giornata di lavori dell’Aula virtuale del Consiglio regionale, che con il contingentamento dei tempi dovrebbe portare al via libera del provvedimento entro oggi.
Dopo estenuanti discussioni e tantissimi emendamenti delle opposizioni, all’ultimo spunta un subemendamento del capogruppo della Lega Preioni per escludere dal bonus una tantum a fondo perduto il commercio al dettaglio di articoli per adulti, meglio noti come ‘sexy shop’.
Come se si potesse esercitare una presunta autorita’ morale per stabilire discriminazioni ed esclusioni.
Che differenza ci sarebbe tra esercenti in regola che vendano tappi di sughero, mortadella, statuette di santi o mutandine commestibili?
Stiamo parlando di realtà che pagano le tasse e garantiscono posti di lavoro, al pari di molte altre.
Chi siete per ergervi a giudici etici su ciò che è lecito e ciò che è scandaloso vendere? Proprio voi che criticate gli “integralismi” e poi dimostrate di essere peggio di loro, chiusi in un bigottismo ipocrita che penalizza quei commercianti che solo a parole dite di rappresentare.
Speriamo che quegli esercenti facciamo ricorso e vi citino in giudizio, chiedendo i danni, così vi mangiano anche i mutandoni di lana che portate in testa.
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