ATTUALITA’
INFLAZIONE VERA O PRESUNTA? I CONTI NON TORNANO
Italia povera o povera Italia? A settembre vi è stato uno sciopero dei consumatori contro l’aumento dei prezzi, si è data la colpa all’introduzione dell’euro, alla disonestà dei commercianti, alle ricorrenti crisi economiche che si riflettono sul mercato globale; ora tocca ai mutui casa americani deprimere consumi ed aumentare prezzi.
Eppure Prodi si vanta di varare finanziarie con “cento buone notizie” (ricordate i “cento fiori” maoisti?), di aver rimesso in moto la nazione, aver aumentato il benessere e diminuito il deficit e promette che il luminoso sole dell’avvenire splenderà sul nostro futuro. Allora siamo vittime di un colossale abbaglio collettivo, sentiamo come reali aumenti inesistenti, vediamo un futuro nero laddove vi è solo felicità e speranza. Cosa ci attende nei prossimi mesi?Servizi, consumi alimentari, scuola ed istruzione sono le voci che faranno registrare gli aumenti più elevati. Aumenteranno rispettivamente del 14,7%, del 7,4% e del 11,9% molto al di sopra del tasso d’inflazione programmato. Ma gli aumenti riguarderanno quasi tutti i settori dalle banche alle abitazioni, dal tempo libero ai trasporti. Aumenteranno luce, gas, acqua, treni, autobus, pane , pasta. Anche le più ottimistiche previsioni danno come certa una stangata per le famiglie di circa 1.100 euro in più sull’arco dei 12 mesi. Il bilancio per una famiglia del ceto medio composta da 4 persone è, secondo le ultime statistiche pubblicate il seguente: l’alloggio incide per 800/900 euro, il cibo per 550/700, i servizi per 100/150, i trasporti per 150/200, le assicurazioni per 200/250, l’abbigliamento per 250/300, per un totale di 2050/2500 euro mensili. Si tratta solo di spese necessarie, senza tener conto di eventuali spese per il tempo libero o per qualche emergenza. Tutti noi sappiamo che l’inflazione reale è molto superiore a quella ufficiale, tenuta artificialmente bassa anche per colpa del metodo ISTAT con il quale si compone il cosidetto “paniere”. Senza tener in alcun conto le differenze di reddito e di consumi tra i cittadini, il paniere che mette in una unica stima statistica le patate e le auto di lusso, le lavastoviglie ed i viaggi alle Maldive. Facendo calcoli come se tutti i nuclei familiari fossero della stessa tipologia ed avessero le identiche possibilità di consumo.
Per esempio se cala il costo dei viaggi aerei cala l’inflazione anche se aumenta il pane. Per questo l’inflazione del governo non è quella del popolo, per questo negli ultimi anni la disparità tra redditi minimi e redditi massimi si è accentuata.
Molti economisti ritengono sia necessario ed utile diversificare il paniere almeno in tre parti:
1) Generi di prima necessità o di uso comune, di facile accesso a tutti e che tutti usino.
2) Beni di consumo durevole, acquistati una tantum, ma a larga distribuzione: elettrodomestici,auto non di lusso, tecnologia di largo consumo.
3) Tutti i beni di lusso, i cibi particolari, le auto di fascia alta, le vacanze esotiche, i vestititi di sartoria etc. etc. tutto quanto
cioè è fuori dalla vita delle classi medie.
Con un calcolo di questo tipo l’inflazione attuale sarebbe circa del 6/7% contro una programmata del 2,3% e contro un incremento delle retribuzioni mediamente del 2%. Per concludere: non sensazione ma certezza, sempre più Italiani poveri
in una povera Italia.
Robur
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