BANKITALIA SULLE LIBERALIZZAZIONI: “TROPPO POCO SU BANCHE E PROFESSIONISTI”
SECONDO VIA NAZIONALE “E’ STATO FATTO UN PASSO AVANTI, MA NON BASTA: IL PAESE E’ FERMO DA 15 ANNI”…”MISURE INCISIVE MA PARZIALI, IN ALCUNE SI RINVIA, IN ALTRE SI FA MARCIA INDIETRO”
La prima autorevole pagella – con tanto di “promosso”, “bocciato” e “rimandato” – al decreto Cresci-Italia, arriva dalla Banca d’Italia.
«E’ indubbio che si fanno passi avanti concreti e rilevanti nella modernizzazione del Paese», ha riferito ieri il neo vicedirettore generale Salvatore Rossi, in audizione al Senato.
Ma «occorre proseguire in questa direzione» perchè «i frutti potranno non vedersi subito, ma è una strada obbligata» per traghettare l’Italia fuori dalla «condizione quasi stagnante» degli ultimi 15 anni.
Nel settore delle assicurazioni, ricorda Bankitalia, il decreto interviene nel comparto “Rc auto”.
Ovvero il tagliando elettronico, la scatola nera sul veicolo, l’obbligo per l’agente (che rimane monomandatario) di mostrare al cliente altri tre preventivi di polizza di compagnie diverse.
Tuttavia si avrà «una diminuzione dei premi» solo «se i comportamenti concorrenziali sul mercato saranno attentamente controllati». Meno cartelli, prezzi più bassi.
Giudizio rinviato sui trasporti a quando sarà effettivamente operativa la nuova Authority, «già prevista nella manovra di dicembre», fa notare sottilmente Bankitalia, le cui funzioni, «ora estese», vanno tutte «nella direzione di assicurare una corretta regolamentazione».
Ma l’efficacia su tariffe, qualità del servizio, operatività territoriale, «dipenderà dalle azioni concrete» che l’Authority riuscirà a mettere in campo, influenzate «dalle quantità e qualità delle risorse assegnate e dal grado di indipendenza che le verrà assicurato».
Si può fare di più. Una prima bacchettata è riservata alle (poche) misure a carico degli istituti di credito.
Per ridurre il costo di utilizzo delle carte e degli altri strumenti di pagamento elettronici – è il monito di Bankitalia – «sarebbero utili ulteriori interventi normativi che accrescano la trasparenza e il valore segnaletico dei prezzi applicati dalle banche», così che le scelte dei consumatori siano davvero consapevoli.
Non basta dunque quanto dispone il decreto, ovvero la riduzione delle commissioni con regole da definire entro il 1° giugno.
L’ampiamento «significativo» della pianta organica delle farmacie (di oltre il 25%), con l’apertura di 5 mila punti, la possibilità di fare sconti su farmaci e prodotti che ora sono pagati direttamente dai clienti, così come la possibilità di tenere aperto oltre i turni e gli orari previsti dalle leggi regionali, sono giudicati con favore da Bankitalia. Tuttavia in questo settore, come trai notai, la concorrenza aumenterà «soltanto all’interno del settore», conservandoi paletti all’accesso.
Auspicabile un approccio per rendere più «contendibile» questo mercato.
Capitolo professioni bocciato. Il venir meno dell’obbligo del preventivo scritto (scatta solo se richiesto dal cliente) è «un passo indietro», certifica Bankitalia.
In ambito forense, si sottolinea, avrebbe scoraggiato la presentazione di cause di rilievo modesto.
Per quanto riguarda i notai, l’incremento del numero delle sedi (500, meno del 10%) è «limitato» e in ogni caso «si sono preservati gli attuali stretti limiti all’accesso».
Troppe «incertezze», infine, nella formulazione dell’abrogazione delle tariffe, rimaste come parametri solo nelle aule giudiziarie.
Promossa a pieni voti la futura separazione tra Eni e Snam.
«Misura di grande rilievo» per Bankitalia, garantirà «un più equo accesso alle infrastrutture» e stimolerà gli investimenti.
Apprezzati anche gli interventi per ridurre la bolletta del gas a imprese e consumatori. Meno bene la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti, solo «parziale», con dubbi benefici alla pompa.
«Apprezzabili» infine gli incentivi ad affidare i servizi pubblici locali mediante gara. Mentre sulla Srl per gli under 35 a un euro di capitale si suggerisce di rimuovere il vincolo d’età .
(da “La Repubblica“)
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