“BASTA NOMINATI”, MA MELONI “SANTA SUBITO” PER DISEGNO DIVINO
PRIMARIE FARSA DELLE “SORELLE DI SILVIO”: SI PUO’ SCEGLIERE (FORSE) IL SIMBOLO, MA NELL’OFFICINA E’ BLINDATA LA POLTRONA DELL’EX MINISTRO DI BERLUSCONI
In questo fine settimana si tengono le cosiddette “primarie” promosse da “Fratelli d’Italia che hanno preso in affitto per un anno dalla Fondazione An anche il simbolo di Alleanza Nazionale.
Se renderà qualcosa rinnoveranno la polizza, altrimenti la restituiranno.
Ricorsi giudiziari permettendo.
In cosa consistono “le prime primarie del Centrodestra” è quindi ben presto spiegato: si potrà votare, bontà sua, il Presidente Nazionale del Movimento, ovvero l’unica candidata Giorgia Meloni, proclamandola “Santa subito”.
In secondo luogo si potranno votare i “grandi elettori” locali, cioè complessivamente 3150 delegati che, nel congresso nazionale di Fiuggi l’8 e 9 marzo, ratificheranno l’elezione del Presidente nazionale, la scelta del simbolo e l’elezione dei membri dell’Assemblea Nazionale del movimento (puro stile piramidale vecchia Dc)
In pratica una presa d’atto per acclamazione per la sorella d’Italia.
Da sottolineare che ogni votante alle primarie potrà indicare fino a 5 preferenze, in modo da far apparire più numerose le stesse.
Ma non finisce qua la liberalità del consulto: si potrà scegliere tra otto simboli come nelle migliori pizzerie: con o senza fiamma e con ingredienti diversamente posizionati, con un piccolo dettaglio.
Sette simboli su otto prevedono che i caratteri di Fratelli d’Italia siano molto più grandi di quelli di Alleanza Nazionale.
Poi si passa alla consultazione sul programma (temi ovviamente originali), dieci i quesiti posti: l’uscita dell’Italia dall’euro; impedire l’importazione di merci che fanno concorrenza sleale al Made in Italy; il blocco di flussi migratori fin quando il tasso di disoccupazione non sarà inferiore alla media europea; condonare le cartelle esattoriali per interessi, sanzioni e oneri sospendendo versamenti per famiglie e imprese in difficoltà ; scaricare dalla dichiarazione dei redditi le spese fatturate; elezione diretta del Capo dello Stato; incentivare le famiglie numerose; vietare nuove sale giochi; pretendere le elezioni primarie per il leader del centrodestra; regolamentazione della prostituzione.
Tra demogogia e populismo insomma, senza specificare le coperture, in una visione da destra ottocentesca e mancanza del senso del ridicolo, lontani dalle moderne destre europee.
Scopiazzando il Pd, occorre anche un’ «adesione» ai valori di Fdi-An (quali?) e versare due eurini che fanno sempre comodo.
Alla fine della santificazione potranno riprendere le trattative della “famiglia Addams” con gli aspiranti apostoli o meglio dire questuanti: obiettivo lista comune con la Destra, ex Fli e Noi Sud per le Europee.
Tra appelli e contrappelli, trattative su capilista e caporali, finanziamenti e percentuali, riusciranno i nostri eroi a mettersi d’accordo?
Le alternative sono due: o non raggiungere il 4% di sbarramento insieme o da soli.
Anche perchè senza idee, alleanze e volti nuovi non si va da nessun parte.
Soprattutto se chi dirige i vecchi commedianti sta sempre nella cabina di regia di Arcore.
Un consiglio: fatevi assumere direttamente, almeno Silvio vi versa le marchette (termine mai così adatto…)
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