BATTIQUORUM
UNA SOGLIA DEL 50% CHE NON HA PIU’ SENSO
La seconda carica dello Stato, che magari non tutti lo sanno ma è Ignazio La Russa, ha invitato a disertare le urne per far fallire i referendum sulla cittadinanza e sul lavoro.
La quarta carica dello Stato, la più astuta Giorgia Meloni, ha invece annunciato che si recherà ai seggi, affinché nessuno possa accusarla di fomentare la disaffezione dei cittadini per la politica, ma che non ritirerà le schede, contribuendo così al mancato raggiungimento del famigerato «quorum» (proprio come La Russa).
Lo stratagemma adottato dalla premier è stato previsto dagli stessi Costituenti: per evitare che una nicchia di persone motivate riuscisse a modificare una legge nel disinteresse della maggioranza, sottoposero la validità del referendum alla partecipazione al voto del 50% più uno degli aventi diritto.
Qual è il problema? Che i Costituenti avevano fresca memoria del referendum Monarchia-Repubblica, a cui aveva partecipato l’89% degli elettori. Il 50% sembrò loro il minimo sindacale, ma adesso che si fa fatica a superarlo persino nelle elezioni più sentite, è diventato la Grande Muraglia contro cui vanno a infrangersi tutti i referendum abrogativi, perché chi è contrario ha capito l’antifona e non invita più a votare No, ma ad astenersi, per mescolarsi alla marea dei disillusi e degli indifferenti
Quell’arcaico 50 andrebbe sostituito con un numero più realistico, compreso tra 30 e 40. Sarebbe una riforma piccola ma di buonsenso, realizzabile all’unanimità. Quindi è legittimo supporre che non vedrà mai la luce.
(da corriere.it)
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