BEATRICE VENEZI, LA RIVOLTA DEGLI ORCHESTRALI, ALLA FENICE SI BLOCCA TUTTO: “DEVE ANDARSENE, CURRICULUM INADEGUATO”
ESPLODE LA PROTESTA DEI DIPENDENTI DEL TEATRO LA FENICE CONTRO LA NOMINA IMPOSTA DALL’ALTO DEL NUOVO DIRETTORE D’ORCHESTRA
I lavoratori del Teatro La Fenice di Venezia hanno dichiarato guerra contro la nomina di Beatrice Venezi come direttore musicale. Gli orchestrali hanno proclamato lo stato di agitazione permanente e minacciano scioperi, manifestazioni e sit-in finché la decisione non verrà revocata. Secondo la Rsu dei lavoratori, la nomina di Venezi è avvenuta «con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza». L’assemblea generale, riunitasi il 26 settembre, ha espresso «unanime solidarietà alla presa di posizione chiara e coraggiosa resa pubblica il 25 settembre dai professori d’orchestra».
Il punto più controverso riguarderebbe le competenze della direttrice: «È doveroso sottolineare che il curriculum di Venezi non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice», affermano i lavoratori, che considerano la musicista vicina al governo Meloni non all’altezza del prestigioso incarico.
I sindacati parlano di «deriva autoritaria»
La Slc Cgil è scesa in campo con parole durissime. La segretaria nazionale per la Produzione Culturale, Sabina Di Marco, ha parlato di «deriva autoritaria che andrebbe evitata», criticando non tanto la qualità del direttore quanto «l’assenza di un percorso di condivisione con l’orchestra nella procedura di
nomina di una figura così importante». Anche perché, spiega il sindacalista: «Interventi di questo rilievo e così delicati hanno sempre seguito un percorso di condivisione, una consuetudine che questa volta è stata completamente ignorata preferendo un atto di autorità», ha aggiunto Di Marco, evidenziando come questa procedura rappresenti una rottura con le tradizioni del teatro lirico.
(da agenzie)
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