BERLUSCONI FA FUORI ALFANO: SEPARATI IN CASA PDL
IL SEGRETARIO DETRONIZZATO, LE COLOMBE DISERTANO: DI FATTO SONO GIA” DUE PARTITI…L’8 DICEMBRE CI SARA’ LA CONTA
L’ufficio di presidenza del Pdl “delibera la sospensione delle attività del Popolo della Libertà , per convergere verso il rilancio di ‘Forza Italia’ già pubblicamente annunciato dal Presidente Berlusconi con un appello a tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi”.
Il comunicato diffuso al termine dell’ufficio di presidenza del Pdl conferma la volontà di Silvio Berlusconi di andare avanti con il suo disegno, ma per ora non ci sarà nessuna sfiducia al governo Letta.
“I nostri rappresentanti di governo, governo a cui continueremo a dare il nostro sostegno, nel rispetto degli impegni programmatici assunti al momento dell’insediamento”, si legge ancora nella nota, e “i nostri deputati e i nostri senatori sono impegnati a contrastare ogni iniziativa che vada nella direzione opposta e a proporre efficaci misure per la ripresa della nostra economia in sintonia con le altre economie dei paesi membri dell’Unione europea”.
Il nodo decadenza
Salvo sorprese dal futuro voto del Senato, si tratta però di un sostegno evidentemente ad orologeria. “Come possiamo collaborare con una parte politica che opera fuori dalla legge?”, dice Berlusconi, al termine dell’ufficio di presidenza, rispondendo a chi gli chiede se l’esecutivo cadrà in caso di proclamaazione della decadenza da senatore.
Scissione ancora possibile.
Anche se il sostegno all’esecutivo di larghe intese viene per il momento assicurato, la scissione sembra comunque di nuovo a un passo.
Alfano, che ha visto l’ex premier poche ore prima del vertice per convincerlo a prendere tempo, ha deciso di non partecipare, lasciando Palazzo Grazioli con gli altri ministri del Pdl: “Il mio contributo all’unità del nostro movimento politico, che mai ostacolerò per ragioni attinenti i miei ruoli personali, è di non partecipare, come hanno fatto altri, all’Ufficio di presidenza che deve proporre decisioni che il Consiglio nazionale dovrà assumere. Il tempo che ci separa dal Consiglio nazionale consentirà a Berlusconi di lavorare per ottenere l’unità “.
Cariche azzerate.
Uno strappo che Berlusconi, parlando a conclusione dell’ufficio di presidenza, ha cercato di ridimensionare. E’ stato “forse meglio” che Alfano e i dissidenti “avendo delle cose da chiarire, non partecipassero e l’hanno fatto col mio consenso”, ha precisato il Cavaliere.
“Ho incontrato per tre ore Alfano e i ministri, non ho preoccupazioni di continuare tutti insieme. Ci sono incomprensioni che sono tutte di tipo soltanto personale. Si tratta di una patologia di ogni partito politico dove dopo tanti anni in tanti hanno ambizioni e tutto questo porta a possibili contrasti che sono sicuro sarannno sanati”. Poi ha aggiunto: “Ho stima e amicizia e anche per chi in buona fede ha ritenuto di dissentire rispetto a maggioranza. Alfano gode del mio affetto, amicizia e stima. Credo che potrà essere ancora lui il mio successore”. Per il momento però il vicepremier è un iscritto come tutti, avendo la riunione di oggi deciso l’azzeramento delle cariche del partito confermando invece Berlusconi alla presidenza della risorta Forza Italia.
Consiglio nazionale l’8 dicembre.
L’impressione è che è al Consiglio nazionale del Pdl (convocato per l’8 dicembre, lo stesso giorno delle primarie del Pd) che è stata rinviata la resa dei conti finale tra lealisti e governativi: in quell’occasione, infatti, ci sarà una platea molto più ampia, di circa 800 persone, ed è lì che si vedrà realmente chi ha la maggioranza nel partito.
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