BERSANI SI RIPRENDE LA FESTA DELL’UNITA’: A BOLOGNA SARA’ LUI A CHIUDERE LA FESTA
AD APRILE NON ERA STATO INVITATO, ORA LA RIVINCITA
Una novità che rompe un’antica liturgia: la chiusura della festa dell’Unità di Bologna, una delle più importanti e storiche, sarà appannaggio di Pierluigi Bersani e non del segretario in carica, quel Matteo Renzi con cui l’ex ministro spesso si è scontrato in questi mesi. Dopo le polemiche sollevate dal mancato invito dell’ex segretario da parte del Pd, all’ultima Festa dell’Unità nazionale a Bologna, ad aprile, la dirigenza cittadina dei dem ha invitato Bersani come ospite d’onore.
Oltre a Bersani sarà sicuramente presente anche il premier e segretario nazionale del Pd Matteo Renzi che ha già annunciato, alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia di qualche giorno fa, la sua partecipazione.
Ad aprire la kermesse sarà il vice-segretario dem Debora Serracchiani.
Ad aprile scorso, a Bologna, si erano festeggiati i 70 anni della Festa dell’Unità con una kermesse straordinaria a carattere nazionale che aveva visto la partecipazione dello stesso Presidente del Consiglio e di vari ministri del suo governo.
Nella lista degli invitati, però, mancavano i nomi di Bersani e di Gianni Cuperlo, fatto che aveva suscitato l’indignazione dei parlamentari dem della minoranza e soprattutto dei volontari della Festa che ne assicurano ogni anno la sopravvivenza e sono particolarmente legati a Bersani. Il Pd emiliano-romagnolo, con le feste dell’Unità , come risulta dal bilancio del partito presentato ogni anno, copre il 99% dei finanziamenti al partito.
Il Pd bolognese aveva declinato ogni responsabilità per l’esclusione dei due big della minoranza, riferendo che gli inviti erano partiti dal Pd nazionale.
Dopo giorni di polemiche, aveva fatto parziale dietrofront, chiamando in extremis Gianni Cuperlo per la chiusura della kermesse e il premier Renzi aveva dato ragione a Bersani che aveva espresso la sua amarezza per il mancato invito.
“Bersani ha ragione, giustissimo chiamarlo, hanno chiamato i ministri e non gli ex segretari. Noi lo andiamo a prendere in macchina” aveva detto alla trasmissione tv di La7, ‘Otto e mezzo’.
(da “Huffingtonpost”)
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