BOLOGNA, GUERRIGLIA IN CENTRO, 100.000 EURO DI DANNI E IL SINDACO LEPORE: “MANDO LA FATTURA A PIANTEDOSI”
UNA GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO PESSIMA, QUANDO SI POTEVA EVITARE DI FAR DISPUTARE LA PARTITA VIRTUS-MACCABI’ IN CENTRO CITTA’… QUALCUNO CERCA I DISORDINI PER ALIMENTARE L’INSICUREZZA DEI CITTADINI?
Dopo la serata di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine mentre Virtus e Maccabi
disputavano il match di Eurolega al Paladozza, è il giorno della politica e dei commenti sugli episodi di guerriglia urbana andati in scena in pieno centro storico.
Mentre il ministro dell’interno Matteo Piantedosi condanna “l’inaccettabile violenza” degli attivisti a favore della Palestina, il sindaco di Bologna Matteo Lepore si dice pronto “a mandare al ministro Piantedosi la fattura dei danni” causati dai disordini, che ammonterebbero a oltre 100mila euro solo per i beni pubblici.
Venerdì sera centinaia di persone hanno partecipato al corteo organizzato da Potere al popolo, Usb, Giovani palestinesi e movimenti e collettivi cittadini. Partiti da piazza Maggiore, la tensione è esplosa quando manifestanti e polizia si sono incrociati sul confine della ‘zona rossa’ intorno al Paladozza
presidiata dalle forze dell’ordine.
Nel tentativo di entrare nell’area blindata, i manifestanti hanno iniziato a lanciare petardi e vernice contro le forze dell’ordine. I primi respingimenti sono avvenuti “a distanza” con lacrimogeni e idranti. Su via Riva di Reno è partita una violenta carica degli agenti in antisommossa che ha disperso l’ultimo gruppo di attivisti. I partecipanti più violenti hanno reagito lanciando sampietrini, spaccando vetrine e dando fuoco a cassonetti e automobili parcheggiate. Nei disordini una ventina di agenti sono rimasti feriti e altrettanti manifestanti sono stati identificati.
Per Lepore sono stati “scontri che si potevano evitare. Chiedo io scusa ai cittadini a nome delle istituzioni, perché nessuno lo sta facendo a partire dal ministro Piantedosi”.
Nei giorni precedenti alla partita, sindaco e ministro si erano duramente criticati a vicenda: se per Lepore era meglio spostare il match all’Unipol Arena per evitare che i disordini causassero il caos in centro città, il ministro ha dato il placet a mantenere la partita al Paladozza.
“Una partita – ha aggiunto Lepore nel punto stampa indetto in mattinata – non può essere vietata dal sindaco, perché l’ordine pubblico è in mano a prefetto e questore. Il ministro ha sovvertito gli orientamenti, è intervenuto in modo irrituale e ha creato questa situazione”. Per questo, ha detto “domani manderò la fattura dei danni a Piantedosi” attaccandone “la gestione sconsiderata dell’ordine pubblico”.
Nel condannare le violenze e nell’esprimere solidarietà ai cittadini danneggiati, il primo cittadino ha spiegato che “l’80% delle persone che ieri ha partecipato agli scontri veniva da fuori città”. Nelle ore precedenti al corteo, sui social e in varie chat della sfera degli organizzatori del corteo è circolato anche l’allarme riguardo presunti militanti di estrema destra in trasferta a Bologna per attaccare deliberatamente i manifestanti, ma durante i disordini non si sono verificati episodi del genere.
La solidarietà ai bolognesi
Ha ripreso Lepore: “Bologna si è trovata in mezzo a uno scontro muscolare, testosteronico, tra un gruppo di estremisti e il ministero degli Interni. Questo non deve accadere più. Piena solidarietà ai cittadini bolognesi che ieri sera non sono potuti rientrare a casa, perché c’è stato un vero e proprio coprifuoco”.
(da Bologna Today)
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