BOLOGNA, INDAGATO IL POLIZIOTTO CHE PERQUISI’ UN’ATTIVISTA DI EXTINCTION REBELLION: LA FECE SPOGLIARE E LE ORDINO’ DI FARE DEI PIEGAMENTI
IL GIP: “PERQUISIZIONE ESEGUITA FUORI DAI CASI PREVISTI PER LEGGE E CON MODALITA’ ABUSIVE”
Sarà indagato per il reato di perquisizione e ispezione personale arbitraria il sostituto commissario della questura di Bologna che nel luglio del 2024 perquisì e trattenne per oltre nove ore alcune attiviste di Extinction Rebellion.
Una di loro fu addirittura costretta a spogliarsi in un bagno e le venne ordinato di fare dei piegamenti sulle gambe. Il tribunale del capoluogo emiliano ha chiesto l’iscrizione del sostituto commissario del registro degli indagati, nonostante lo scorso gennaio la pm incaricata delle indagini avesse chiesto l’archiviazione. A questa richiesta si era opposta proprio la donna vittima delle perquisizioni, supportata dal legale Ettore Grenci e dal movimento ambientalista.
L’ordinanza del gip
Nell’ordinanza del gip si legge che la perquisizione degli attivisti di Extinction Rebellion «deve ritenersi eseguita fuori dai casi previsti dalla legge e comunque con modalità tali da renderla abusiva». Secondo il giudice per le indagini preliminari, inoltre, «appare inverosimile, priva di qualsiasi fondamento, non normativamente prevista, la giustificazione di rintracciare possibili strumenti idonei a provocare atti di autolesionismo». Il Gip ribadisce quindi come nessuna «prassi» possa giustificare comportamenti che vanno contro la legge o
che prevedono «l’utilizzo di modalità vessatorie e umilianti».
Il dibattito in Parlamento e la posizione di Piantedosi
Quanto accaduto nella questura di Bologna fu oggetto di numerose interrogazioni parlamentari, tutte presentate da esponenti delle opposizioni. In un’intervista televisiva, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi descrisse le perquisizioni come «una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita» e aggiungendo che «tutto si è svolto nella piena regolarità».
L’attivista di XR: «A distanza di un anno mi viene restituita la mia dignità»
Secondo Extinction Rebellion, la lettura del governo stride con quanto scritto dal gip di Bologna nell’ordinanza. «In uno stato democratico non può esserci spazio per una gestione dell’ordine pubblico basata su abusi e intimidazioni, sempre più frequenti nelle Questure e nelle piazze italiane per ordine del Governo», scrive il movimento ambientalista in una nota.
Mentre Valentina, la donna che ha denunciato il sostituto commissario per la perquisizione corporale, aggiunge: «A distanza di un anno dagli eventi viene finalmente restituita dignità a me e a chissà quante altre persone senza trattamenti del tutto arbitrari e per questo illegittimi».
(da agenzie)
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