BOSSI: “BISOGNA FAR RIENTRARE NELLA LEGA TUTTE LE PERSONE ESPULSEâ€
A UNA SETTIMANA DAL CONGRESSO, BOSSI CAMBIA STRATEGIA E FA RITORNARE SULLA TERRA I BARBARI TRASOGNANTI: “QUELLI CHE HANNO FATTO LA LEGA NON POSSONO ESSERE BUTTATI FUORI PER BEGHE LOCALI”
Umberto Bossi non molla.
Ad una settimana dal congresso federale che dovrebbe decretare la definitiva uscita di scena del Senatùr a favore di Roberto Maroni e della sua Lega 2.0, il vecchio Capo fa sapere da Cermenate (Como) di voler restare in sella, ora più che mai.
Ha dato la sua disponibilità per fare il presidente al fianco di Maroni (con cui ha chiuso un accordo), ma vuole capire quali saranno i reali poteri attribuiti alla sua figura.
Così Bossi, che dopo la batosta di marzo si sente nuovamente al timone del suo partito, parla già di far rientrare nella Lega tutte le persone espulse “quelli che hanno fatto la Lega e non possono essere buttati fuori per delle beghe locali”.
Bossi lo ha detto durante un incontro con i militanti a cui ha preso parte anche l’indipendentista Mario Borghezio.
L’eurodeputato ha dato l’ennesima prova di sobrietà e mansuetudine, attaccando lo Stato (“mafioso”) ma anche quei leghisti troppo morbidi che “accarezzati dalle brezze romane pensano che la situazione possa cambiare dialogando con Roma”.
Insomma, la vecchia Lega non vuole cambiare e punta a sopravvivere a sè stessa.
La leadership di Maroni peraltro si è dimostrata scarsa, com’era prevedibile, e il partito è dato in costante calo, segno evidente che le epurazioni non hanno portato ai risultati auspicati dai barbari trasognanti. Sono state viste piuttosto come un regolamento di conti interni tra bande rivali accompagnate da una strategia di riavvicinamento al Pdl che la base elettorale non condivide per nulla.
Non a caso l’emorragia di voti di protesta verso i grillini ha colpito in gran parte proprio l’elettorato della Lega.
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