CAOS TASI, PROROGA IN VISTA, MA LE CITTA’ CHE HANNO DECISO VOGLIONO INCASSARE SUBITO
ALLARME DEI CAF SULLA SCADENZA DEL 16 GIUGNO… DOMANI VERTICE ANCI-GOVERNO
Proroga per la prima rata della Tasi, l’imposta sui servizi indivisibili che insieme alla Tari ha sostituito l’Imu sulla prima casa.
Di sicuro lo slittamento dal 16 giugno al 16 settembre riguarderà i Comuni che non hanno ancora deliberato le aliquote, ma il governo potrebbe scegliere di estendere il rinvio a tutti i Comuni, anche a quelli che hanno già fissato le aliquote e le detrazioni. Così si renderebbe omogenea la situazione e si ridurrebbe il caos fiscale in un periodo in cui si addensano 29 scadenze di pagamento.
La decisione sulla Tasi dovrebbe essere presa domani al ministero dell’Economia dove è in programma una riunione tra il governo e l’Anci, l’associazione dei Comuni.
È ovvio che in entrambi i casi il governo dovrà anticipare le risorse per colmare il vuoto di liquidità determinato dal mancato pagamento della Tasi che resta la principale fonte di finanziamento dei Comuni.
Complessivamente la Tasi vale oltre quattro miliardi di euro.
«Noi – dice a Repubblica Piero Fassino, presidente dell’Anci e sindaco di Torino – abbiamo proposto al governo un doppio regime: mantenere la scadenza del 16 giugno per i Comuni che hanno già deliberato, far slittare al 16 settembre il pagamento negli altri Comuni che avranno così il tempo di deliberare le aliquote entro il 31 luglio. Ci sembra una soluzione ragionevole. Se poi il governo vuole decidere di prorogare per tutti può farlo, sapendo che questa seconda ipotesi gli costerà di più in termini di anticipazioni di cassa».
Ma questa seconda ipotesi non era affatto esclusa ieri dai tecnici del governo. L’ultima parola spetterà però alla politica, e probabilmente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Va da sè, infatti, che la questione Tasi impatta sulla campagna elettorale, e non solo perchè 4.000 dei Comuni che non hanno fissato l’aliquota sono coinvolti nel rinnovo dei Consigli.
(da “La Repubblica“)
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