Settembre 12th, 2019 Riccardo Fucile
IL PRESIDENTE DELLA CHIESA EVANGELICA: “BASTA CON GLI ATTI SIMBOLICI, E’ ORA DI AGIRE”
Heinrich Bedford-Strohm, presidente delle Chiese evangeliche tedesche, ha informato che la Ekd (Evangelische Kirche Deutschlands) invierà una nave nel Mediterraneo per contribuire ai salvataggi in mare dei migranti.
“È più di un atto simbolico, si tratta di agire in maniera esemplare. Saranno salvati esseri umani nel Mediterraneo”.
Il presidente ha chiesto anche una rapida soluzione politica per la ridistribuzione dei migranti salvati in mare, in modo che si eviti “il mercanteggiamento” che ricomincia ogni volta che sbarca una nave.
La chiesa, ha aggiunto il presidente dell’Ekd, si impegna già da decenni in Africa per combattere le cause da cui originano i flussi migratori.
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Agosto 9th, 2019 Riccardo Fucile
L’INTERVISTA A “LA STAMPA” E LE SPINE CHE FANNO SANGUINARE IL MONDO: “LE PORTE DEVONO ESSERE APERTE, NON CHIUSE”
«Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento. Sono preoccupato perchè si sentono discorsi che
assomigliano a quelli di Hitler nel 1934. ‘Prima noi. Noi… noi…’: sono pensieri che fanno paura. Il sovranismo è chiusura”.
In una lunga intervista alla Stampa, pubblicata oggi, papa Francesco punta nuovamente il dito sul pericolo che sente arrivare dall’onda nera che si sta diffondendo anche, ma non solo, in Italia.
“Un paese deve essere sovrano, ma non chiuso. La sovranità va difesa — dice papa Francesco rispondendo alle domande di Domenico Agasso Jr – ma vanno protetti e promossi anche i rapporti con gli altri paesi, con la Comunità europea. Il sovranismo è un’esagerazione che finisce male sempre: porta alle guerre”.
E analoghe sono le preoccupazioni per l’altro pericolo, parallelo e talvolta coincidente, dei populismi: “Stesso discorso. All’inizio — spiega Francesco – faticavo a comprenderlo perchè studiando Teologia ho approfondito il popolarismo, cioè la cultura del popolo: ma una cosa è che il popolo si esprima, un’altra è imporre al popolo l’atteggiamento populista. Il popolo è sovrano (ha un modo di pensare, di esprimersi e di sentire, di valutare), invece i populismi ci portano a sovranismi: quel suffisso, “ismi”, non fa mai bene”.
Il Papa vede un’Europa “indebolita con gli anni, anche a causa di alcuni problemi di amministrazione, di dissidi interni. Ma bisogna salvarla. Dopo le elezioni, spero che inizi un processo di rilancio e che vada avanti senza interruzioni”, dice, ricordando che “l’Europa non può e non deve sciogliersi. È un’unità storica e culturale oltre che geografica. Il sogno dei Padri Fondatori ha avuto consistenza perchè è stata un’attuazione di questa unità . Ora non si deve perdere questo patrimonio”.
E invita al dialogo – “ci si deve parlare, confrontare, conoscere. Invece a volte si vedono solo monologhi di compromesso” – ma “partendo dalla propria identità ”. “La globalizzazione — dice — non va concepita come una sfera, ma come un poliedro: ogni popolo conserva la propria identità nell’unità con gli altri”.
Nell’intervista Francesco si dice contento della designazione della tedesca Ursula von der Leyen a presidente della Commissione europea, “anche perchè una donna può essere adatta a ravvivare la forza dei Padri Fondatori. Le donne hanno la capacità di accomunare, di unire”.
Fermo anche il richiamo all’accoglienza dei migranti in pericolo: “Mai tralasciare il diritto più importante di tutti: quello alla vita”, dice Francesco ricordando che “ricevere è anche un compito cristiano, evangelico. Le porte vanno aperte, non chiuse. Gli immigrati arrivano soprattutto per fuggire dalla guerra o dalla fame, dal Medio Oriente e dall’Africa. Sulla guerra, dobbiamo impegnarci e lottare per la pace. La fame riguarda principalmente l’Africa. Il continente africano è vittima di una maledizione crudele: nell’immaginario collettivo sembra che vada sfruttato. Invece una parte della soluzione è investire lì per aiutare a risolvere i loro problemi e fermare così i flussi migratori”
E in un passaggio chiave dell’intervista alla Stampa, Francesco dedica una particolare attenzione all’Ambiente: quando gli viene chiesto di citare un episodio che lo abbia colpito, lo fa raccontando che “alcuni mesi fa sette pescatori mi hanno detto: ‘Negli ultimi mesi abbiamo raccolto 6 tonnellate di plastica’. L’altro giorno ho letto di un ghiacciaio enorme in Islanda che si è sciolto quasi del tutto: gli hanno costruito un monumento funebre. Con l’incendio della Siberia alcuni ghiacciai della Groenlandia si sono sciolti, a tonnellate. La gente di un paese del Pacifico si sta spostando perchè fra vent’anni l’isola su cui vive non ci sarà più. Ma il dato che mi ha sconvolto di più è l’Overshoot Day: il 29 luglio abbiamo esaurito tutte le risorse rigenerabili del 2019. Dal 30 luglio abbiamo iniziato a consumare più risorse di quelle che il Pianeta riesce a rigenerare in un anno. È gravissimo. È una situazione di emergenza mondiale”.
Cosa teme più di tutto per il nostro Pianeta, gli chiede Agasso Jr: “La scomparsa delle biodiversità . Nuove malattie letali. Una deriva e una devastazione della natura che potranno portare alla morte dell’umanità ”, dice esprimendo però fiducia “in particolare nei movimenti di giovani ecologisti, come quello guidato da Greta Thunberg, Fridays for future. Ho visto un loro cartello che mi ha colpito: il futuro siamo noi!”.
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Agosto 7th, 2019 Riccardo Fucile
“NON DIMENTICHIAMO: LA MANO SIA TESA SEMPRE”
Nella prima udienza generale dopo le ‘ferie’ del pontefice e a due giorni dall’approvazione del decreto sicurezza bis, il Papa fa un nuovo appello alla solidarietà e all’accoglienza. Bergoglio, come di consuetudine, non si è allontanato dal Vaticano e ha trascorso il periodo di riposo estivo, nel mese di luglio, a Casa Santa Marta
In Aula Nervi per l’udienza c’erano oggi 6mila fedeli provenienti non solo dall’Italia ma da diversi Paesi del mondo.
Tra questi, anche alcuni bambini profughi: “Con affetto saluto i bambini profughi ospiti della Cooperativa Auxilium” ha voluto sottolineare il Pontefice. Auxilium, cooperativa impegnata nell’accoglienza dei migranti, tra l’altro ospita, nel suo centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, 50 dei migranti salvati in mare dalla Gregoretti.
Il discorso di Francesco è stato improntato al richiamo all’accoglienza: la “Chiesa, che vede chi è in difficoltà , non chiude gli occhi, sa guardare l’umanità in faccia per creare relazioni significative, ponti di amicizia e di solidarietà al posto di barriere”, ha detto il Papa sottolineando che questa è la Chiesa “senza frontiere”, che “si sente madre di tutti”, che “sa prendere per mano e accompagnare per sollevare”.
“Non dimentichiamo: la mano tesa sempre! È la mano di Gesù che aiuta gli altri ad alzarsi”, ha aggiunto il Papa nell’udienza generale dove proseguono le catechesi sugli Atti degli Apostoli, e che oggi aveva al centro l’episodio del paralitico dalla nascita che mendicava davanti al Tempo, “paradigma – ha sottolineato il Papa – dei tanti esclusi e scartati della società “.
Come spesso accade Francesco è tornato sulle critiche al consumismo e al denaro. Il Tempio ai tempi di Gesù “oltre ad essere il centro religioso, era anche un luogo di scambi economici e finanziari: contro questa riduzione si erano scagliati più volte i profeti e anche Gesù stesso. Ma quante volte penso a questo quando vedo qualche parrocchia dove si pensa che sono più importanti i soldi che i sacramenti. Per favore: Chiesa povera! Chiediamo questo al Signore”, ha detto Papa Francesco.
Infine ha augurato buone vacanze a suo modo: “Le vacanze sono una occasione di riposo ma anche una opportunità di ravvivare i legami – ha detto Francesco – Fratelli e sorelle, vi auguro buone vacanze. Siano per voi non solo la possibilità di riposarsi, ma anche l’opportunità per ravvivare i legami d’amore con Dio e con gli uomini. Non trascurate la preghiera quotidiana, la partecipazione all’Eucaristia domenicale e la condivisione del tempo con gli altri. Contemplate la bellezza del creato, glorificando l’onnipotenza, la saggezza e l’amore del Creatore”.
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Giugno 15th, 2019 Riccardo Fucile
FORSE PERCHE’ IL PAPA RICEVE PERSONE A MODO E NON FINTI CRISTIANI
Una delegazione della Cgil guidata dal segretario generale, Maurizio Landini, e della Flai-Cgil (il sindacato dei lavoratori agro-alimentari), insieme all’Associazione Romana Studi e Solidarietà , rappresentata dal Vice Presidente Manuel Sanchez, e al Presidente dell’associazione Elpis, oltre che direttore dell’Istituto Massimo, Padre Giovanni La Manna, sono stati oggi ricevuti in udienza privata da sua Santità Papa Francesco.
Al Pontefice la Cgil e le due associazioni hanno illustrato le azioni di solidarietà che insieme hanno sviluppato nel corso del 2018, che hanno portato a donare all’elemosineria vaticana, tramite il Cardinal Konrad Krajewski, quattro tir di derrate alimentare da donare ai bisognosi.
Al Pontefice, il segretario della Cgil ha illustrato le molte azioni di solidarietà , di tutela e di promozione dei diritti nel e del lavoro, di accoglienza nei confronti dei migranti che la Cgil ha sviluppato e ha intenzione di incrementare nel progetto “Sindacato di strada” di cui la Flai-Cgil è capofila.
A sua Santità , il segretario della Cgil ha confermato l’intenzione di proseguire la collaborazione con le due associazioni, allargandola alle molte culture sindacali per incrementare la solidarietà nei confronti dei poveri, dei bisognosi e dei diseredati, a partire da azioni concrete e dal basso, ricevendo dal Pontefice incoraggiamento e approvazione, in particolare nella rivalutazione del lavoro e nel contrasto al considerare i lavoratori come merce.
Nel corso dell’incontro, amichevole e cordiale, si sono stigmatizzate le ideologie della paura e della divisione e condiviso il pericolo di derive autoritarie.
A Sua Santità la Cgil ha portato in dono la “Carta dei diritti Universali del Lavoro”.
Il quotidiano “Libero” in preda a crisi isterica polemizza: “Perchè il Papa ha ricevuto Landini e non incontra Salvini?”
Forse perchè il Papa non riceve i sequestratori di persona xenofobi?
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Maggio 19th, 2019 Riccardo Fucile
DON CARMELLO RISPONDE ALLA SPARATA DI CAPITAN NUTELLA: “TI AFFIDO A MARIA DI PORTO SALVO CHE DISPERDE I SUPERBI E INNALZA GLI UMILI”
Parole fin troppo tenere dopo la vergogna di piazza Duomo, il Papa fischiato da una folla
xenofoba e lo spacciatore di odio con il rosario in mano che invocava la protezione della Madonna per vincere le elezioni e far prevalere iul suo modello di società egoista, autoritaria e repressiva.
“Caro Matteo, ormai siamo abituati a sentirti utilizzare tutto ma non tutto è utilizzabile. Magari da domani ci sarà una schiera di devoti (anche qualche prete) che ti acclamerà come inviato della Madonna. Io ti invito ad aprirlo quel Vangelo: a leggere di Maria di Nazareth, della sua umiltà , del suo servizio, del suo silenzio”.
E l’invito rivolto dal parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra, al vicepremier Matteo Salvini che ieri, dal palco di Milano, si è affidato al “Cuore Immacolato di Maria”. “Io da Lampedusa a Maria ti ci affido davvero – prosegue don La Magra – a Maria di Porto Salvo, sì perchè con questo titolo il nostro popolo ha voluto chiamare la nostra Patrona”
“Da qui Lei continua ad essere Porto Salvo per tanti, anche per te se vuoi. Noi a lei ti affidiamo, a lei che ha cantato di Dio che “disperde i superbi nei pensieri del loro cuore e innalza gli umili -prosegue il parroco-. Davanti a lei tanti sono cambiati…c’è speranza anche per te”.
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Maggio 17th, 2019 Riccardo Fucile
IL PENOSO TENTATIVO DI ACCREDITARSI ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DI GIORGETTI E LA PORTA IN FACCIA
Il Papa non vuole incontrare Matteo Salvini. E a confermarlo oggi a Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano è Gualtiero Bassetti, il capo dei vescovi italiani, tra i principali collaboratori di papa Francesco.
Bassetti, durante una frazione di quiete, ha parlato faccia a faccia col ministro dell’ Interno e ha raccolto il suo desiderio di conoscere papa Francesco.
È accaduto in prossimità del pranzo di metà gennaio in Vaticano tra il “capitano” leghista e il cardinale Angelo Becciu, prefetto per le Cause dei santi, già sostituto agli affari generali in Segreteria di Stato.
Il pranzo era organizzato col sottosegretario Giancarlo Giorgetti, un interlocutore affidabile per la Santa Sede, poi il ministro ha ottenuto un posto a tavola.
I cardinali Becciu e Bassetti, e altri vescovi italiani agganciati dal ministro, hanno riportato a papa Francesco il messaggio di Salvini: “Io vorrei un confronto”.
Bergoglio è inflessibile: “Finchè non cambia linguaggio e politiche, io non posso e non voglio stringergli la mano”.
Il Vaticano conferma: l’agenda del Papa non prevede appuntamenti col ministro dell’Interno.
E lo scontro di Salvini con la Chiesa s’è acuito: la “sofferenza” di Bergoglio per sinti e rom, le intemerate sul populismo che genera l’odio.
Non c’è più un contegno
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Chiesa | Commenta »
Maggio 15th, 2019 Riccardo Fucile
DON PIETRO A ROMA OGNI GIORNO SERVE UN PASTO A 150 POVERI: “IN ITALIA NON C’E UNO STATO SOCIALE SERIO”
I tavoli apparecchiati negli androni del colonnato, i fedeli che escono dalla messa e salutano i commensali, un clima di festa quotidiana, la normalità e la dignità restituite, almeno per qualche ora, a meno fortunati.
Questa è l’opera di Don Pietro Sigurani che ha trasformato la Basilica di Sant’Eustachio a Roma, a due passi dai grandi palazzi della politica come il Senato e la Camera dei deputati, in un luogo sì di preghiera, ma anche di accoglienza.
“Ho rimesso a posto sotto solo con la carità , 320.000 euro, solo con la carità . Più tutto quello che serve per dare da mangiare ai poveri, 150 persone che gravitano qui. Vestiti, cibo, tutto con la carità . Mica la carità si spaventa per 300mila euro di luce?”.
Abbiamo incontrato Don Pietro Sigurati proprio all’interno della Basilica. Don Pietro ha mostrato a TPI il frutto della carità e ha spiegato come oggi la Chiesa riesce ad aiutare il prossimo senza aiuti da parte del governo.
Don Pietro ha detto la sua anche sul recente episodio che ha visto coinvolto l’elemosiniere del papa, il cardinale Konrad Krajewski.
“È gente che non sa neanche che cosa vuol dire “l’altro”. Cosa vuol dire essere cristiano. Cosa vuol dire dignità umana. L’amore è fondamentalmente gratuità . L’amore non si compra, l’amore non si vende. La povertà o si serve o si sfrutta. La prima cosa di cui hanno bisogno i poveri è la dignità . La dignità gliela dai solo donando loro il tuo tempo. Perchè possano parlare, dire quello che hanno dentro. Senza chiedere mai” ha commentato Don Pietro.
La Basilica è diventata il punto di ritrovo per tutti i bisognosi che gravitano nel cuore del centro storico e a stretto contatto con il Parlamento che, purtroppo, finora non è mai riuscito, con interventi legislativi ad hoc, a debellare lo scandalo della miseria.
Don Pietro è stato recentemente minacciato per il suo lavoro. Sull’altare è stato lasciato un foglio con su scritto: “la Chiesa è la casa del Signore, non dei poveri” e secondo il quale Don Pietro “pagherà davanti a Dio dei sacrilegi che compie”.
“Alcune di queste minacce sono all’interno della Chiesa stessa perchè il devozionalismo sta prendendo il posto della fede. La chiesa è il luogo dove abita il Signore, dicono, quindi non posso starci i poveri. Questo è devozionalismo no? La fede dice che il Signore abita nel cuore di ogni persona e il posto privilegiato del Signore è la vita dei poveri”, ha spiegato Don Pietro.
Sulle ultime vicende di Torre Maura e Casal Bruciato, e sul clima di odio diffuso che si respira in Italia, Don Pietro ha detto: “Manca uno stato sociale serio, andiamo avanti con le tangenti, con le mazzette, con le conoscenze. Non c’è uno stato sociale serio”.
(da TPI)
argomento: Chiesa | Commenta »
Maggio 11th, 2019 Riccardo Fucile
IL PAPA CONVOCA I GIOVANI ECONOMISTI DEL MONDO: L’IDEA FRANCESCANA DI UN’ECONOMIA AL SERVIZIO DELL’UOMO
Una scelta rivoluzionaria, quella di Papa Francesco, di convocare ad Assisi, per il prossimo marzo, i giovani economisti di tutto il mondo. Una scelta rivoluzionaria come quella di san Francesco, che rifiutò l’economia del tempo per costruire quella improntata al dono, alla fraternità e all’inclusività .
La scelta di Assisi non è casuale, basti pensare che i francescani hanno dato vita ai monti di pietà , hanno inventato l’economia di mercato come risposta all’imbarazzo della ricchezza. Come ci ha detto il professore Stefano Zamagni:
“L’imbarazzo della ricchezza era stato scoperto dai monaci cistercensi — Bernardo da Chiaravalle — che accumulavano denaro nei loro monasteri, ma non riuscivano a farlo circolare, evidenziando la miseria all’esterno. È cosiÌ€ che San Francesco e i francescani escono dai monasteri e creano i conventi: nel convento eÌ€ un “con venire”, ed i conventi devono essere aperti a tutti, e stare nelle cittaÌ€, non fuori. Un’economia partecipata”.
L’idea francescana di economia è al servizio dell’uomo. Nell’incontro di Assisi ci saranno tantissimi giovani imprenditori che proveranno ad invertire sistemi economici iniqui a favore di sistemi circolari, fraterni e solidali. E se la Banca centrale europea, il Fondo monetario internazionale e i governi non hanno mai parlato di san Francesco in relazione all’economia ci penseranno Bergoglio e i giovani ed alcuni dei migliori cultori e cultrici della scienza economica, come anche imprenditori e imprenditrici impegnati a livello mondiale per un’economia coerente con questo quadro ideale.
I giovani sono per Papa Francesco il cuore della società . Più di una volta ha chiesto loro di tirare fuori il coraggio, “di essere rivoluzionari, di andare controcorrente e di ribellarsi a questa cultura del provvisorio. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! […] Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore”.
Ora, nero su bianco, senza mezzi termini, il papa lancia il nuovo percorso: “l’economia di Francesco”. È questo il titolo dell’evento di Assisi, per siglare “un nuovo patto comune, un processo di cambiamento globale che veda in comunione d’intenti non solo quanti hanno il dono della fede, ma tutti gli uomini di buona volontà , al di là delle differenze di credo e di nazionalità , uniti da un ideale di fraternità attento soprattutto ai poveri e agli esclusi”.
È la quarta volta di Bergoglio ad Assisi in soli sei anni. Un record se pensiamo che Giovanni Paolo II in un quarto di secolo ha visitato la città di Francesco sei volte.
“Quando al centro del sistema non c’è più l’uomo ma il denaro — sono parole ricorrenti del Pontefice -, quando il denaro diventa un idolo, gli uomini e le donne sono ridotti a semplici strumenti di un sistema sociale ed economico caratterizzato, anzi dominato da profondi squilibri. E così si ‘scarta’ quello che non serve a questa logica: è quell’atteggiamento che scarta i bambini e gli anziani, e che ora colpisce anche i giovani”.
Ad Assisi nel nome di Francesco, per un’economia diversa, che non uccide, non esclude, ma dà vita e umanizza.
(da agenzie)
argomento: Chiesa | Commenta »
Aprile 9th, 2019 Riccardo Fucile
UNA VITA ACCANTO AI POVERI E CONTRO IL LORO SFRUTTAMENTO E IL RAZZISMO DEI RICCHI PROPRIETARI TERRIERI… PAPA FRANCESCO HA FIRMATO IL DECRETO
Un gesto che ha un significato religioso ma anche molto terreno, visto quello che sta accadendo: adesso la la Chiesa ha un nuovo beato ed è un sacerdote brasiliano, padre Donizetti Tavares de Lima, che agì nella prima metà del Novecento e fu molto attivo nell’assistenza e nella difesa degli immigrati italiani in Brasile.
Il Pontefice ha firmato l’autorizzazione alla promulgazione del decreto, dopo aver ricevuto in Vaticano il cardinale Angelo Becciu prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
“Un sacerdote in mezzo alla gente”, viene definito da Vatican News il religioso che presto sarà beatificato.
Nato nel 1882 nello stato brasiliano di Bahia e morto nel 1961, padre Donizetti deve il suo nome alla passione di suo padre per la musica. Come parroco, a partire dal 1909 svolse una intensa attività di evangelizzazione, “unendola strettamente a una forte dimensione sociale perchè, come affermava, amore di Dio e amore del prossimo non vanno mai separati”.
Così, “condivise in prima persona i problemi della gente, difese con coraggio i poveri e gli operai dallo sfruttamento dei potenti – ricorda ancora il Vaticano – Realizzò opere assistenziali per malati, anziani, bambini, madri in necessità . E fu vicino agli immigrati italiani sfruttati, giunti in Brasile in cerca di migliori condizioni di vita e che invece trovarono le prepotenze e il razzismo dei ricchi proprietari terrieri”.
(da Globalist)
argomento: Chiesa | Commenta »