Febbraio 19th, 2021 Riccardo Fucile
LA STUDENTESSA ITALIANA DI ORIGINI BRASILIANE E’ STATA PRIMA INSULTATA CON FRASI RAZZISTE E POI COSTRETTA A SCENDERE DA UN UOMO, FORSE IL CONTROLLORE… MAI CHE FACCIANO I RAZZISTI CON QUALCUNO CHE LI PRENDA A CALCI IN CULO
Una ragazzina prende il treno per andare a scuola. Si trova sul regionale che è partito ieri alle 7,12 da Prato centrale e diretto a Firenze. Tossisce, magari si stava schiarendo la voce. E una donna, racconta la studentessa, l’avrebbe aggredita verbalmente con una frase razzista: “Se hai la tosse non devi prendere il treno! Sono i neri come te che ci portano il virus!”. La ragazzina, di origine brasiliana, è stata adottata ed ha la cittadinanza italiana. E il padre denuncia che qualcuno le avrebbe intimato di scendere dal treno.
La passeggera che ha umiliato la 19enne avrebbe poi, sempre secondo il racconto della ragazza, chiesto l’intervento di un addetto del treno che l’avrebbe costretta a scendere. Il padre, di cui Il Tirreno riporta il nome, Evaristo Ricci, ha scritto a Trenitalia per denunciare quello che sarebbe accaduto secondo il racconto della ragazza: “Il comportamento dell’addetto è inaccettabile, in quanto ha implicitamente cavalcato l’onda xenofoba e discriminatoria della passeggera che, se individuata, sarà oggetto di denuncia penale, e soprattutto ha deciso di allontanare una studentessa che si recava a scuola in base ad una mera discrezionalità , senza neanche preoccuparsi di misurarle la temperatura. E’ inaccettabile che in un paese democratico possano accadere fatti del genere”.
La figlia indossava regolarmente la mascherina e si stava recando a Firenze dove frequenta il liceo di Scienze Sociali.
L’uomo che alla studentessa è sembrato un addetto di Trenitalia le avrebbe chiesto il biglietto, che aveva, e alle 7.20 l’abrebbe costretta a scendere alla stazione di Sesto Fiorentino: “Mia figlia mi ha chiamato in lacrime — racconta Evaristo Ricci — e ora pretendo spiegazioni da Trenitalia e dalla Regione, che dovrebbe controllare il corretto svolgimento del servizio di trasporto pubblico. Questo tipo di discriminazioni le viviamo ogni giorno. Sono il primo a dire che gli extracomunitari devono rispettare le regole come tutti, ma questo tipo di cose non le possiamo accettare”.
Trenitalia però ha risposto che su quel convoglio il capotreno era una donna. Comunque si stanno svolgendo accertamenti per capire se l’uomo in divisa fosse davvero un addetto del treno e su come si sarebbe spaventato. “Era in divisa e aveva un trolley” era stata la descrizione della ragazza.
(da agenzie)
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Febbraio 19th, 2021 Riccardo Fucile
LA DONNA HA SPORTO DENUNCIA: “SE LO INCONTRASSI GLI DIREI DI STUDIARE LA STORIA”… NOI NO, CON CERTA FECCIA NON SI DISCUTE PIU’
«Forza Hitler». È questa la scritta neonazista apparsa sabato scorso sull’auto di un’insegnante di origine
ebraica a Rosate, in provincia di Milano, paese di cui è cittadina onoraria la senatrice a vita Liliana Segre.
Il sindaco, Daniele Del Ben, ha subito espresso solidarietà alla donna, denunciando l’accaduto su Facebook e postando anche l’immagine dello sfregio sulla vettura: «A prima vista poteva sembrare il gesto dei soliti imbecilli. E invece no, perchè l’auto sulla quale è stato scritto “Forza Hitler” è di proprietà di una famiglia di origine ebraica, residente a Rosate da 23 anni».
La scritta è stata fatta a mano con un pennarello nero indelebile sulla parte posteriore della carrozzeria.
Tra tutte quelle che erano parcheggiate, solo l’auto dell’insegnante è stata imbrattata. Dunque non ci sono dubbi sul fatto che il responsabile volesse prenderla di mira.
«Se lo incontrassi gli direi di studiare la storia», avrebbe detto la donna, che ha sporto denuncia e che lavora in una scuola elementare di Milano.
«Rosate ribadisce la propria opposizione a qualsiasi forma di intolleranza e di discriminazione di tipo razziale ed esprime solidarietà ai cittadini coinvolti», ha aggiunto il sindaco Del Ben, «ricordo ai responsabili che Rosate si vanta di avere tra i propri cittadini onorari la senatrice Liliana Segre. Qui non c’è spazio per sentimenti xenofobi e antisemiti».
(da agenzie)
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Febbraio 14th, 2021 Riccardo Fucile
ORFANI DI SALVINI, I MENTACATTI RAZZISTI CONTINUANO A DIFFAMARE IL MINISTRO DEGLI INTERNI… TANTO IN ITALIA CONTINUANO A CIRCOLARE A PIEDE LIBERO
Basterebbe guardare il video originale, tranquillamente disponibile sulla pagina YouTube del Quirinale, per accorgersi che si tratta di un pidocchioso fotomontaggio.
I sovranisti ci provano, anche se uno dei loro principali alleati adesso è passato al nemico. Ma a gettare fango, creare fake news, far circolare illazioni, rimangono sempre i primi.
Stavolta, la bufala clamorosa che alcuni stanno condividendo con sommo sprezzo del ridicolo è che Luciana Lamorgese, riconfermata Ministra dell’Interno, abbia giurato nelle mani di Mattarella con una mascherina pro-migranti.
Basterebbe guardare il video originale, tranquillamente disponibile sulla pagina YouTube del Quirinale, per accorgersi che si tratta di un pidocchioso fotomontaggio. E infatti, per fortuna, la bufala ha avuto vita molto breve.
Ciò che però salta all’occhio, tra chi l’ha condivisa credendola vera, sono i riferimenti a Salvini, impossibilitato a protestare contro quest’onta sull’onore degli italiani perchè ora, con questi traditori della patria, ci governa insieme.
(da “NextQuotidiano”)
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Febbraio 12th, 2021 Riccardo Fucile
L’EPISODIO RAZZISTA NEL COMASCO: “A QUESTA UMILIAZIONE NON CI STO”… GEORGE, ORIGINARIO DEL CAMERUN, E’ IN ITALIA DA 13 ANNI E STA PER CONSEGUIRE LA SECONDA LAUREA IN MEDICINA
Cacciato dalla stazione, mentre aspettava il treno, per il colore della sua pelle. 
Georges Christian, originario del Camerun, è in Italia da 13 anni. Sta per prendere la seconda laurea in Medicina.
Il 9 febbraio fa freddo e lui si trova su una panchina della saletta di attesa della stazione di Portichetto di Luisago, in provincia di Como. È mezzanotte. Sta aspettando, per motivi urgenti e personali, il treno diretto a Milano, che passerà da lì a 12 minuti. Con sè ha solo uno zaino con dentro un libro di pediatria e uno di cardiologia. E nel frattempo chiacchiera al telefono con la sua fidanzata, si fanno compagnia.
È lei a raccontare, su Facebook, cosa accade dopo. “Sento aprirsi la porta della sala della stazione e…. “Tu! Fuori immediatamente da qui”. Qualcuno urla, ma Georges risponde: “Perchè? Sto aspettando il treno!”. Ma il vigilante replica: “Te ne devi andare fuori punto e basta”. A un nuovo tentativo di obiezione: “Ancora? Esci! O chiamo i carabinieri”. Georges prova a dire: “Per favore. Li chiami pure”.
A quel punto Fabiana Del Giudice, la ragazza, una logopedista, si spaventa: “Prego Georges di non controbattere perchè quel signore urlava in un modo impressionante. Georges mi dà retta. Torna a casa, quasi come se nulla fosse accaduto”
Ma per Fabiana qualcosa è accaduto. “Non posso far nulla, ma sento il bisogno di raccontarvi tutta la mia indignazione ma soprattutto tristezza. Non è la prima volta che mi succede e non sarà l’ultima. Eravamo solo io e lui e alla fine…cosa risolvi? No caro Georges! Io non ci sto a questa umiliazione gratuita solo per partito preso. Anzi per colore preso”.
“Nel 2021 – conclude la ragazza – siamo arrivati al 5G, esiste una specie di taxi spaziale, sono riusciti ad intercettare il Dna di un dinosauro …. ma un nero seduto sulla panchina ad aspettare è ancora preistoria? Caro vigilante… qualunque sia la tua età , ti auguro di non ritrovarti mai a doverti sentire umiliato (o un tuo figlio) perchè sei bianco, seduto su una panchina, con un biglietto, ad aspettare un treno”.
(da agenzie)
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Febbraio 3rd, 2021 Riccardo Fucile
IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DEI MINORENNI: “SPERO SI SIA TRATTATO DI UN EQUIVOCO”
Prima gli ha chiesto, dandogli del “tu”, di mostrare il tesserino di avocato. Poi non contenta ha domandato: “Ma sei laureato?”.
Così, racconta sui social l’avvocato napoletano di origini nigeriane, Hilarri Sedu, una psicologa giudice onoraria al tribunale per i minorenni si è rivolta al professionista che in quel momento stava assistendo una donna immigrata e la sua bambina in una pratica per il rilascio del permesso di soggiorno.
“Questo non è razzismo, è idiozia”, dice Sedu che così ricostruisce l’accaduto: “Giunto il mio turno per la discussione di una causa – scrive Sedu – il neo magistrato onorario mi chiede di esibire il tesserino di avvocato, lo faccio. Stupita o stupida, mi chiede se sono avvocato, poi ancora, mi chiede se sono laureato. Vi giuro che non è una barzelletta. Impulsivo come sono, ero tentato di insultarla, ma ho voluto mettere avanti il bene della causa da trattare, perchè ne vale della vita della mia assistita e della sua bambina. No, non è razzismo, è solo idiozia. È la incompetenza di un organo amministrativo che non sa scegliere i componenti privati in ausilio della macchina giustizia. Comunque, cara giudice (onorario), sono anche Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli” conclude Sedu.
Che poi aggiunge: “Quel giudice onorario andrebbe rimosso, perchè non è possibile che accadano ancora cose del genere, sintomo di un retropensiero duro a morire”.
Il presidente della sezione del tribunale per i minorenni dove si celebrava il procedimento, Maurizio Barruffo, uno dei magistrati più esperti dell’ufficio, stempera i toni e afferma: “Si è trattato certamente di un malinteso, non ci può essere alcuna forma di razzismo perchè si tratta di un pensiero che non appartiene al nostro ufficio e a quello che lavorano qua. Conosco l’avvocato Sedu, ho stima di lui, lo aspetto in ufficio. Venga quando vuole è chiariremo tutto”
(da agenzie)
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Gennaio 31st, 2021 Riccardo Fucile
A QUANDO LA SCHEDATURA DELLE PERSONE DI COLORE, DI MUSULMANI ED EBREI, DI QUELLI NON ARIANI?
A Collesalvetti, in provincia di Livorno, la Lega ha presentato un’interpellanza con la quale chiede al
Comune una schedatura delle coppie gay che si sono unite civilmente.
Quantificare i matrimoni tra coppie dello stesso sesso, verificare se ci siano stati sostegni finanziari e indagare sulla stabilità delle unioni civili. È quindi la richiesta avanzata dal capogruppo della Lega Massimo Ciacchini.
I leghisti non solo chiedono che il Comune monitori “questi fenomeni sociali nelle loro dimensioni reali, nei loro sviluppi, nelle loro prospettive”, ma pretende anche “i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni” e “le risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni”. Ed infine, come se non fosse abbastanza, “se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni“.
In pratica si esige una vera e propria schedatura nei confronti delle coppie Lgbt, anche con profili sgradevoli sul piano della privacy delle persone.
Si comincia col chiedere notizie sui “matrimoni gay”, sul loro numero, la durata… una specie di schedatura come quelle di triste memoria, e poi dove si arriva?
Dopo i “gay” toccherà alle persone di colore, ai credenti di “altre” religioni, a quelli con gli occhi azzurri…?
(da Globalist)
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Gennaio 31st, 2021 Riccardo Fucile
IL GIOCATORE DEL MANCHESTER UNITED: “MI AMANO TANTI BAMBINI DI TUTTI I COLORI, NESSUN INSULTO MI FARA’ SENTIRE DIVERSO, SPRECATE IL VOSTRO TEMPO”
Insulti, commenti razzisti. Nella pancia del mondo social c’è di tutto e la violenza delle parole questa
volta ha preso di mira l’attaccante del Manchester United, Marcus Rashford. Il motivo? Ha la pelle nera ed è divenuto oggetto di attacchi volgari.
Lui che s’è distinto per importanti iniziative di solidarietà e beneficenza: è stata la Regina Elisabetta a insignire il calciatore dei Reds con una onorificenza speciale conferendogli insignito del titolo di Membro dell’Impero britannico.
Un attestato di stima importante il cui valore va oltre il blasone considerati i motivi alla base della scelta: a 22 anni quel ragazzo cresciuto nei sobborghi della città , e divenuto un giocatore di spicco a livello internazionale, è stato premiato per il suo impegno sociale durante la pandemia.
La crisi economica provocata dal coronavirus ha avuto effetti devastanti su larghe fasce della popolazione. Nel suo ‘piccolo, Rashford non ha voluto far mancare il proprio sostegno alle famiglie più disagiate, tenendo a cuore in modo particolare la condizioni dei bambini.
Ecco perchè ha raccolto i fondi per donare 3 milioni di pasti alle persone meno abbienti e, successivamente, ha scritto una lettera aperta inviata ai deputati della Camera dei Comuni e al Governo perchè non facessero mancare sostegno ai bambini poveri anche dopo la chiusura delle scuole.
Alla luce di tutto ciò, com’è possibile che Rashford sia insultato e discriminato? L’aggressione razzista non lo ha scalfito, lui stesso ha reagito in maniera molto decisa pubblicando un messaggio su Twitter: “L’umanità e i social media nella loro peggiore espressione. Sì, sono un uomo di colore e vivo ogni giorno orgoglioso di esserlo. Nessuno, o nessun commento, mi farà sentire diverso. Mi dispiace quindi se stavi cercando una reazione forte, semplicemente non la otterrai qui”.
Nello sfogo che ha diramato attraverso i suoi canali social l’attaccante dello United ha fatto riferimento agli screenshot che ha scelto di denunciare ma non condividere nel rispetto dei tanti ragazzi che sono tra i suoi followers: “Ho bellissimi bambini di tutti i colori che mi seguono e non hanno bisogno di leggerli”.
(da Fanpage)
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Gennaio 29th, 2021 Riccardo Fucile
POSTA UN RITRATTO DI HITLER SUI SOCIAL: O IN GALERA O AL REPARTO PSICHIATRICO, LE LEGGI CI SONO, E’ ORA DI APPLICARLE
Una foto di Hitler per “celebrare” il Giorno della Memoria. È l’ultima, agghiacciante, trovata di Fabio Tuiach, il pugile professionista prestato — purtroppo per noi — alla politica, consigliere comunale di 41 anni a Trieste eletto con la Lega, passato a Forza Nuova e infine nel misto, con parentesi tra il mistico e il delirante tra la Legione straniera e Lourdes.
Erano le ore 22.02 del 27 gennaio quando Tuiach ha pensato bene di modificare la propria foto profilo sul suo account Vk, il social network russo diventato il punto di ritrovo di sovranisti ed estremisti di tutto il mondo, sostituendola con uno scatto che ritrae Adolf Hitler attorniato da un gruppo di giovani donne sorridenti.
Questa follia, salutata da 5 like, è solo l’ultima di una lunga serie di atti e dichiarazioni deliranti da parte di Tuiach, già in passato balzato agli onori — si fa per dire — della cronaca il 18 novembre 2019 per una sua frase pronunciata in Consiglio comunale durante il voto sul conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre:
“Da profondamente cattolico” aveva detto, si era sentito “offeso” dal fatto che Segre avesse ricordato che “Gesù era ebreo”.
Già in passato si era avventurato in dissertazioni religiose di un certo livello, come quando affermò: “Maometto? Era un pedofilo e noi non accetteremo mai questa cultura”. Ma basta scorrere la sua ricca pagina Wikipedia alla voce controversie per avere un quadro più preciso di chi stiamo parlando.
Ha giustificato l’omicidio di Stefano Cucchi da parte delle forze dell’ordine con la motivazione che essendo lui spacciatore se lo sarebbe meritato.
Nel gennaio 2019 propone una mozione per impedire il Gay pride a Trieste asserendo, senza prove, che «i Gay Pride in passato si sono macchiati di sconcerie ed atti osceni anche davanti ai bambini» richiedendo alla «diocesi di Trieste di organizzare, con tutti i cattolici, un rosario pubblico riparatore all’abominio del gay pride».
Ad aprile 2020, durante la Pandemia di COVID-19 del 2019-2021, ha proposto tramite un post su Facebook di multare le donne che si fossero rifiutate di fare sesso con i propri mariti, asserendo che una sana vita sessuale, unita al benessere spirituale, avrebbe aiutato a combattere lo stress da isolamento.
Nel gennaio 2020, al programma La Zanzara, ha associato l’atto omosessuale a un rito di iniziazione satanica, che seguirebbe a un “lavaggio del cervello” mediatico fin dai tempi dell’adolescenza.
Secondo Tuiach, l’omosessualità non sarebbe nè una malattia nè una tendenza innata, ma deriverebbe da un condizionamento ambientale rispetto al quale «molte persone sono guarite, sono diventate normali e si sono sposate».
La vita in castità sarebbe l’alternativa alle pene dell’Inferno, in ossequio al Medioevo, «apice della Cristianità » e modello di ispirazione per ogni cristiano.
Nel 2017, aveva affermato che sovente i femminicidi, di regola all’interno di coppie eterosessuali sposate da anni, sarebbero un’«invenzione della sinistra», non suffragata dai numeri e alimentata dalla propaganda massonica
Questo è il ritratto politico-clinico dell’uomo che due giorni fa, mentre il mondo ricordava l’Olocausto e i crimini nazifascisti, caricava una foto di Hitler.
Questo non è più da un pezzo diritto d’opinione. Questo è un reato. Ed è ora che la politica, i social netwok e l’opinione pubblica intervengano in modo durissimo. Le leggi ci sono, ma non basta citarle. È ora di cominciare ad applicarle.
(da agenzie)
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Gennaio 24th, 2021 Riccardo Fucile
RISCHIANO TUTTI UNA DENUNCIA
Altro che lupo solitario: il giovane Andrea Cavalleri, suprematista 22enne arrestato a Savona nel
corso di un’operazione antiterrorismo, era riuscito a costruire una rete con oltre 400 iscritti nel suo canale sull’app di messaggistica Telegram, chiamata “Sole nero”. Un forum sotterraneo per condividere frasi di Hitler e Mussolini, questionari sulla razza ariana e altri messaggi intrisi di odio, principalmente contro ebrei, neri, omosessuali e donne, ma anche per preparare il terreno per possibili attentati, come alla Sinagoga di Roma.
Dopo aver arrestato Cavalleri, insieme a un diciassettenne di Torino, con l’accusa di pianificare azioni militari suprematiste per eliminare «neri, gay ed ebrei» — i due si scambiavano anche messaggi in cui discutevano su come creare un ordigno esplosivo -, adesso gli agenti indagano proprio sui membri di quella chat che rischiano quantomeno una denuncia penale per apologia del fascismo.
Le perquisizioni, oltre all’abitazione di Cavalleri, sono scattate in provincia di Genova, Torino, Cuneo, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Bologna e Perugia stando a quanto scrive La Stampa.
Nelle chat infatti gli inquirenti hanno trovato istigazioni a commettere atti terroristici, come i massacri nelle scuole, anche se l’obiettivo principale rimaneva quello di guidare una rivoluzione contro «lo Stato occupato dai sionisti», reclutando più volenterosi possibili. Tra gli eroi di Cavalleri troviamo, oltre ai gruppi nazisti o neonazisti, come l’AtomWaffen Division, creata nel 2015 nel Sud degli Stati Uniti, l’italiano Luca Traini, che nel febbraio del 2018 si era reso protagonista di una sparatoria a sfondo razziale e Brenton Tarrant, l’attentatore di ChristChurch che uccise 51 persone in un attento nel 2019.
Anche se non risultava iscritto a nessuno partito o movimento neofascista, sul suo profilo Facebook Cavalleri si mostrava con la maglietta degli ZetaZeroAlfa, la band musicale di CasaPound Italia fondata nel 1997 dal pregiudicato Gianluca Iannone, leader del movimento dei «fascisti del terzo millenio», come si auto-definiscono i militanti di CasaPound.
La “conversione” di Cavalleri, che campava vendendo cimeli del Ventennio, sarebbe avvenuta negli ultimi tre anni, dopo aver lasciato il liceo classico Chiabrera a Savona. In un’intervista a La Stampa, il presidente del liceo Alfonso Gargano ha raccontato come da studente il ragazzo avesse persino ottenuto «un viaggio premio ad Auschwitz con la scuola» grazie a un tema con cui aveva vinto il concorso organizzato dal Consiglio regionale ligure sul Giorno della memoria. «Un caso da manuale» di criminologia, il commento del preside.
(da agenzie)
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