CHE FINE HANNO FATTO I “MINISTRI DEL GOVERNO DI MAIO” ?
I POVERETTI VITTIME DELLA MAIL CON CUI IL CAPO POLITICO AVEVA COMUNICATO ANZITEMPO LA LISTA A MATTARELLA CI AVEVANO PURE CREDUTO
Laura Cesaretti sul Giornale oggi racconta la triste storia dei ministri del governo Di Maio, chiamati a formare il governo via email inviato a Mattarella e poi passati a miglior vita, politicamente parlando, dopo i risultati delle elezioni
C’era l’aspirante titolare della Pubblica Istruzione Salvatore Giuliano che — si scoprì dopo la «nomina» — era stato un fan di Matteo Renzi e della sua Buona Scuola.
C’era la futuribile inquilina del Viminale, la truccatissima criminologa Paola Giannetakis, che — ops — aveva firmato appelli per il sì al referendum renziano.
C’era Lorenzo Fioramonti, professore in quel di Pretoria e destinato allo Sviluppo Economico, che in tv spiegava di voler risanare i bilanci dello Stato eliminando «l’ufficio che si occupa delle ristrutturazioni degli uffici dei presidenti della Camera e del Senato».
Bei tempi, quelli in cui una volta era tutta campagna elettorale. E che però oggi, dopo il fallimento della politica dei due forni, sembrano essere definitivamente tramontati. Anche se qualche ricordo ancora c’è su Whatsapp:
Il risvolto doloroso sta però nel fatto che i diciassette ci avevano creduto. Tanto che, sui cellulari di alcuni di loro, esistevano chat whatsapp dedicate dal titolo assai chiaro: istituzionale ma ottimistica la prima («Governo 2018-2023»), nella quale presumibilmente si discutevano con il premier Gigino i primi provvedimenti da prendere e ripartizione delle deleghe.
La seconda più informale, e piena di entusiasmo: «Let’s rule Italy».Un po’ come dire: «Andiamo a comandare».
Chat riservate, ovviamente, ma che attendibili testimoni hanno avuto modo di sbirciare mentre erano ancora in piena attività , sui telefonini di alcuni «ministri» che scambiavano frenetici messaggi. Oggi, probabilmente, le chat sono in disarmo, un po’ come l’aspirante premier.
(da “NextQuotidiano”)
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