CHE RUOLO HA AVUTO TOTI NELLA VICENDA RUBY? RISSO LO TIRA IN BALLO: “INTERVISTA CONCORDATA AD ARCORE”
TOTI HA MENTITO AL CORRIERE DELLA SERA IL 12 MAGGIO 2013?… SE FOSSE CONFERMATA LA VERSIONE DI RISSO, PUO’ UN BUGIARDO GOVERNARE LA LIGURIA?… CONSIGLIERE POLITICO O ORGANIZZATORE DI INTERVISTE PILOTATE?
La lettera dell’ex compagno di Ruby, il genovese Luca Risso, non è soltanto un atto di accusa contro l’ex premier Silvio Berlusconi, reo di aver elargito 7 milioni per indurre Karima a non testimoniare e a proposito della quale scrive a Berlusconi: “Lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dop il 10 gennaio. Così, dopo aver visto Maria Rosaria Rossi — la parlamentare di Forza Italia indagata per falsa testimonianza – che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico e io fui costretto a vendere anche l’ultimo locale che gestivo (al signor Belsito, all’epoca segretario della Lega Nord, che mi ha pagato con un assegno a vuoto!)”.
Ma contiene un risvolto che mette nei guai anche il nuovo governatore della Liguria, Giovanni Toti, all’epoca direttore dell’informazione Mediaset su Retequattro e Studio Aperto.
Risso parla anche di incontri faccia faccia ad Arcore con l’ex premier, parla di come abbia partecipato a limitare lo scandalo Ruby, organizzando “a casa sua dove, con il dottor Toti e il senatore Messina, le proposi un’intervista a effetto con Ruby, che poi registrammo su Rete 4″.
Quindi si sarebbe trattato in tutta evidenza di un’intervista concordata, affinchè, in cambio di denaro, Ruby scagionasse Berlusconi da ogni responsabilità circa il loro rapporto.
In realtà l’intervista andò poi in onda attraverso uno speciale su Canale 5.
Vediamo come ricostruisce la vicenda il Corriere della Sera del 12 maggio 2013. con un pezzo dal titolo “Processo Ruby, così è nato lo speciale di Canale 5”.
“È un Silvio Berlusconi molto pacato ma fermo, quello che si vedrà stasera su Canale 5 alle 21.10 nello speciale «La guerra dei vent’anni: Ruby, ultimo atto» durante l’intervista rilasciata a Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e del Tg4. La Corrazzata Mediaset gioca la carta dell’approfondimento giornalistico in prima serata per parlare delle tante vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi (la «guerra dei vent’anni») e della vicenda Ruby Rubacuori ovvero Karima El Mahroug
C’è chi parla di «militarizzazione» del canale. Tesi smentita da Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e del Tg4, coordinatore del progetto: «In realtà tutto è avvenuto in modo molto semplice. Io avevo chiesto e ottenuto un’intervista al presidente Berlusconi e nello stesso tempo la collega Stefania Cavallaro era riuscita a parlare con Ruby. Avevamo, insomma, raggiunto i due protagonisti della vicenda.
Ma è stata una decisione presa dall’alto o da voi? «Abbiamo interpellato Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri ponendo il problema se non fosse il caso di immaginare un programma speciale tutti insieme. La risposta è stata: se pensate che il prodotto sia buono, se ci credete, possiamo anche puntarci e proporlo in prima serata. È andata così».
Che sia andata proprio così non pare più, dopo la lettera di Risso in cui si rivela che l’intervista venne concordata a tavolino, altro che “casualità ” nell’aver “raggiunto i due protagonisti della vicenda”.
E se da giornalista Toti risponde solo alla sua etica personale, da presidente della Regione Liguria avere un presidente che si fosse piegato a interessi di parte per organizzare un finto scoop non sarebbe certo un bel biglietto da visita.
All’estero un politico bugiardo non avrebbe cittadinanza, qua dovrebbe forse governare con gli eredi di chi ha pagato un locale con un assegno a vuoto?
Attendiamo gli sviluppi del processo per conoscere la verità : fermo restando che in caso i fatti fossero confermati, Toti non è degno di rappresentare i liguri.
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