SONDAGGI, LA GRECIA SI SPACCA A META’
TSIPRAS E VAROUFAKIS PROVANO A DISINNESCARE LA CONSULTAZIONE
La Grecia è divisa sul referendum di domenica, con il quale dovrà decidere se respingere o accettare le proposte dei creditori internazionali.
Secondo un sondaggio commissionato da Bloomberg, il 43% dei greci ha intenzione di votare no, mentre il 42,5% pensa di scegliere il sì.
La rilevazione è stata condotta su 1.042 persone da University of Macedonia Research Institute of Applied Social and Economic Studies, con un margine di errore del 3%.
Il sostegno al no è calato dallo scorso sabato, quando era al 52%, mentre quello al sì è cresciuto dal 26,5% precedente.
Il sondaggio mostra anche che l’81% dei greci ritiene che restare nell’euro dia al Paese le migliori prospettive per il futuro, cifra anch’essa in aumento da sabato scorso.
Il Paese è diviso, lo sa anche il ministro delle finanze greche Yanis Varoufakis, lo sa anche il premier Alexis Tsipras.
E ora i due provano a disinnescare le possibili ricadute dell’esito della consultazione, sia nel caso di vittoria del sì tanto in quello di vittoria del no.
Fermo restando che è attesa in giornata la pronuncia del Consiglio di Stato, che deve decidere sulla compatibilità della chiamata alle urne con i dettami costituzionali greci. La sentenza è attesa entro la prima serata e in teoria potrebbe bloccare il referendum.
“Un accordo è in vista” anche con la vittoria del No al referendum ed “è più o meno fatto”, ha detto secondo Bloomberg, Varoufakis alla radio irlandese secondo cui “la Grecia resterà nell’euro”.
Secondo Varoufakis il voto no porterà a un accordo che includerà “la ristrutturazione del debito”.
“Il giorno dopo il referendum sarò a Bruxelles e un accordo sarà firmato”, ha detto ieri sera il premier greco Alexis Tsipras in un’intervista alla tv Antenna, assicurando che la firma di un’intesa arriverà entro 48 ore dal voto.
(da “Huffingtonpost”)
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