CONGRESSO PD, ANCHE PANNELLA IN CORSA
EX BERSANIANO GUIDA L’ATTACCO PER MATTEO….CUPERLO: “VINCERO’ NEI CIRCOLI”
Quattro candidati più Marco Pannella, che sostiene di volere correre alle primarie del Pd. Fu escluso nel 2007, ma lo storico leader dei Radicali insiste e, al nuovo giro di boa del congresso, provoca i Democratici «sulla possibilità e sulla doverosità di rinnovare la mia iscrizione e la mia eventuale nuova candidatura alla segreteria democratica».
Lo ha detto a luglio Pannella, e lo riconferma ieri sera.
Il Pd entra nella settimana cruciale in vista dell’elezione del nuovo segretario l’8 dicembre. Meno due giorni alla presentazione delle candidature, venerdì, e già le macchine organizzative sono pronte a partire.
Matteo Renzi ha scelto il capo del suo comitato elettorale: sarà Stefano Bonaccini, il segretario dell’Emilia Romagna, che è stato un bersaniano di ferro nelle primarie del 2012, quelle dello scontro tra il sindaco “rottamatore” e Bersani.
Molta acqua, e molto in fretta, passa sotto i ponti, e sembra un’era geologica fa quando Beppe Grillo, il capo del Movimento 5Stelle, si presentò nella sezione del Pd di Arzachena per chiedere la tessera e annunciare che voleva fare il leader del partito.
Era il 2009, quello della sfida tra Bersani e Franceschini.
Renzi intanto, il super favorito, ha quasi pronto il manifesto- mozione a cui ha lavorato il ministro Graziano Delrio.
Lo slogan provvisorio è “Cambiare il partito per cambiare il paese”. Sabato a Bari prende il via la sua corsa con una mega manifestazione alla Fiera del Levante. Non a caso è stato scelto il Sud, però una regione ricca di eccellenze da un lato, e piagata dalla vicenda dell’Ilva.
In preparazione la mozione congressuale di Gianni Cuperlo, lo “sfidante” di Renzi, appoggiato dalla sinistra del partito, dai “giovani turchi”, da bersaniani e dalemiani.
Il fronte cuperliano è ampio: si è aggregherà anche l’area “Costituente delle idee” di Cesare Damiano, del cristianosociale Mimmo Lucà , di Vannino Chiti.
Oggi al Nazareno, la sede del Pd, Cuperlo li incontrerà , anche con Franco Marini. Mentre ieri riunione del comitato organizzatore con Stumpo, Verducci, D’Attorre e invitati alcuni lettiani. Slogan sempre provvisorio “Per un Pd di tutti”
Cuperlo è convinto di raccogliere consensi con un lavoro capillare nel partito: «Spero di vincere nei circoli», spiega.
E conta sull’endorsement di Susanna Camusso, ma pure delle Acli, dell’Arci.
«Gianni dovrebbe crederci di più», è il rimprovero che gli muovono i bersaniani, fino all’ultimo convinti che se ci fosse stata una gara tra Renzi e Enrico Letta, la leadership del sindaco di Firenze ne sarebbe uscita sconfitta.
I sondaggi vedono un forte distacco tra Renzi e Cuperlo. Pippo Civati, l’outsider che non ha partecipato al voto di fiducia a Letta, incalza.
Nè intende rinunciare alla sfida per la leadership del Pd, Gianni Pittella, da molti dato in ritirata. «Non è così, sono in campo », fa sapere.
I lettiani vanno in ordine sparso; i bindiani sceglieranno regione per regione.
Francesco Boccia, braccio destro di Letta, sta con Renzi, ma Paola De Micheli appoggerà quasi certamente Cuperlo, così come Francesco Russo.
Fabrizio Barca, il candidato mancato, dice che sceglierà chi votare al congresso «la sera prima delle primarie».
«Renzi e Letta sono due ex dc e questo dovrebbe rappresentare un problema per il Pd? Non credo proprio, non lo è per me nè per le 12 mila persone che ho incontrato nei circoli», replica Barca.
Giovanna Casadio
(da “La Repubblica“)
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