COSI’ LE RAGAZZINE DELLA NAPOLI BENE SI OFFRONO IN CHAT PER 10 EURO
CENTINAIA DI PROFILI DI LICEALI INSIDIATE SULLE APP PIU’ DIFFUSE DA UOMINI ADULTI IN CERCA DI SESSO A PAGAMENTO…E’ L’ITALIA DEI VALORI CHE DOBBIAMO DIFENDERE DALL’INVASIONE
Adescate e poi «comprate» per poche decine di euro.
Prima per foto erotiche, poi per video hot e infine per sesso a pagamento in auto, nelle strade isolate della città .
È il mondo virtuale delle chat che travalica regole, leggi, pudore e diventa una trappola per ragazzine poco più che adolescenti della Napoli bene che si «vendono» anche per dieci euro, per ricariche cellulari e per acquisti on line.
È bastato scaricare sul telefono cellulare due delle applicazioni gratuite per conversazioni più conosciute in Italia tra i giovanissimi che permettono l’iscrizione anche a minorenni.
Scegliere come foto del profilo quella di una ragazza qualunque voltata di spalle e ripresa da lontano, scaricata dai più comuni motori di ricerca, una foto anonima, innocua.
Inserire poi nome, cognome e data di nascita alterati: 28 ottobre 2000 e diventare con un clic Fabiola Senatore.
«La liceale Fabiola»
Lei si descrive come una ragazzina ingenua di 16 anni, studentessa del liceo classico Umberto, che spesso frequenta la zona dei «Baretti» di Chiaia e a volte piazza Vanvitelli al Vomero e che per cercare amici, trovare serate, o semplicemente per parlare con i suoi compagni di classe, decide di addentrarsi in un mondo oscuro «frequentato» da coetanee audaci, moltissime della sua scuola, e da uomini in cerca di brividi e di sesso con minorenni, anche a pagamento.
Ed è così, con estrema semplicità , che Fabiola cercando gruppi di ragazzi e ragazze di Napoli e dintorni, si trova a raccontare a chi la contatta in privato, che non «le piace tanto studiare», che i suoi «genitori sono separati», che è in chat «per curiosità » e che è la «prima volta» che decide di raccontare un po’ dei «suoi guai» a qualche sconosciuto, perchè «a volte si sente sola», perchè «così non ci si espone fin troppo» e perchè si possono raccontare bugie e non essere scoperti e perchè no «trovare amici», o addirittura «un amore», perchè anche se molto bella «bionda, occhi azzurri e spigliata», Fabiola è «molto romantica».
Un amo senza neanche l’esca lanciato nel mare virtuale con migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze e in una sola notte a Fabiola le sono arrivati oltre cinquanta messaggi privati.
Solo uno di loro ha deciso di non proseguire nella chiacchierata perchè Fabiola è minorenne circostanza che scrive in chat ogni qualvolta viene contattata da qualche ragazzo.
Ma sono centinaia le ragazze che vengono adescate in chat da uomini adulti, così come abbiamo verificato sulle app nel corso della nostra indagine.
Sms, inviti, videochiamate
«Ho 16 anni e il 28 ottobre ne compirò 17». Pensa di sentirsi sicura, cose le può mai accadere in chat, mentre fissa un telefono cellulare chiusa nella stanza della sua camera da letto o sul divano davanti al televisore con sua madre accanto? Nulla, pensa. Ma si sbaglia.
E allora inizia la maratona di sms, inviti, chat, videochiamate, richieste di ogni tipo, anche sessuali.
E l’eta non è mai un limite, anzi, sembra eccitare ancora di più i «predatori» virtuali.
E lei non è a più giovane: in chat ci sono anche tredicenni della Napoli bene che si offrono. Viene contatta costantemente ad ogni ora del giorno e della notte.
«Ho 38 anni. Mica sono vecchio per te?»
La risposta che Fabiola dà alla domanda: «Che stai facendo?» è ingenua: «Cosa vuoi che faccia a quest’ora della notte? Dormo».
Ma dall’altro lato c’è un 38enne che dice di essere di Avellino e che forse di anni ne ha molti di più e che come foto profilo ha il disegno di una coppia che sembra fare sesso ma è molto ambigua come tutta la sua conversazione: «A letto si possono fare tante cose».
Ma lei gli ricorda di essere piccola, minorenne. Ma questo non è un problema perchè «stiamo solo parlando». E insiste: «Mica sono vecchio per te?». Fabiola è seccata: «No». Lui tergiversa su argomenti che sfiorano la sfera sessuale fino ad inviare la prima delle tante foto che Fabiola riceverà in sette giorni di chat: è vestito, disteso sul letto, con i jeans attillati. «Così finisce male, giovane», le dice. «Male in che senso?», chiede lei. «Con una s.», risponde secco lui.
Ma l’uomo di Avellino è solo il primo di una lunga serie di uomini pronti a tutto pur di prendere da Fabiola ciò che lei continua a non volere dare a nessuno.
Le due applicazioni per chat sono scaricate da milioni di utenti che le usano per conversare, scambiarsi informazioni in modo assolutamente innocuo.
C’è chi invece ha voglia di altro. In una delle tante conversazioni che Fabiola decide di spulciare ce n’è una di un ragazzo che esordisce spiegando di avere grandi doti sessuali e forme allettanti, al che Fabiola dice di avere 16 anni.
Lui prima afferma di averne 36 e poi 22. Non demorde, come fosse impazzito continua e dopo pochissimi secondi di conversazione invia la foto del suo sesso. «Cavolo ma ho 16 anni», dice lei. «Ok smetto», risponde.
Salvo poi continuare un’ora dopo chiedendo una videochiamata privata: «Sono single e volevo divertirmi un po’».
«Hai mai fatto sesso?»
Fabiola non vuole mostrarsi, non vuole raccontare cose intime di lei e stacca la conversazione. Ma lui, che forse ha più dei suoi 32 anni che all’inizio ha dichiarato di avere, continua con i messaggi: «Hai mai fatto sesso? Sai che ti farà male quando lo farai?». E alle 12 in punto scatta la videochiamata mentre si masturba.
Ma purtroppo la giornata è ancora lunga per Fabiola che scrive adesso ad un ragazzo di Casoria i suoi gusti, le sue frequentazioni e che quel giorno non è andata a scuola perchè con la febbre.
È lui a spiegarle che esiste un mondo oscuro, nascosto ai tantissimi genitori, che ruota attorno ad innocue chat dove milioni di ragazzi si scambiano messaggi assolutamente anonimi, senza lasciare i propri dati, senza numeri di telefono ma che nascondo giri di perversioni pericolosi.
«Ti faccio una ricarica per fare acquisti online»
Fabiola è curiosa perchè tutti le hanno chiesto foto in costume, in pantaloncino, in intimo e vuol sapere se poi è così facile che le ragazze come lei si mostrano così in chat.
Il ragazzo di Casoria dopo un po’ di titubanza si apre, fidandosi di lei e le spiega che anche a lui è capitato di «comprare» foto per dieci euro, così di organizzare incontri per 20 euro «anche solo sfregamenti o solo un completino intimo visto dal vivo. Basta che ti alzi un poco la maglietta e abbassi il pantaloncino. Io faccio solitamente una ricarica di dieci euro per poter fare acquisti on line, anche ricariche al cellulare ma è più rischioso perchè devi darmi il tuo numero di cellulare».
E il giro è vasto, tanto che lo stesso ragazzo dice di averlo fatto più volte: «Mi è capitato altre volte di regalare buoni».
Fabiola allora rincara la dose e fa intendere che potrebbe interessarle la proposta e di voler coinvolgere anche la sorella: «Lei ha 14 anni e io 15, non 16».
Il giovane di Casoria crede di aver vinto la lotteria, impazzisce, e propone decine di alternative a prezzi che arrivano anche a 100 euro: «Basta che non abbiate meno di 14 anni».
(da “il Corriere della Sera”)
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