CRISANTI: “IN VENETO IL 25% DEI CONTAGI DI TUTTA ITALIA? E’ IL PARADOSSO DELLA ZONA GIALLA, GESTIONE DA APPRENDISTI STREGONI”
IL FATTO DI AVERE PIU’ POSTI IN TERAPIA INTENSIVA HA FATTO ABBASSARE LA GUARDIA
Il professor Andrea Crisanti lo aveva previsto e lo scenario si è puntualmente verificato. Il Veneto, da regione virtuosa, è diventata maglia nera nella classifica quotidiana dei contagi: “Oggi in Veneto ci sono 5mila casi su 20mila casi di contagio in tutta Italia.
Il Veneto è responsabile per un quarto di tutte le trasmissioni in Italia. Penso che questo sia un effetto paradosso della zona gialla”.
Poi il professore spiega: “Uno dei parametri che permettono alle regioni di stare in zona gialla è la capacità di risposta del sistema sanitario, che tra le altre cose si misura con i posti in rianimazione. Questo crea un effetto perverso perchè le regioni che hanno più posti in terapia intensiva e in rianimazione permettono al virus di trasmettersi di più perchè non attuano le misure restrittive tipiche delle zone arancioni o rosse. E questo è puntualmente accaduto in Veneto”.
Insomma, si abbassa la guardia avendo a disposizione un numero maggiore di posti: “La zona gialla, abbinata alle misure di prevenzione che vengono adottate oggi in Veneto, non funziona. Questo è dovuto sia all’utilizzo dei test rapidi — che hanno sensibilità bassa — e poi perchè manca la visione della comprensione del contagio e di come si interrompono le catene di trasmissione sul territorio. Penso che sia stata gestita a livello di apprendisti stregoni questa cosa”.
Interrogato sulla necessità di un passaggio del Veneto in zona arancione o rossa, Crisanti non ha dubbi: “Se la Lombardia con meno casi è diventata zona rossa non capisco come mai il Veneto sia ancora zona gialla”.
(da agenzie)
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