A DIFFERENZA DELL’ITALIA LA GERMANIA CHIUDE NEGOZI E SCUOLE
IL LOCKDOWN LEGGERO NON HA FUNZIONATO, LA MERKEL DISPONE LA SERRATA DAL 16 DICEMBRE AL 10 GENNAIO
La Germania vara la stretta di Natale: tra mercoledì prossimo, 16 dicembre, e il 10 gennaio scatta la serrata di tutti i negozi e i servizi non essenziali, la chiusura delle scuole o comunque l’obbligo di lezioni a distanza.
Restano aperti solo alimentari, farmacie e banche. I viaggi vengono “sconsigliati”, l’home office “consigliato”, le cerimonie religiose e le messe sottoposte a severi limiti.
Lo ha annunciato Angela Merkel al termine della breve riunione con i land, durante una conferenza stampa con il ministro delle Finanze Olaf Scholz, e i governatori di Berlino e della Baviera, Michael Mueller e Markus Soeder. “Abbiamo bisogno di agire con urgenza”, ha sottolineato la cancelliera, aggiungendo che “l’obiettivo è tornare a 50 contagi ogni 100mila abitanti”.
I contatti personali restano limitati a cinque persone e due nuclei di conviventi, ma a Natale il governo consentirà di allargare gli incontri ad altre 4 persone, rigorosamente tra i contatti più stretti. Ed è una regola che non varrà per Capodanno, anzi. Merkel annuncia il divieto della vendita di fuochi d’artificio e il divieto di assembramento.
E per evitare il “Gluehwein-Hopping”, il fatto che molte persone si incontrino davanti ai baracchini di vin brulè, viene introdotto un divieto di vendita di alcolici. Nelle case di riposo e di cura verranno aumentati i tamponi.
Il ministero delle Finanze Scholz ha annunciato nuovi, generosi aiuti per l’economia che possono arrivare al 90% del fatturato. Il suo collega dell’Economia, Peter Altmaier, ha confermato in un comunicato che il tetto agli aiuti alle imprese e agli autonomi “viene notevolmente ampliato da 200mila a 500mila euro al mese”.
Il “frangiflutti” è fallito, il “lockdown leggero” tentato dalla Germania lo scorso 2 novembre non ha funzionato: le misure prese allora “non sono bastate”, ha sottolineato la cancelliera, che aveva sempre insistito per misure più dure, scontrandosi a lungo con il muro di alcuni governatori.
Dal 2 novembre i contagi quotidiani non sono quasi mai scesi sotto quota 20mila e i morti sono lentamente ma inesorabilmente aumentati oltre quota 500 ogni 24 ore.
Merkel ha detto di temere un sovraccarico del sistema sanitario, il governatore della Baviera Markus Soeder ha dichiarato addirittura che “Bergamo non è lontana”. Le immagini dei camion dell’esercito con le bare dei morti hanno profondamente spaventato e commosso la Germania, durante la prima ondata.
Stavolta il dibattito tra Angela Merkel e i governatori è durato appena un’ora ed è stato preceduto dagli annunci di alcuni primi ministri dei land che hanno deciso autonomamente misure più restrittive ancora prima dell’accordo federale. E quando un giornalista ha sottolineato che la cancelliera avesse avuto ragione sin dall’inizio, Merkel si è limitata a dire che “non è il giorno per guardare indietro e chiederci ‘cosa sarebbe successo se’, è il giorno di fare ciò che è necessario”.
(da agenzie)
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