DOMANI PARTE L’AEREO PER IL RIENTRO DEGLI ITALIANI BLOCCATI IN CINA
IL CAPO DELL’UNITA’ DI CRISI ESCLUDE SPOSTAMENTI VIA TERRA
Esclusa per gli italiani bloccati in Cina l’idea di un “trasferimento via terra, che implica quarantene piuttosto complesse”, la Farnesina “sta valutando insieme anche con altri soggetti tra cui l’istituto Spallanzani, il ministero della Sanità e il Centro interforze l’idea di un trasferimento aereo”, che comunque “sarà complesso”.
Lo ha detto il capo dell’Unità di crisi Stefano Verrecchia, a Unomattina. “Siamo sempre in contatto con i connazionali – ha detto – che sono circa una settantina in buone condizioni di salute”.
Per quanto riguarda gli italiani bloccati in Cina a causa del coronavirus, “questa partita è coordinata dalla Farnesina e dall’Unità di crisi. Noi come ministero della Salute siamo stati coinvolti sin dall’inizio ed entreremo in funzione come Servizio sanitario nazionale nel momento in cui questi italiani torneranno in Italia per seguire i protocolli previsti in questi casi a livello internazionale”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse allo studio un piano per il rientro degli italiani bloccati in Cina.
A quanto riferisce la Farnesina, il volo di rientro dovrebbe svolgersi nella giornata di domani. Sull’aereo sarà presente un equipe medica specializzata, insieme agli infermieri e alle attrezzature.
Il volo arriverà all’aeroporto di Wuhan: al suo rientro seguirà il protocollo definito dal Ministero della Salute. L’operazione viene svolta dall’Unità di Crisi della Farnesina, in coordinamento con il Ministero della Difesa, il Ministero della Sanità e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”.
“Sono allo studio varie ipotesi – ha aggiunto Speranza – ma come ho detto la questione è nelle mani della Farnesina che è in collegamento costante con l’Ambasciata italiana a Pechino”. In un’intervista per Adnkronos Live, ha specificato che “il numero degli italiani è ridotto – intorno alle 60 persone – rispetto ad altri paesi”,
Il Ministro della Salute ha voluto anche sfatare delle falsità che sono circolate nelle ultime ore. Prima di tutto, sui prodotti provenienti dalla Cina: “Non c’è nessun rischio a mangiare cinese nè con i prodotti cinesi”.
Di particolare importanza per il ministro è l’evitare di lanciare messaggi ingannevoli sulla Cina: “Ieri ho incontrato l’ambasciatore cinese e i rapporti sono cordiali. Dobbiamo evitare messaggi di natura fuorviante sulla comunità cinese”. Inoltre, ha bollato come “fake news” la voce che prendere l’aspirina in modo preventivo potesse aiutare nell’evitare il contagio.
(da “Huffingtonpost“)
Leave a Reply